18 Commenti

Mi sorge il dubbio che i problemi che questa soluzione vuole risolvere siano altri ma non mi sembra che siano mai stati affrontati: per me uno dei problemi per cui si rimuove il fact-checking è la memoria, vale a dire il fatto che solo "il padrone del vapore" cioè il proprietario del social possa sapere cosa una persona ha scritto o sostenuto nel corso del tempo.

E' chiaro che il il proprietario del social farà un buon uso del dossier in suo possesso, sono secoli ormai che i dossier dominano la scena politica impedendo una sana evoluzione della società.

Sono convinto che ci siano anche altri problemi legati al fact-checking ed ho l'impressione che molti sottovalutino cosa significa avere una precisa linea politica in un giornale, un blog, un podcast etc.. e quanto è importante per le persone riconoscerla.

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https://bufalopedia.blogspot.com/ e https://attivissimo.net/ da un pezzo esiste questo sito che svela balle che girano sul web e l'ho trovato utilissimo. Niente censura, solo critica e mi basta

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Oggi su un giornale italiano è comparsa la notizia che gli incendi in California sono stati causati dai fuochi d'artificio. Di che ci preoccupiamo? Cosa è vero cosa è falso? Non capiamo nemmeno quel che leggiamo se ha più di 300 caratteri e pretendiamo correttezza da Zuckerberg. “Tutto il mondo è un palcoscenico e gli uomini e le donne sono soltanto attori. Hanno le loro uscite e le loro entrate e nella vita ognuno recita molte parti” W. S.

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gentile Stefano D'amico, la tua risposta rischia il fatalismo e lo status quo, rispetto alle estreme destre che non hanno paura di muoversi, avanzare e costruire alleanze. Alla tua citazione rispondo con un'altra citazione, tratta dal grande Vaclav Havel, sulla speranza:

"La speranza non è sicuramente la stessa cosa dell'ottimismo. La speranza non è la convinzione che qualcosa possa riuscire bene ma la certezza che qualcosa abbia senso, indipendentemente dalla sua riuscita.”

cordiali saluti, Francesco Del Zotti

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Ha ragione, non voleva essere però una mancanza di speranza, ma una sconsolata presa di coscienza della sproporzione delle forze in campo.

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Il primo Fact checking forse deve avvenire su oguno di noi. Come e' stato possibile aver dato fiducia o stipulare accordi con un capitalista gia noto, per la sua voracita e aggressivita, grazie al famoso film "the social network" di 14 anni ?

Come e' stato possibile che abbiamo equiparato all'aria e acqua che respiriamo (beni comuni) i vari *regali* che ci ha *donato* questo signorotto medioevale ( FB, WA, Istagram) ?

Io sono medico, da sempre appassionato studioso dell'informatica medica; eppure vi garantisco che ho dovuto subire per anni l'irrisione di colleghi e pazienti per il solo fatto di Non essere iscritto a FB o a WA (uso signal).

Dovevamo Non entrare in FB e uscire da WA appena essa e' stata acquistata dal famoso Z.

E invece anche istituzioni mediche o dei pompieri o di altri enti pubblici hanno *sfruttato* le pagine *regalate* da Z., per risparmiare magari poche centinaia di euri.

Risultato? Basti un esempio: quando in Australia il governo decise di far pagare ai quotidiani un quid per le notizie prese loro da FB, Z. fece ordinare l'interruzione di tanti delicatissimi siti istituzionali australiani appoggiati su FB

E' talmente grave lo spostamento all'estrema destra del governo USA che diventa secondo me obbligatorio,prima del doveroso fact-checking, dirsi che oguna-o di noi deve immmediatamente organizzarsi per abbandonare le corazzate telematiche impunemente alleate al trumpismo. Lo so, sara doloroso farlo e apparentmente ci fornira un certo isolamento,proporzionale al numero di anni in cui siamo stati dipendenti da tali piattaforme. Ma meglio tardi che mai; meglio soli che molto male accompagnati

Francesco Del Zotti - https://qualereteinsanita.blogspot.com/

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giusto fact checking primo su di noi. Cmq anch'io medico mi sono subito cancellato da FB e non so nemmeno cosa siano Istagram, Tiktok. Ma WA è utilissimo, comunico solo con quelli di cui ho il n. di cellulare e solo loro comunicano con me

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Caro collega e care amiche e amici di Appunti, lo so: tra i vari strumenti che Z. offre, WA e' il piu utile e difficilmente sostituibile . Tra l'altro e' meglio di Telegram che Non e' criptato di default. E WA e' criptato solo perche il genio di Signal ha dato loro la tecnica di cifratura. Ma WA conserva metadati (chi ha messaggiato a chi e a che ora), che Signal Non conserva. Ho partecipato a linee -guida della federazione nazionale degli ordini dei medici e abbiamo si' affermato l'utilita, ma anche messo in guardia sulla non chiara liceita di usare questa messaggistica (ad es la UE la sconsiglia ai suoi onorevoli). In Estonia, paese ben piu povero dell'italia, vi e' da 10 anni una dorsale PUBBLICA criptata che serve sia medici che pazienti. Ecco si tratta di traslare l'utitlita di WA in un mondo nazionale-pubblico o meglio europeo, indipendente da Z.

Francesco Del Zotti - https://qualereteinsanita.blogspot.com/

PS

Sarebbe bello che il direttore Feltri (o qualcuna-o da lui deputata-o) ci spieghi l'utllita e funzioni del quadratino "condividi anche su note". Se servisse a mettermi in contatto con il collega o, su altri temi, con altre persone di Appunti , allora potremmo sfruttare la funzione. E poi : cio che va su Note va sul web ?

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Grazie per la chiara e documentata argomentazione. Concordo pienamente con la conclusione.

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Ecco, così si scrive una critica, con argomenti di sostanza. Molto corretto, per me. Ora la mia attenzione al problema è spinta ad essere più intensa. Mi piace il modo e i contenuti.

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Articolo illuminante (al di là del dissing a Francesco Costa, che stimiamo, ma effettivamente sul tema fact checking è stato un po' superficiale). Difficile controbattere alle argomentazioni: il debunking è necessario oggi più che mai. La scelta di Meta è solo e soltanto una scelta politica. Legittima per carità (libertà di scelta), ma che avrà degli effetti negativi purtroppo importanti

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Mi viene un dubbio, una foto modificata con Photoshop per apparire di 20 anni più giovane deve essere etichettata come falsa? Comprendo benissimo che chi trae un legittimo guadagno dall'attività di fact - checking lo ritenga utile, ho letto anche la sua risposta sul Corriere al prof. Quattrociocchi, io continuo a non esserne convinta, prima di tutto perché bisognerebbe dimostrare quanto una persona esposta a fake news non etichettate sia pronta a bersele e quanto la fake news modifichi eventualmente il suo comportamento. Ho dato una scorsa veloce alle notizie controllate da Facta, se avessi incontrato quelle notizie online, avrei capito quasi subito che si trattava di balle (alcune davvero clamorose) oppure avrei cercato verifiche io stessa. Credo anch'io che la gente pensa quello che vuole pensare e che il vero problema è la distruzione dell'istruzione pubblica e il declino del QI globale

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gentile Valeria, grazie del commento. se un contenuto non è una notizia (cioè di pubblico rilievo) come una foto personale ringiovanita non c'è alcun interesse a verificare nulla. le notizie false devono essere appunto, anche in senso lato, "notizie". legittimo non essere convinti dal fact-checking, ci mancherebbe. però sulle questioni bisogna avere un'opinione informata e il mio contributo qui su Appunti vuole servire proprio a questo

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La ringrazio per il suo contributo, utile e interessante, che va anche però inquadrato nel giusto contesto, come direbbero i fact - checkers :-) si tratta del contributo di una persona che è direttamente e negativamente colpita dalla decisione di Z. E' un po' come chiedere all'oste se il vino è buono, legittima domanda e legittima risposta, sia chiaro, ma appunto va contestualizzata la cosa. Certo aver affidato il fact checking in Italia a siti come Open che pubblica fatti inventati dalla propaganda occidentale come se fossero veri e poi non si cura neanche di smentirli quando viene dimostrata la loro falsità è un altro elemento che rende il tutto abbastanza ridicolo e paradossale.

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Articolo chiaro ben argomentato e documentato. Fa capire la necessità per gli utenti di un servizio che permetta di prendere atto della falsità di alcune notizie presenti sulle diverse piattaforme a cui molti di noi quotidianamente si rivolgono per conoscere i fatti del giorno. Mi auguro che l'iniziativa di sopprimere l'attività di debunking rimanga confinata solo negli Stati Uniti.

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non sono un frequentatore dei social per cui non ho esperienza ma se fact-checking vuol dire segnalare che la notizia è falsa e non sopprimerla allora sono d'accordo. Segnalate, segnalate così mi risparmiate il tempo di leggere cose false. Grazie

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Hobbes

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Indispensabile il vostro lavoro! Stiamo cancellando centinaia di anni di storia del pensiero e torniamo all' "homo homini lupus" pre Thomas Hobbies che vedeva nel diritto tra uomini e nazioni la possibilità di permettere alla specie umana di esistere senza dilaniarsi. Questi illuminati personaggi si comportano da lupus come la gran parte dei frequentatori delle loro piattaforme. Vedremo dalla fuga da questi luoghi quanti siano gli uomini e quanti siano i lupi...

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