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Ho ascoltato le puntate dell'inchiesta "La confessione" e l'ho trovata molto ben fatta. Mi ha toccato moltissimo perché in passato ho vissuto parte della mia giovinezza in un ambiente "protetto" (oggi la considererei una specie di setta, ma non si trattava di un ambiente religioso, bensì sportivo) dove purtroppo si sono consumate delle violenze su minori (non su di me e, ci tengo a precisarlo, tutto è già stato denunciato, il responsabile è già stato condannato e ha già scontato la sua pena). Tutti noi che abbiamo vissuto il bello dello stare insieme nel gruppo siamo rimasti scioccati di fronte a quello che è emerso dopo. Ascoltando il podcast ho rivissuto con dolore alcune delle dinamiche che probabilmente si erano create anche allora, pur con tutte le differenze del caso. Ho percepito la difficoltà che ci può essere, da parte di un giovane, nel capire che cosa sta vivendo, perché il contorno, il senso forte di comunità, è bello, è potente, è aggregante. Oggi come mamma ho timore che i miei figli possano un giorno finire in un ambiente del genere, perché spesso i lati più oscuri si annidano dove non te li puoi aspettare, dove tutto sembra bello e gioioso, e dalle persone che si conquistano la tua fiducia e degli adulti che dovrebbero proteggerti. Ho deciso di sostenere la raccolta fondi per far continuare questa inchiesta sulle responsabilità dirette della Chiesa, perché spero che si rompa quel muro di omertà che protegge questa istituzione potente e pervasiva, dove tanti depravati vivono contando sulla loro totale impunità.

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Grazie.

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A questo punto, dato che l'abuso è ormai un sistema diffuso nella chiesa, mi chiedo: se i vertici del clero dovessero espellere tutti i religiosi colpevoli di violenza, quanti ne rimarrebbero?

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È bene che queste cose vengano alla luce del giorno!

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Un lavoro importantissimo.

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