Appunti sulla Rivoluzione
Dal successo di Appunti nasce Revolution, il podcast-trasmissione quotidiano di Radio 3, dal 30 settembre alle 19.45 in diretta e poi sulle piattaforme
Revolution è pensata per informare quella che su Appunti ho definito la generazione post-edicole, quella di chi non ha mai comprato un giornale di carta e non si sogna di abbonarsi a media che percepisce come distanti e non sempre così autorevoli come pretendono di essere.
Roberto Seghetti
Buongiorno a tutte e tutti,
ieri ho passato la mattina alla presentazione dei nuovi palinsesti della radio Rai, e dunque che tutto è ufficiale posso condividere la notizia anche con la comunità di Appunti: dal 30 settembre condurrò una trasmissione quotidiana che si chiamerà Revolution - il mondo cambia ogni giorno, una striscia da 15 minuti, ogni sera alle 19.45 per commentare i fatti del giorno.
In realtà, la dicitura corretta sarà “un podcast e una trasmissione” di Radio3, perché Revolution sarà pensata fin dall’inizio per la fruizione in podcast, che è la modalità con la quale si informa ormai una vasta fetta del pubblico. Una scelta editoriale precisa, voluta dal direttore di Radio3 Andrea Montanari.
Oltre che in diretta, Revolution si potrà ascoltare su Rai Play Sound e - questa è una grande novità - anche su Spotify e altre piattaforme di ascolto di podcast.
La Rai ha due piattaforme - Rai Play e Rai Play Sound - molto ricche e, comprensibilmente, di solito non distribuisce i suoi contenuti altrove. Con Revolution hanno deciso di fare un’eccezione, perché la scommessa è quella di intercettare nuovi pubblici e portarli verso l’offerta della radio e soprattutto verso Rai Play Sound, dove le trasmissioni di Radio3 sono sempre le più apprezzate.
Già questa è una piccola “revolution” che giustificherebbe il titolo. Ma ce ne sono altre che spiegano il nome scelto dal direttore Montanari per questa scommessa editoriale.
Il mondo cambia ogni giorno
Revolution è pensata per informare quella che su Appunti ho definito la generazione post-edicole, quella di chi non ha mai comprato un giornale di carta e non si sogna di abbonarsi a media che percepisce come distanti e non sempre così autorevoli come pretendono di essere.
Per la generazione post-edicole, anche gran parte dell’informazione social o podcast suona un po’ strana, perché si basa su commenti, polemiche o riprese dai giornali tradizionali, in una attenzione quasi ossessiva per testate che non sono così influenti come pensano i loro detrattori.
Con Revolution proviamo a scardinare questo schema: invece di offrire l’ennesima rassegna stampa o un’ulteriore elenco di notizie già viste online, proviamo a fare news analysis in tempo reale. A presentare i fatti, certo, ma anche a spiegarne l’impatto e a offrire già una chiave di lettura, decostruendo gli stessi meccanismi dell’informazione.
Per questo Revolution arriva a fine giornata, prima che i talk show e i quotidiani abbiano deciso l’agenda della conversazione, e ha l’ambizione di essere l’ultimo approfondimento della giornata che finisce e il primo di quella che inizia.
Due parole sul sottotitolo: “Il mondo cambia ogni giorno”. A leggere i giornali o a guardare i talk sembra che tutto sia sempre uguale: c’è una polemica sugli smartphone a scuola, il record del debito pubblico, la polemica su Matteo Salvini che ha detto qualcosa di truce su un immigrato o un rom, un dato sull’inflazione, e così via.
Giustamente, molti si sentono respinti da un flusso informativo di questo genere, che al contempo presuppone dall’ascoltatore o dal lettore una padronanza completa dell’argomento ma non offre mai un contenuto con un inizio e una fine, soltanto l’ennesima puntata di una telenovela che ripete lo stesso copione a ogni stagione.
Con la trasmissione, come già con Appunti, proveremo a fare qualcosa di diverso: ogni puntata un approfondimento, legato ai fatti del giorno o della settimana, ma che consenta di farsi un’idea precisa e argomentata, non soltanto generare rumore di fondo a tema informativo.
Revolution sarà un bell’impegno, perché avere idee e analisi tutti i giorni sarà tosta. Per fortuna non devo fare tutto da solo, perché posso contare sul supporto - oltre che del direttore di Radio3 Andrea Montanari e della responsabile dei programmi informativi Cristiana Castellotti - su un team di persone competenti e appassionate: la curatrice Anna Maria Giordano, e poi Sonia Curzel, Gabriele Genah, Antonio Santaniello. In regia Benedetta Annibali e Victoria Pastore.
Revolution è un'iniziativa di Radio3, che nasce dal successo di Appunti. E provo a spiegarvi in che senso, visto che il merito è anche di voi che leggete e sostenete questo esperimento in costante evoluzione.
Cosa c’entra Appunti
Con Radio3 io faccio cose da molti anni, ma l’esperienza di Appunti è uno degli ingredienti di questa nuova e più ambiziosa fase. Per due ragioni: perché Appunti, come Revolution, segue l’attualità ma non l’agenda imposta dagli altri media o dalla politica, ci concentriamo sulle cose importanti e su quelle sulle quali abbiamo qualcosa da dire.
Abbiamo dimostrato, in questo primo anno, che si può fare un'informazione di impatto, utile e rilevante anche senza la struttura classica del giornale. Anzi, che procedendo per sottrazione - via tutte le cose ridondanti - resta il nucleo dell’attualità, quello che interessa di più.
La seconda ragione è che Appunti è ormai una comunità ampia, quasi 18mila iscritti, che include persone interessate e interessanti, e tante collaboratrici e collaboratori che possono dare un notevole contributo.
Appunti interagirà con Revolution su più fronti. In radio e in podcast ci sarò io, ma ogni volta che sarà utile, speriamo in ogni puntata, conto di ospitare brevi analisi delle firme di Appunti e dei tanti amici e amiche che ruotano intorno al nostro progetto. Nei numeri zero, per esempio, ho già testato Riccardo Cristiano e Laura Turini e altri.
Ma Appunti sarà parte di Revolution anche in altri modi. A breve attiveremo la chat che Substack mette a disposizione per interagire direttamente con voi. Mi interessano i vostri stimoli, le vostre reazioni, vorrei sapere quali sono i temi che vi interessa approfondire, che suggerimenti avete su quelli che mandiamo in onda e così via, in un ideale dialogo quotidiano che punta anche a far emergere le idee e competenze di questa vitale comunità.
L’altro punto di contatto tra Appunti e Revolution sarà l’appuntamento settimanale su Instagram, ogni venerdì alle 15 dal profilo di Radio3 (e forse anche dal mio, se capisco come fare).
Da sempre le trasmissioni di Radio3 hanno un rapporto forte e diretto con il pubblico, come ho sperimentato ogni anno con la conduzione di Prima Pagina, la storica rassegna stampa.
Ma il formato di Revolution non consente le telefonate durante il programma, che è troppo breve. E allora abbiamo pensato di creare un altro spazio nel quale i lettori possono fare domande, raccontare storie, commentare le puntate della settimana e suggerire temi per quella successiva.
Questo spazio prenderà un po’ il posto degli Appunti settimanali, la rubrica video che ho sperimentato questa estate, ma non vi preoccupate, sto ragionando su altri contenuti video soltanto per Appunti (però il formato di questa estate sarebbe ridondante, visto l’appuntamento del venerdì.
Fatemi sapere intanto le vostre idee, i vostri suggerimenti, le vostre aspettative. Il primo appuntamento, per una presentazione alle comunità di Appunti e di Radio3, è per venerdì 27 settembre alle 15, su Instagram. Presto altri dettagli.
E che la rivoluzione cominci,
Stefano
Bravo Stefano.👍👍
Una bella sfida, ma anche un chiaro riconoscimento all'intelligenza e alla professionalità del conduttore. Congratulazioni! Emanuela