NESSUNA - La rubrica di Anna Menale per Appunti su donne e questioni di genere: Perché è così difficile parlare di patriarcato in Italia, nonostante l'evidenza?
Concordo con quanto letto. Ho ricordi lucidi di quel processo, dell'orgoglio e della dignità di Tina Lagostena Bassi e dell'infima figura fatta dagli avvocati, tutti uomini, per le argomentazioni portate a difesa. È proprio lì che si è capito che cos'è " il muro del patriarcato". Quello che si dovrebbe fare e non si è mai fatto per volere della Democrazia Cristiana prima e delle tre destre poi è l'introduzione nelle scuole, a partire dalla primaria, dell'educazione ai sentimenti e dell'educazione sessuale. Tutte materie volutamente ignorate da un Italia bigotta catto-clericale e guarda caso patriarcale.
Temo che a volte l'utilizzo di parole sbagliate abbia il potere di indebolire le giuste battaglie. In questo caso a me sembra che nella nostra società la violenza di genere sia soprattutto opera di compagni, mariti , fidanzati, ex di varia specie piuttosto che dei padri, che al contrario vengono da decenni di denuncia della loro scomparsa come figure di riferimento autorevoli e non autoritarie. Il risultato è che si dibatte di più sulla esistenza o meno del patriarcato e molto meno di cosa si possa concretamente fare per diminuire la violenza di genere.
Mi permetto di riflettere meglio sui dati sulle violenze sessuali: essi non mostrano un andamento di costante crescita, rimangono sostanzialmente invariati tra il 2013 ed il 2020, per poi salire. La grossa questione è: le violenze aumentano perché effettivamente aumenta il numero delle violenze, o aumentano le denunce delle violenze? Non sono questioni di poco conto, tuttavia nulla di questo è espresso nell’articolo
I dati, come ho tra l’altro scritto nell’articolo, provengono dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale. Nel documento, c’è scritto: «Si rileva che le fattispecie in esame mostrano un trend in progressivo e costante incremento». In un altro punto, c’è scritto: «La violenza sessuale, in tutte le sue forme, negli ultimi dieci anni registra un trend in crescita».
Tuttavia, come ho precisato, reperire dei dati precisi non è semplice, perché le violenze sessuali hanno una dimensione sommersa molto elevata.
Spero che la situazione migliori sotto questo punto di vista.
Di nuovo, quando guardo un grafico mi interesso ai dati. Le violenze denunciate nel 2013 sono 4488, mentre nel 2020 sono 4497. Dove sta il costante aumento? Non solo il post su Appunti è inesatto, ma anche il documento originale. In ogni caso, il documento originale parla di tutte le fattispecie, io mi riferisco al grafico sulle violenze sessuali. Per quanto riguarda l’importanza della dimensione sommersa, non è soltanto una questione di reperire dati più precisi, ma gli stessi dati riportati nel grafico sono fortemente interpretabili. Lei ci vede un aumento? Benissimo. Qualcun altro ci vede soltanto un aumento delle denunce? È corretto anche questo.
Forse sarebbe stato utile definire con precisione e attenzione cosa si intende per patriarcato. Per esempio nella frase "Ha poi aggiunto che i femminicidi non sono riconducibili al *patriarcato* ma ad una “grave immaturità narcisistica del maschio che non sa sopportare i no” e che le violenze sessuali dipendono dall’arrivo di immigrati irregolari.", cosa si intende per quel "patriarcato" a cui dovrebbero essere riconducibili i femminicidi ? Difficile farsi un'opinione in un senso o nell'altro senza chiarezza sui termini.
Eisler parla di società che hanno erotizzato il dolore e istituzionalizzato il dominio (degli uomini sulle donne, degli uomini sui più deboli; androcrazie) e le contrappone a società in cui predomina la cultura della partnership, dove viene dato valore alle attività di cura e dove le regole sociali promuovono la collaborazione anziché la sopraffazione.
Appena finito di leggere “The Chalice and the Blade”.
Il patriarcato del dominio dopo
5,000 anni è scontato. Non solo tra gli uomini (convinti da sempre) ma purtroppo anche tra molte donne. E così la violenza, gli armi, le guerre, lo stupro, il potere …
Concordo con quanto letto. Ho ricordi lucidi di quel processo, dell'orgoglio e della dignità di Tina Lagostena Bassi e dell'infima figura fatta dagli avvocati, tutti uomini, per le argomentazioni portate a difesa. È proprio lì che si è capito che cos'è " il muro del patriarcato". Quello che si dovrebbe fare e non si è mai fatto per volere della Democrazia Cristiana prima e delle tre destre poi è l'introduzione nelle scuole, a partire dalla primaria, dell'educazione ai sentimenti e dell'educazione sessuale. Tutte materie volutamente ignorate da un Italia bigotta catto-clericale e guarda caso patriarcale.
Temo che a volte l'utilizzo di parole sbagliate abbia il potere di indebolire le giuste battaglie. In questo caso a me sembra che nella nostra società la violenza di genere sia soprattutto opera di compagni, mariti , fidanzati, ex di varia specie piuttosto che dei padri, che al contrario vengono da decenni di denuncia della loro scomparsa come figure di riferimento autorevoli e non autoritarie. Il risultato è che si dibatte di più sulla esistenza o meno del patriarcato e molto meno di cosa si possa concretamente fare per diminuire la violenza di genere.
Mi permetto di riflettere meglio sui dati sulle violenze sessuali: essi non mostrano un andamento di costante crescita, rimangono sostanzialmente invariati tra il 2013 ed il 2020, per poi salire. La grossa questione è: le violenze aumentano perché effettivamente aumenta il numero delle violenze, o aumentano le denunce delle violenze? Non sono questioni di poco conto, tuttavia nulla di questo è espresso nell’articolo
I dati, come ho tra l’altro scritto nell’articolo, provengono dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale. Nel documento, c’è scritto: «Si rileva che le fattispecie in esame mostrano un trend in progressivo e costante incremento». In un altro punto, c’è scritto: «La violenza sessuale, in tutte le sue forme, negli ultimi dieci anni registra un trend in crescita».
Tuttavia, come ho precisato, reperire dei dati precisi non è semplice, perché le violenze sessuali hanno una dimensione sommersa molto elevata.
Spero che la situazione migliori sotto questo punto di vista.
Di nuovo, quando guardo un grafico mi interesso ai dati. Le violenze denunciate nel 2013 sono 4488, mentre nel 2020 sono 4497. Dove sta il costante aumento? Non solo il post su Appunti è inesatto, ma anche il documento originale. In ogni caso, il documento originale parla di tutte le fattispecie, io mi riferisco al grafico sulle violenze sessuali. Per quanto riguarda l’importanza della dimensione sommersa, non è soltanto una questione di reperire dati più precisi, ma gli stessi dati riportati nel grafico sono fortemente interpretabili. Lei ci vede un aumento? Benissimo. Qualcun altro ci vede soltanto un aumento delle denunce? È corretto anche questo.
Forse sarebbe stato utile definire con precisione e attenzione cosa si intende per patriarcato. Per esempio nella frase "Ha poi aggiunto che i femminicidi non sono riconducibili al *patriarcato* ma ad una “grave immaturità narcisistica del maschio che non sa sopportare i no” e che le violenze sessuali dipendono dall’arrivo di immigrati irregolari.", cosa si intende per quel "patriarcato" a cui dovrebbero essere riconducibili i femminicidi ? Difficile farsi un'opinione in un senso o nell'altro senza chiarezza sui termini.
sempre molto lucida, sempre molto ben argomentate le posizioni. Davvero molti complimenti
Grazie, sempre!
👏👏👏👏🔥🔥🔥🔥
Consiglio la lettura del libro "Il piacere è sacro" di Riane Eisler (https://forumeditrice.it/percorsi/lingua-e-letteratura/all/il-piacere-e-sacro) per una storia dei rapporti sessuali e di potere tra uomini e donne dalla preistoria ad oggi.
Eisler parla di società che hanno erotizzato il dolore e istituzionalizzato il dominio (degli uomini sulle donne, degli uomini sui più deboli; androcrazie) e le contrappone a società in cui predomina la cultura della partnership, dove viene dato valore alle attività di cura e dove le regole sociali promuovono la collaborazione anziché la sopraffazione.
Appena finito di leggere “The Chalice and the Blade”.
Il patriarcato del dominio dopo
5,000 anni è scontato. Non solo tra gli uomini (convinti da sempre) ma purtroppo anche tra molte donne. E così la violenza, gli armi, le guerre, lo stupro, il potere …
Si, diffuso tra uomini e donne. È un problema di tutta l'umanità.