APPUNTI DI GEOPOLITICA - Il video della conversazione tra Stefano Feltri e Manlio Graziano sulle origini e le possibili implicazioni dello scontro tra Israele e l'Iran
La cosa che mi ha lasciato più perplesso del dialogo è la noncurante nettezza con cui è stato escluso che quanto accade a Gaza si configuri come genocidio. Premesso che solo in certi ambienti occidentali una discussione su questo è ancora possibile, mentre per gran parte dell'umanità è autoevidente che si tratti di genocidio, ciò che mi pare dovrebbe fare fede è la definizione giuridica di genocidio nella relativa convenzione ONU. Ebbene, non c'è quasi nessun punto della detta definizione che non sia perpetrato da governo ed esercito israeliano. L'unica obiezione che riesco a immaginare è che l'intenzione israeliana non sarebbe lo sterminio, ma l'espulsione dalla Striscia dei suoi abitanti, per ottenere la quale bombe, fucilate, demolizioni e fame non sarebbero che un mezzo. Peccato che 1) i palestinesi non possano fisicamente uscire sia perché l'IDF non lo consente, sia perché l'Egitto non li vuole; 2) se anche l'espulsione avvenisse, in queste condizioni equivarrebbe alla rapida scomparsa di ogni identità palestinese, riportandoci alla definizione giuridica di genocidio. Tra l'altro, non ho potuto non notare che il professore Graziano non ha mai usato il termine "palestinesi", ma quello di "arabi" e non può non sapere (lo saprà mille volte meglio di me, in effetti) che questa è la linea sionista dai tempi di Herzl: non esistono i palestinesi, solo degli arabi che vivono sulla terra promessa da Dio agli ebrei. Arabi piuttosto ostinati, c'è da dire.
Un'ultima cosa, giuro. Se quello che viene commesso a Gaza non rientra nel significato del termine "genocidio", allora è il termine che non serve a niente.
Mi sembra che Graziano dica cose un po’ opinabili e piuttosto contraddittorie sul potenziale di deterrenza della bomba atomica: l’Iran ce l’ha ma nn fa paura a Israele perché se provasse a usarla verrebbe distrutta prima da Israele, dice. E aggiunge che il possesso della b.a. non deterre di fatto nessuno perché “l’URSS ce l’aveva eppure è defunto per fatti suoi”. Epperò si fice che Israele ha ragione a lanciare bombe in testa agli iraniani ( civili e militari) per minacciare gli ayatollah. Insomma: che senso hanno i bombardamenti di USRAELE sull’Iran???
La cosa che mi ha lasciato più perplesso del dialogo è la noncurante nettezza con cui è stato escluso che quanto accade a Gaza si configuri come genocidio. Premesso che solo in certi ambienti occidentali una discussione su questo è ancora possibile, mentre per gran parte dell'umanità è autoevidente che si tratti di genocidio, ciò che mi pare dovrebbe fare fede è la definizione giuridica di genocidio nella relativa convenzione ONU. Ebbene, non c'è quasi nessun punto della detta definizione che non sia perpetrato da governo ed esercito israeliano. L'unica obiezione che riesco a immaginare è che l'intenzione israeliana non sarebbe lo sterminio, ma l'espulsione dalla Striscia dei suoi abitanti, per ottenere la quale bombe, fucilate, demolizioni e fame non sarebbero che un mezzo. Peccato che 1) i palestinesi non possano fisicamente uscire sia perché l'IDF non lo consente, sia perché l'Egitto non li vuole; 2) se anche l'espulsione avvenisse, in queste condizioni equivarrebbe alla rapida scomparsa di ogni identità palestinese, riportandoci alla definizione giuridica di genocidio. Tra l'altro, non ho potuto non notare che il professore Graziano non ha mai usato il termine "palestinesi", ma quello di "arabi" e non può non sapere (lo saprà mille volte meglio di me, in effetti) che questa è la linea sionista dai tempi di Herzl: non esistono i palestinesi, solo degli arabi che vivono sulla terra promessa da Dio agli ebrei. Arabi piuttosto ostinati, c'è da dire.
Un'ultima cosa, giuro. Se quello che viene commesso a Gaza non rientra nel significato del termine "genocidio", allora è il termine che non serve a niente.
Mi sembra che Graziano dica cose un po’ opinabili e piuttosto contraddittorie sul potenziale di deterrenza della bomba atomica: l’Iran ce l’ha ma nn fa paura a Israele perché se provasse a usarla verrebbe distrutta prima da Israele, dice. E aggiunge che il possesso della b.a. non deterre di fatto nessuno perché “l’URSS ce l’aveva eppure è defunto per fatti suoi”. Epperò si fice che Israele ha ragione a lanciare bombe in testa agli iraniani ( civili e militari) per minacciare gli ayatollah. Insomma: che senso hanno i bombardamenti di USRAELE sull’Iran???
Eccellente, molto interessante. Bravi.