7 Commenti
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Avatar di Alfredo Codecasa

Articolo ineccepibile, sopratutto quando parla dei paradisi fiscali europei e l’abolizione del voto all’unanimità

Ma come realizzare una riforma in tale senso?

Avevo ipotizzato una soluzione( azzardata, ma forse non più di tanto) nel mio Substack del 18 marzo “Europa: come uscire dal guado?”

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Avatar di guglielmo bn

Assolutamente ineccepibile.

Resta il dubbio se è pura utopia pensare di poter realizzare quanto scritto in presenza di questo turbocapitalismo (termine fin troppo pacato) che condiziona non solo l’economia (da 40 anni ci raccontano la favoletta del trickle down e a fronte di 40 anni di fallimenti c’è ancora chi per pura fede o per mera malafede è disposto a crederci) ma anche stampa (di proprietà quindi non libera) e quindi opinione pubblica (che viene tenuta appunto nella più bieca ignoranza)

Aggiungo solo che forse la prima cosa da conquistare è l’eliminazione della unanimità in Europa e il passaggio a decisioni prese a maggioranza. Su tutto.

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Avatar di marisa lazzarino

Condivido l'articolo di Seghetti. La maggioranza dei contribuenti sicuramente non sarebbe sottoposta alle misure di prelievo proposte. L'opposizione dunque è dovuta soltanto a convinzioni ideologiche che potrebbero essere superate se si riuscisse a fare lo sforzo di riflettere senza pregiudizi. Teniamo presente però che si alzerebbero le proteste della massa degli evasori che verrebbe fortemente disturbata da una eventuale modifica del sistema fiscale.

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Avatar di Luca Baldacci

Tutto bello, ma smettiamola con questi OGM. Ogni tanto chiudeteli i libri di letteratura e aprite per 10 minuti un libro qualsiasi di biologia, per favore

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Avatar di Lorenzo Faglia

E' chiaro che uno scenario nel quale si trovano le risorse per aumentare la sicurezza senza toccare il welfare e senza aumentare le tasse della stragrande maggioranza dei cittadini sarebbe un successo. Nell'articolo vedo scritto: "In fondo in fondo, il vero motivo per il quale non si può fare non è tecnico, ma politico e, prima ancora, ideologico". Mi piacerebbe approfondire il tema tecnico perchè in realtà io vedo delle difficoltà non banali perchè il fatto che oggi i superricchi riescano ad eludere molte tasse sia legato più spesso a raffinati tecnicismi che aggirano le legislazioni di vari paesi piuttosto che ad una volontà politica di tassazione regressiva. In fondo oggi molti paesi inclusa l'Italia competono per attirare la residenza fiscale dei super ricchi con tassazioni agevolate e quando il governo Monti introdusse una tassa di stazionamento delle imbarcazioni di lusso , queste cambiarono bandiera e porto di stazionamento rivelandosi un flop per le finanze pubbliche. Se è difficile tassare il patrimonio dei beni "materiali" è ancora più complicato con il patrimonio finanziario. L'altro elemento è che quando si parla di aumento e non ribilanciamento della pressione fiscale molti temono giustamente di finire nella rete perchè la soglia per essere definiti "superricchi" è complicata da stabilire specialmente in un paese come l'Italia dove ad esempio il patrimonio immobiliare è catalogato e tassato secondo valori catastali lontani dai valori reali di mercato.

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Avatar di Giovanni Giuseppe Destefanis

Concordo radicalmente ed "in toto".

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Avatar di Enrico Febbraro

Il principio è condivisibile poiché in teoria, almeno in Italia altrove non so, il sistema fiscale dovrebbe essere progressivo. Se questo non accade o avviene in maniera molto diluita di certo non è merito esclusivo dei sovranisti di Trump o di Putin: avviene perché la politica è solo uno dei poteri del nostro tempo. La grande finanza ha prosperato per bene sotto tutte le bandiere. Anche quelle più progressiste. E come ben ricordato nel pezzo alcuni paesi nel cuore di quel modello europeo continuano a perseguire modelli fiscali concorrenziali. C’è modo democratico di impedirglielo? Ho qualche dubbio.

Sugli armamenti: come finanziare la crescita della spesa militare e’ davvero l’ultimo dei problemi ed è un tema che è prevalentemente caro a chi si appropinqua alla pensione. Il tema è invece sociale e culturale: sociale perché la voglia di mettersi la divisa per quei pochi giovani europei e’ davvero poca, culturale perché per decenni i più fieri pacifisti hanno vissuto all’ombra della sicurezza garantita da coloro che sembravano i cattivoni. Ecco, più dei soldi mi preoccuperei di questi aspetti.

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