9 Commenti

L'idea di smuovere i giovani con i social o con l'Intelligenza Artificiale ( a cui sono vicini per cultura o abitudine) potrebbe essere buona se si realizzassero condizioni piuttosto difficili:

A) Social o sistemi di Intelligenza artificiale realmente indipendenti, mentre ora sono in mano o a grandi capitalisti o a personaggi e meccanismi manipolatori (vedi una certa storia del grillismo)

B) sarebbe anche importante che i giovani mostrino, nel contempo, di voler studiare e praticare forme di democrazia diretta , in piazza, del tipo di quella svizzera ( https://www.swissinfo.ch/ita/politica-federale/storia_come-la-democrazia-diretta-conquist%C3%B2-gli-svizzeri/44464790 ), che li allontanino dal crescente solipsismo da loro abbracciato in proporzione alle ore passate da soli davanti ad un PC o un cellulare.

Si tratta cioè' di alimentare una democrazia spalla-a-spalla piuttosto che una democrazia "face to face" ( ove le facce sono soltanto dei miserabili e ingannatori schermi )

Francesco Del Zotti - https://qualereteinsanita.blogspot.com/2024/

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Suggerisco a tutti di leggere "Ascoltare il dissenso" di Ester Tanasso e Alessandro Tessari, propongono una soluzione che trovo interessante e convincente, proprio per contrastare l'assenteismo.

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Mi chiedo perchè l'ISTAT non venga coinvolta in queste analisi, magari con un sondaggio a risposta obbligatoria.

Mi spiego meglio: al momento mi sembra che mancano i dati per capire come mai le persone non vanno a votare, non fanno manifestazioni etc... Questi dati sono fondamentali per capire quali soluzioni adottare per coinvolgere maggiormente la partecipazione.

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Spunto molto interessante e che - a mio avviso - potrebbe rappresentare un primo passo nell'utilizzo efficace della AI. Credo che il motivo principale dell'astensione dal voto - soprattutto da parte dei giovani - sia dovuta ad una mancanza di quello che gli anglofoni chiamano 'engagement'. Non si sentono 'parte' di questo scenario; da una parte non riescono a valorizzare il diritto al voto (è acquisito, normale, dovuto) per la loro generazione e nel contempo sono disinteressati, tanto che vuoi che cambi: non si sentono coinvolti. Utilizzare l'IA per cercare di arrivare alle varie categorie con messaggio 'personalizzati', profilati sulla loro realtà/ interessa ed utilizzando il loro linguaggio (come si fa per la pubblicità profilata di fatto) potrebbe aiutare a renderli attori arrivi della partita politica, no?

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credo anche io che sia un problema di "engagement" come lo chiami tu, per questo sono molto importanti possibili soluzioni alternative e innovative. C'è anche un progetto della Stanford University, sto approfondendo e tonerò sul tema presto. Grazie per tutti i vostri commenti!

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Mi sembra che dovremmo proteggere la democrazia ed il suo funzionamento da modelli di profilazione appaltati a organizzazioni che non possiamo non dico controllare ma neanche influenzare. Cerchiamo invece di aumentare la presa culturale sulle nuove (ma anche meno nuove invero) generazioni. Quello che voi chiamante engagement io la chiamarei partecipazione e senso di comunità.

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Mi spiace dirlo ma la democrazia sta cambiando ed è sempre più appaltata ad "aziende di informatica" per cui è fondamentale che gli studiosi, prima di scrivere libri, analizzino i dati senza preconcetti per aiutarci a capire i mille rivoli in cui si disperde il voto.

Ad esempio: non sappiamo neanche quante persone sono impossibilitate a votare perchè lavorano o studiano lontano dalla loro residenza ed ogni governo sceglie se agevolarli o meno.

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Quando leggo “dal basso” e “l’intelligenza artificiale può aiutare la democrazia” il mio pensiero va immediatamente all’esperienza più disastrosa per la democrazia vissuta in Italia nel dopoguerra: il grillismo. Perseverare sarebbe diabolico.

La partecipazione elettorale (che non è l’unico aspetto da considerare per stabilire la qualità di un processo democratico) è una faccenda complessa, e spesso scaturente da contrapposizioni passionali. Se parliamo solo di pensioni e sanità normale che chi è più giovane resti distaccato…ma è solo un esempio dei tanti.

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Articolo molto bello e interessante. Sto facendo la scrutatrice in questi giorni per il ballottaggio amministrative della mia città e l'affluenza è bassissima (intorno al 15%). Sono molto stupefatta e mi chiedo cosa sia successo al senso di collettività e di dovere civico: il voto è espressione di democrazia e della volontà dell3 cittadin3.

Mi incuriosisce molto l'iniziativa di Marco Caparezza e Marco Cappato e spero che in qualche modo aiuti l3 cittadin3 ad avere accesso alle informazioni necessarie per una maggiore consapevolezza anche in sede in voto e per spingerl3 a una partecipazione politica più attiva.

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