La fine del regime è un fatto locale e globale: la prima incertezza è il destino delle comunità sciite e cristiane in Siria dopo il successo del leader ribelle Abu Muhammad al Julani
Ricordi Mino la nostra prima rapina? Ricordi Bob?, Ricordi Albert?, Eravamo giovani e belli negli anni sessanta.
La nostra prima rapina alla farmacia?, con la pistola finta? «Mani in alto!», gridammo. Fu tutto così facile. Appena cinquantamila lire.
Ricordi la seconda rapina a mano armata con la pistola finta al distributore di benzina? In tutto cinque mila lire, porca miseria.
Poi ci fu la terza rapina a mano armata, sempre con la pistola finta al Minimarket? «Questa è una rapina!», gridò Bob che indossava una maschera verde.
“Il Messaggero” il giorno dopo uscì con un titolone, “La banda con la maschera verde colpisce ancora”.
Ricordi Mino la quarta rapina? Quella al “Circolo Rotary”? sfilammo a tutti i convenuti l’orologio da polso e i portafogli. Fu un gran bel colpo. Poi donammo ai poveri i proventi della ruberia. Ricordi?
Filavamo via con la Simca verde. Di qui l’associazione: Simca verde maschera verde, “la banda dei Robin Hood” scrissero i giornali di tutta Italia.
Poi venne l’epoca degli espropri proletari. Albert sfoggiava una camicia di seta blu con la giacca scozzese alla Bertinotti. Ricordi Mino? Filavamo via con la Simca verde e la targa contraffatta. Ricordi gli interrogatori del commissario Pizzaballa? Certe sventole non si dimenticano mai. E i quattro gradini di Regina Coeli? Ricordi Mino?
Ricordi Mino? Eravamo giovani e belli negli anni sessanta. I giornali di tutta Italia la sparavano grossa nei titoli: “La Banda Bassotti colpisce ancora”, “La banda con la Simca verde”, “La Banda dei Robin Hood”.
Ricordi gli interrogatori del commissario Pizzaballa? Le manette ai polsi, la sirena della Madama, le sventole, i calci, i pugni. Ma noi, i duri. Ricordi Mino?
giorgio linguaglossa
10 dicembre 2024 alle 17:15
Eravamo quattro amici al bar
Ricordi Mino la nostra prima rapina? Ricordi Bob?, Ricordi Albert?, Eravamo giovani e belli negli anni sessanta.
La nostra prima rapina alla farmacia?, con la pistola finta? «Mani in alto!», gridammo. Fu tutto così facile. Appena cinquantamila lire.
Ricordi la seconda rapina a mano armata con la pistola finta al distributore di benzina? In tutto cinque mila lire, porca miseria.
Poi ci fu la terza rapina a mano armata, sempre con la pistola finta al Minimarket? «Questa è una rapina!», gridò Bob che indossava una maschera verde.
“Il Messaggero” il giorno dopo uscì con un titolone, “La banda con la maschera verde colpisce ancora”.
Ricordi Mino la quarta rapina? Quella al “Circolo Rotary”? sfilammo a tutti i convenuti l’orologio da polso e i portafogli. Fu un gran bel colpo. Poi donammo ai poveri i proventi della ruberia. Ricordi?
Filavamo via con la Simca verde. Di qui l’associazione: Simca verde maschera verde, “la banda dei Robin Hood” scrissero i giornali di tutta Italia.
Poi venne l’epoca degli espropri proletari. Albert sfoggiava una camicia di seta blu con la giacca scozzese alla Bertinotti. Ricordi Mino? Filavamo via con la Simca verde e la targa contraffatta. Ricordi gli interrogatori del commissario Pizzaballa? Certe sventole non si dimenticano mai. E i quattro gradini di Regina Coeli? Ricordi Mino?
Ricordi Mino? Eravamo giovani e belli negli anni sessanta. I giornali di tutta Italia la sparavano grossa nei titoli: “La Banda Bassotti colpisce ancora”, “La banda con la Simca verde”, “La Banda dei Robin Hood”.
Ricordi gli interrogatori del commissario Pizzaballa? Le manette ai polsi, la sirena della Madama, le sventole, i calci, i pugni. Ma noi, i duri. Ricordi Mino?
Grazie per la analisi
Grazie per le informazioni e la chiarezza