Appunti - di Stefano Feltri
La Scomunica
La Scomunica - Episodio 6: Prevost alla prova
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La Scomunica - Episodio 6: Prevost alla prova

Il nuovo Papa sugli abusi deve decidere se coprire l’abusatore seriale Rupnik come faceva Francesco. Ma anche sulle accuse per il suo operato in Perù deve scegliere tra la trasparenza e la reticenza

I bambini e i vulnerabili della tua Chiesa dovranno subire un quarto papa che li tradirà? O sarai tu il primo pontefice a porre fine a questa piaga e guarire le ferite lasciate dalla lunga storia di violenza sessuale della Chiesa cattolica?

Survivors Network of Those Abused by Priests

Il nuovo Papa sugli abusi deve decidere se coprire l’abusatore seriale Rupnik come faceva Francesco. Ma anche sulle accuse per il suo operato in Perù deve scegliere tra la trasparenza e la reticenza

Sugli abusi il nuovo Papa ancora non ha detto praticamente nulla. Ma si è già trovato sotto accusa per l’operato in Perù: i suoi difensori hanno subito sostenuto che non ha fatto niente di sbagliato, che si tratta anzi di illazioni di abusatori rancorosi.

In realtà, anche nelle vicende della diocesi di Chiclayo, in Perù, come ricostruiamo in questo episodio, si replica lo schema che abbiamo visto in molti altri casi: le vittime denunciano, c’è una istruttoria interna che finisce in nulla ma i cui contenuti sono inaccessibili a tutti.

Per tacitare le critiche, Robert Francis Prevost potrebbe cominciare ad applicare fin dal caso che lo riguarda la trasparenza invece che la reticenza: basterebbe divulgare il contenuto dell’indagine interna, dimostrare che la diocesi ha fatto gli approfondimenti, che ha preso sul serio le vittime.

Non sappiamo cosa è stato fatto davvero in Perù e in Vaticano sul caso Chiclayoma, finora, niente nel percorso di Prevost lo identifica come un grande nemico dei preti abusatori, neppure nella sua breve esperienza da prefetto per il dicastero per i Vescovi. Però l’inizio di un pontificato è il momento per rompere col passato e segnare un nuovo inizio, a cominciare proprio dal ruolo dei vescovi, che sono incoraggiati a denunciare quando hanno segnalazioni di abusi commessi da religiosi ma non hanno alcun obbligo.

Così si arriva a situazioni paradossali come quella ammessa nientemeno che dal capo dei vescovi italiani, Matteo Zuppi, che spiega di aver ricevuto denunce di abusi ma di non essere andato alle autorità. Poiché la vittima non era interessata a sporgere denuncia, Zuppi ha fatto anche firmare un foglio per liberarsi di ogni responsabilità e tutto è finito così.

Leone XIV avrà il coraggio di cambiare questo sistema? Alcuni indizi fanno pensare che si sta ponendo il problema, ma sarà misurato sulle scelte concrete.

La Scomunica

è un podcast di giornalismo investigativo disponibile su Spotify e tutte le principali piattaforme

di Stefano Feltri, Giorgio Meletti e Federica Tourn

Inchiesta sul campo di Federica Tourn

Story editor Giorgio Meletti

Consulenza musicale e sonora: Stefano Tumiati

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Per saperne di più sui temi della puntata

Un altro caso a Chicago nell’ordine di Prevost, il nuovo Papa e il caso Rupnik, la lettera delle vittime a Prevost

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