"Abbiamo perso 70 a 30 [anzi, di più, considerando il 20/40% di No] ma moralmente abbiamo vinto". E ovviamente la nostra è la superiorità morale. Carmina non dant panem.
Mi scusi, ma le pare un argomento spendibile dire, in pratica, che si sapeva che l'affluenza era un problema ma abbiamo fatto i referendum per dimostrare che siamo effettivamente un partito di sinistra e che ci crediamo?
Usare un istituto importante come il referendum (che riguarda tutti non solo gli elettori di sinistra, orfani della purezza di una volta) per questi fini significa solo svilire lo strumento (purtroppo è storia vecchia ormai) e garantirsi ancora più astensione la prossima volta. La mia per esempio che pur in disaccordo con i quesiti sul lavoro mi sono recato alle urne. Grazie per avermi messo sull'avviso.
Lodevole l'impegno a favore dei quesiti referendari da parte del PD, ma affermare che è un partito «di sinistra» è pura fantasia. Le scelte politiche del PD sono sostanzialmente di centro-destra, con l'unica differenza che il PD non odia i più poveri. In un contesto come quello dell'Italia attuale senz'altro non è poco e ci si può perfino accontentare, ma per favore non parliamo di «sinistra» (dove peraltro c'è un oceano elettorale inesplorato e che, da quel che vedo in giro, tale resterà ancora a lungo).
Quello che mi lascia perplesso è che all'autore non venga il dubbio che parlando con colleghi ed elettori ovviamente coinvolti nel referendum abbia ascoltato solo una parte del possibile elettorato, neanche che forse in quei sì ci siano anche elettori di altri partiti. Personalmente la direzione presa dal PD è deludente (e c'ero da prima dell'inizio).
Secondo me il problema di questa analisi nasce da due affermazioni: 1) "nelle scorse settimane confrontandomi con colleghi e compagni di partito mi sbilanciavo dicendo che già un 25 per cento di partecipazione sarebbe stato un risultato positivo." Se l'obiettivo di un referendum diventa quello di contarne i votanti e confrontarli con la somma degli elettori alle ultime politiche dei partiti proponenti il quesito, significa stravolgere l'uso dello strumento referendario da battaglia politica per ottenere dei risultati legislativi concreti a mega sondaggio per fini di lotta politica interna. 2) "Oltre a essere un tema di civiltà, si tratta di uno sforzo che pian piano restituisce credibilità al Pd come partito che, a detta di quegli ex elettori ora più vicini, di sinistra aveva perso molto negli ultimi 10 anni. Un partito di sinistra impegnato su questi temi, in sintonia con lavoratori e sindacati, serve più che mai a tutelare il lavoro" Il punto qui è che da un lato delle tre confederazioni sindacali solo la CGIL era fortemente impegnata per il SI e che non ricordo nella storia repubblicana un partito impegnato a cancellare articoli di una legge approvata dallo stesso partito 10 anni prima: si è portata a livello referendario una battaglia tra correnti del PD...non particolarmente esaltante per raccogliere la partecipazione al di fuori del proprio recinto.
Non sono d'accordo con l'autore dell'articolo. Una forza politica progressista che abbia l'intenzione di riconquistare gli elettori perduti deve manifestare la propria capacità di guida e di direzione sollevando questioni cruciali in parlamento, sede propria dell'elaborazione ed eventuale modifica delle leggi. Ricorrere al voto dei cittadini attraverso lo strumento non sempre adeguato del referendum è un errore che amplifica e mette in luce l'incapacità di guida politica degli attuali dirigenti.
Analizzare il voto referendario in paragone con le elezioni politiche è scorretto. Non si può desumere meccanicamente che i votanti di oggi siano tutti di centrosinistra.
Uno dei limiti principali di certa sinistra “ Illuminata” è quello di trovare (o cercare) un significato altro rispetto alle cose che si dicono e che si fanno ufficialmente: solo che questo significato “altro” non viene mai esplicitato in maniera trasparente, in modo che lo possano capire tutti, non solo gli “illuminati” . Io veramente sono andato a votare al referendum per esprimermi sul merito dei quesiti, non sullo schieramento del PD un centimetro o, se si preferisce, un metro più in qua o più in là dello schieramento di sinistra. Se questo era l’obiettivo vero, visto che il quorum si riteneva irraggiungibile già in partenza, qualcuno dei dirigenti del PD avrebbe dovuto comunicarlo ( a proposito di informazione) in maniera onesta,trasparente e ufficiale . In quel caso sarei rimasto a casa.
Se l'obiettivo è sostituire il centrodestra al potere, in cui primeggia una destra estrema.
Occorre parlare a tutto l'elettorato di centrosinistra compreso quello che nella battaglia di questi referendum si è schierato per 3 No sui temi del lavoro.
Troviamo unitariamente temi che guardino al futuro e possano interessare tutto l'arco parlamentate che va da AVS ad Azione e combattiamo su quelli. Altrimenti ci comportiamo come la nostra nazionale di calcio che non sa costruire gioco e torna sempre indietro ripartendo dal portiere.
A prescindere dalle notazioni politiche che peraltro condivido finalmente uno che legge i numeri in modo corretto e fa confronti tra dati omogenei come comanda la piu elementare scienza dei numeri
Ma la politica è il regno dell'ignoranza della incapacità e della propaganda per cui siamo costretti ad ascoltare le acrobazie dei Bocchini di turno e dei suoi nipotini.
I numeri sono cosa seria i politici e la politica no.
Ma che realtà vivete? Lo dico da persona di sinistra.. come si fa ad ignorare che al quesito sulla cittadinanza (forse il più valoriale) 1 votante su 3 ha detto no??
Sull’impatto dell’immigrazione nella campagna pinerolese nella provincia di Torino dove vivo. Risultati del quinto quesito: Pinerolo città votanti 39,36% si 70,87. Comune della Val Germanasca votanti 64,81% si 77,14. Torre Pellice, votanti 41,36% si 78,42 In Pinerolo, val Germanasca e val Pellice pesante presenza di strutture di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati (Valdesi).Comune dove vivo a 10 km da Pinerolo e 12 da Torre, nessuna presenza di strutture di accoglienza, piccola presenza di marocchini e cinesi che fanno gli operai e di neri e indiani che lavorano in agricoltura, votanti 27,38% si 59,71. Non c’è nessuna correlazione tra vita ed esperienza concreta,impatto e presenza di stranieri eventualmente candidati alla cittadinanza e voto sul referendum n.5. L’unico impatto è la penetrazione della narrazione tossica, anti umana e razzista. Dove ci sono gli anticorpi semplicemente questa narrazione non passa.
Faccio un riassunto alternativo: i quesiti referendari sono stati disertati da più di 2/3 dei lavoratori (valutazione spannometrica, non troppo inesatta). Oggi, in Italia, vi è il record di assunti a tempo indeterminato. In che senso il PD si riconnette con i lavoratori? Ve la raccontate e ci credete da soli, mentre la vita delle persone va in tutt’altre direzioni
Non tocca ai salariati risolvere il problema della bassa produttività, tocca agli investitori e alle scelte di politica industriale, agli investimenti in ricerca e innovazione. I salariati devono poter contrastare la tendenza al ribasso salariale non può essere chiesto loro di essere gli unici a pagare per la bassa produttività come è successo in questi anni anche, non solo, a causa delle leggi oggetto di questi referendum.Anzi precarietà, ricatti, bassi salari sono l’antidoto più efficace agli investimenti in innovazione e produttività.
Ai salariati tocca scegliere con coscienza la classe politica che ragionevolmente farà queste cose. Al momento, le scelte sono sbagliate da più di venti anni
E quando i salariati si trovano davanti solo partiti di destra che vogliono fare gli interessi dei capitalisti compresi quelli che fingono di essere di sinistra e non possono quindi votare chi fa i loro.interessi che cosa si fa?
Io non ho detto questo. Mi spiego meglio: che senso ha il terzo quesito referendario, volto a disincentivare il lavoro a termine, quando gli italiani sono sempre più assunti a tempo indeterminato? Io credo che si siano sbagliate le tematiche. Un referendum consultivo sull’implementazione del remote working nel settore pubblico, per esempio, mi sembra più attuale e con migliori probabilità di raggiungere il quorum. Per quanto riguarda i salari, finché non si investe in educazione, ricerca e sviluppo di start ups con potenzialità di diventare aziende di alto livello, non ci saranno referendum che miglioreranno la situazione
Il senso è che le tutele crescenti di Renzi non sono tempo indeterminato perché il padrone ti può mandare via quando vuole con un semplice indennizzo. Salvo rari casi che però nella realtà non avvengono mai perché nessun padrone ammetterà mai che ti sta licenziando per una discriminazione, addurrà sempre qualche altra scusa. Solo una stampa serva e un ecosistema mediatico drogato dal neoliberismo può chiamare quello di adesso contratto a tempo indeterminato.
Lei sta chiedendo chiaramente un dato che non è possibile ottenere in nessun modo, ci sono però tanti altri studi che rimandano una buona e realistica fotografia di quello che è il mondo del lavoro oggi e questi studi sono tutti concordi nel ritenere che i lavoratori italiani sono stressati, infelici e insoddisfatti che avanza sempre di più un fenomeno una volta sconosciuto come quello di chi lavora a tempo pieno ma nonostante questo non riesce a sopravvivere decentemente e che ci sono tre morti sul lavoro al giorno. Solo per citare tre cose sostanziali
Anche volare era ritenuto impossibile più di 100 anni fa, eppure oggi ci siamo riusciti. I lavoratori italiani sono stressati ed infelici per diverse ragioni, che non riguardano i recenti referendum. Sono piuttosto convinto che se i referendum fossero passati, gli italiani sarebbero continuati ad essere stressati, infelici, insoddisfatti e con un numero paragonabile di infortuni sul lavoro
??? "l’intero sistema mediatico del Paese sceglie di ignorare questi referendum"??? In che film ? la corazzata Potiomkin? Contenti voi del grande successo, vi mancano solo Spalletti e Inzaghi per gioire insieme
"Abbiamo perso 70 a 30 [anzi, di più, considerando il 20/40% di No] ma moralmente abbiamo vinto". E ovviamente la nostra è la superiorità morale. Carmina non dant panem.
Mi scusi, ma le pare un argomento spendibile dire, in pratica, che si sapeva che l'affluenza era un problema ma abbiamo fatto i referendum per dimostrare che siamo effettivamente un partito di sinistra e che ci crediamo?
Usare un istituto importante come il referendum (che riguarda tutti non solo gli elettori di sinistra, orfani della purezza di una volta) per questi fini significa solo svilire lo strumento (purtroppo è storia vecchia ormai) e garantirsi ancora più astensione la prossima volta. La mia per esempio che pur in disaccordo con i quesiti sul lavoro mi sono recato alle urne. Grazie per avermi messo sull'avviso.
Lodevole l'impegno a favore dei quesiti referendari da parte del PD, ma affermare che è un partito «di sinistra» è pura fantasia. Le scelte politiche del PD sono sostanzialmente di centro-destra, con l'unica differenza che il PD non odia i più poveri. In un contesto come quello dell'Italia attuale senz'altro non è poco e ci si può perfino accontentare, ma per favore non parliamo di «sinistra» (dove peraltro c'è un oceano elettorale inesplorato e che, da quel che vedo in giro, tale resterà ancora a lungo).
Quello che mi lascia perplesso è che all'autore non venga il dubbio che parlando con colleghi ed elettori ovviamente coinvolti nel referendum abbia ascoltato solo una parte del possibile elettorato, neanche che forse in quei sì ci siano anche elettori di altri partiti. Personalmente la direzione presa dal PD è deludente (e c'ero da prima dell'inizio).
Secondo me il problema di questa analisi nasce da due affermazioni: 1) "nelle scorse settimane confrontandomi con colleghi e compagni di partito mi sbilanciavo dicendo che già un 25 per cento di partecipazione sarebbe stato un risultato positivo." Se l'obiettivo di un referendum diventa quello di contarne i votanti e confrontarli con la somma degli elettori alle ultime politiche dei partiti proponenti il quesito, significa stravolgere l'uso dello strumento referendario da battaglia politica per ottenere dei risultati legislativi concreti a mega sondaggio per fini di lotta politica interna. 2) "Oltre a essere un tema di civiltà, si tratta di uno sforzo che pian piano restituisce credibilità al Pd come partito che, a detta di quegli ex elettori ora più vicini, di sinistra aveva perso molto negli ultimi 10 anni. Un partito di sinistra impegnato su questi temi, in sintonia con lavoratori e sindacati, serve più che mai a tutelare il lavoro" Il punto qui è che da un lato delle tre confederazioni sindacali solo la CGIL era fortemente impegnata per il SI e che non ricordo nella storia repubblicana un partito impegnato a cancellare articoli di una legge approvata dallo stesso partito 10 anni prima: si è portata a livello referendario una battaglia tra correnti del PD...non particolarmente esaltante per raccogliere la partecipazione al di fuori del proprio recinto.
Eh, no. Perseverare diabolicump
Non sono d'accordo con l'autore dell'articolo. Una forza politica progressista che abbia l'intenzione di riconquistare gli elettori perduti deve manifestare la propria capacità di guida e di direzione sollevando questioni cruciali in parlamento, sede propria dell'elaborazione ed eventuale modifica delle leggi. Ricorrere al voto dei cittadini attraverso lo strumento non sempre adeguato del referendum è un errore che amplifica e mette in luce l'incapacità di guida politica degli attuali dirigenti.
Analizzare il voto referendario in paragone con le elezioni politiche è scorretto. Non si può desumere meccanicamente che i votanti di oggi siano tutti di centrosinistra.
Uno dei limiti principali di certa sinistra “ Illuminata” è quello di trovare (o cercare) un significato altro rispetto alle cose che si dicono e che si fanno ufficialmente: solo che questo significato “altro” non viene mai esplicitato in maniera trasparente, in modo che lo possano capire tutti, non solo gli “illuminati” . Io veramente sono andato a votare al referendum per esprimermi sul merito dei quesiti, non sullo schieramento del PD un centimetro o, se si preferisce, un metro più in qua o più in là dello schieramento di sinistra. Se questo era l’obiettivo vero, visto che il quorum si riteneva irraggiungibile già in partenza, qualcuno dei dirigenti del PD avrebbe dovuto comunicarlo ( a proposito di informazione) in maniera onesta,trasparente e ufficiale . In quel caso sarei rimasto a casa.
Se l'obiettivo è sostituire il centrodestra al potere, in cui primeggia una destra estrema.
Occorre parlare a tutto l'elettorato di centrosinistra compreso quello che nella battaglia di questi referendum si è schierato per 3 No sui temi del lavoro.
Troviamo unitariamente temi che guardino al futuro e possano interessare tutto l'arco parlamentate che va da AVS ad Azione e combattiamo su quelli. Altrimenti ci comportiamo come la nostra nazionale di calcio che non sa costruire gioco e torna sempre indietro ripartendo dal portiere.
A prescindere dalle notazioni politiche che peraltro condivido finalmente uno che legge i numeri in modo corretto e fa confronti tra dati omogenei come comanda la piu elementare scienza dei numeri
Ma la politica è il regno dell'ignoranza della incapacità e della propaganda per cui siamo costretti ad ascoltare le acrobazie dei Bocchini di turno e dei suoi nipotini.
I numeri sono cosa seria i politici e la politica no.
Ma che realtà vivete? Lo dico da persona di sinistra.. come si fa ad ignorare che al quesito sulla cittadinanza (forse il più valoriale) 1 votante su 3 ha detto no??
Sull’impatto dell’immigrazione nella campagna pinerolese nella provincia di Torino dove vivo. Risultati del quinto quesito: Pinerolo città votanti 39,36% si 70,87. Comune della Val Germanasca votanti 64,81% si 77,14. Torre Pellice, votanti 41,36% si 78,42 In Pinerolo, val Germanasca e val Pellice pesante presenza di strutture di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati (Valdesi).Comune dove vivo a 10 km da Pinerolo e 12 da Torre, nessuna presenza di strutture di accoglienza, piccola presenza di marocchini e cinesi che fanno gli operai e di neri e indiani che lavorano in agricoltura, votanti 27,38% si 59,71. Non c’è nessuna correlazione tra vita ed esperienza concreta,impatto e presenza di stranieri eventualmente candidati alla cittadinanza e voto sul referendum n.5. L’unico impatto è la penetrazione della narrazione tossica, anti umana e razzista. Dove ci sono gli anticorpi semplicemente questa narrazione non passa.
Faccio un riassunto alternativo: i quesiti referendari sono stati disertati da più di 2/3 dei lavoratori (valutazione spannometrica, non troppo inesatta). Oggi, in Italia, vi è il record di assunti a tempo indeterminato. In che senso il PD si riconnette con i lavoratori? Ve la raccontate e ci credete da soli, mentre la vita delle persone va in tutt’altre direzioni
Non tocca ai salariati risolvere il problema della bassa produttività, tocca agli investitori e alle scelte di politica industriale, agli investimenti in ricerca e innovazione. I salariati devono poter contrastare la tendenza al ribasso salariale non può essere chiesto loro di essere gli unici a pagare per la bassa produttività come è successo in questi anni anche, non solo, a causa delle leggi oggetto di questi referendum.Anzi precarietà, ricatti, bassi salari sono l’antidoto più efficace agli investimenti in innovazione e produttività.
Ai salariati tocca scegliere con coscienza la classe politica che ragionevolmente farà queste cose. Al momento, le scelte sono sbagliate da più di venti anni
E quando i salariati si trovano davanti solo partiti di destra che vogliono fare gli interessi dei capitalisti compresi quelli che fingono di essere di sinistra e non possono quindi votare chi fa i loro.interessi che cosa si fa?
Si entra in politica e si fa un partito nuovo
Questa narrazione che più assunzioni equivalgano a un miglioramento delle condizioni di vita è falsa e distorta. Liberi di crederci: https://www.istat.it/comunicato-stampa/condizioni-di-vita-e-reddito-delle-famiglie-anni-2023-e-2024/
Io non ho detto questo. Mi spiego meglio: che senso ha il terzo quesito referendario, volto a disincentivare il lavoro a termine, quando gli italiani sono sempre più assunti a tempo indeterminato? Io credo che si siano sbagliate le tematiche. Un referendum consultivo sull’implementazione del remote working nel settore pubblico, per esempio, mi sembra più attuale e con migliori probabilità di raggiungere il quorum. Per quanto riguarda i salari, finché non si investe in educazione, ricerca e sviluppo di start ups con potenzialità di diventare aziende di alto livello, non ci saranno referendum che miglioreranno la situazione
Il senso è che le tutele crescenti di Renzi non sono tempo indeterminato perché il padrone ti può mandare via quando vuole con un semplice indennizzo. Salvo rari casi che però nella realtà non avvengono mai perché nessun padrone ammetterà mai che ti sta licenziando per una discriminazione, addurrà sempre qualche altra scusa. Solo una stampa serva e un ecosistema mediatico drogato dal neoliberismo può chiamare quello di adesso contratto a tempo indeterminato.
Facciamo che quando avete un resoconto dettagliato di quanti sono stati licenziati, ne riparliamo. Fino a quel momento, rimane solo una paura
Lei sta chiedendo chiaramente un dato che non è possibile ottenere in nessun modo, ci sono però tanti altri studi che rimandano una buona e realistica fotografia di quello che è il mondo del lavoro oggi e questi studi sono tutti concordi nel ritenere che i lavoratori italiani sono stressati, infelici e insoddisfatti che avanza sempre di più un fenomeno una volta sconosciuto come quello di chi lavora a tempo pieno ma nonostante questo non riesce a sopravvivere decentemente e che ci sono tre morti sul lavoro al giorno. Solo per citare tre cose sostanziali
Anche volare era ritenuto impossibile più di 100 anni fa, eppure oggi ci siamo riusciti. I lavoratori italiani sono stressati ed infelici per diverse ragioni, che non riguardano i recenti referendum. Sono piuttosto convinto che se i referendum fossero passati, gli italiani sarebbero continuati ad essere stressati, infelici, insoddisfatti e con un numero paragonabile di infortuni sul lavoro
??? "l’intero sistema mediatico del Paese sceglie di ignorare questi referendum"??? In che film ? la corazzata Potiomkin? Contenti voi del grande successo, vi mancano solo Spalletti e Inzaghi per gioire insieme