Sarebbe bello pensare che l'UE possa competere ad armi pari. Ma sul piano della tecnologia gli attori statali non concorrono e se anche così fosse la storia delle fonti energetiche ci insegna che gli stati europei perseguirebbero in ordine sparao i propri interessi. Forse la soluzione giusta passa proprio per gli emendamenti del PD. Ma saremo abbastanza forti da resistere alle pressioni dei tecnoligarchi?
Partendo dal presupposto che non Sono un politico e non vivo a Bruxelles; quando parli di “coalizzarsi a livello Europeo con lo scopo di siglare accordi economici e politici per l’utilizzo di tecnologie indispensabili che non devono restare monopolio privatistico” pensi veramente che il parlamento europeo possa mettersi d’accordo e cercare un alternativa insieme? Io la sola cosa che vedo purtroppo è l’individualità dei singoli stati europei. Ognuno ha le sue leggi i suoi problemi economici etccc ogni stato continua a pensare purtroppo sempre e solo a se. Non voglio rassegnarmi ma non sarà facile.
Non sono un tecnico, quindi mi limito a riferire quello che ho visto con i miei occhi. A Peio , in trentino, dove per vedere la tv serva la scheda satellitare, ci sono in strada due cavi di fibra ottica, posati dai due principali operatori “italiani “ l’ultimo nell’estate 2024. Guardando i tetti si vede spesso per non dire sempre un antenna web con il simbolo della ditta che si rifa’ a un vento. Domanda e’ un caso particolare o i satelliti di Musk volendo non ci servono?
L'articolo mi è piaciuto molto perché alla fine c'è anche una soluzione che condivido assolutamente. Così come si fa in campo aeronautico, ci sono accordi che prevedono un passaggio di tecnologia fra gli US e le aziende europee. Oggi Starlink ha il monopolio e noi siamo molto più indietro e non possiamo fermarci per aspettare di esser pronti a procedere da soli, ma si può chiedere di esser aiutati a crescere. Certo nell'Europa di oggi questo sarebbe praticamente impossibile, ma l'argomento potrebbe aiutare anche ad avere un'Europa più coesa e mi rifaccio ancora al settore aeronautico, in cui le aziende fanno accordi fra loro perché hanno capito che le collaborazioni sono indispensabili per la sopravvivenza.
La prima cosa da fare e' quello di vedere qual e' l'efficienza di Starlink sia a livello civile sia militare. Chi lo sa? In secondo luogo sarebbe bene vedere se esistono alternative immediate. IRIS 2 sembra arrivare a compimento nel 2030. Ma non sembra essere militare. A livello militare c'era SICRAL e si pensa a SICRAL 2, pare che abbiano stanziato le risorse. Gia' Starlink sta creando problemi agli astronomi, poi li creera' per i detriti, che gia' sono tanti, e poi saturera' le orbite basse. Nella tecnologia niente e' ineluttabile. L'Europa sconta i ritardi dovuti ad interessi di parte, ma anche alla burocrazia che tratta settori avanzati come quelli ordinari. Il tempo e' fondamentale per avviare progetti tecnologici come quelli satellitari e l'AI che peraltro hanno grandi ricadute su altri settori piu' di consumo. Possibile che il dibattito sia tra persone che non hanno nessuna competenza tecnologica, se non per il sentito dire, e non si avvii una seria discussione tra esperti? Esiste una agenzia: l'Agenzia Spaziale Italiana potrebbe dare le risposte alle domande emergenti?
credo che l' indipensbilità di EurolInk sia moto esagerata, e che, anche se in ritardo l' Italia forse in una ccooperazionene rafforzata con altri europei, potrebbe scoprire soluzioni alternative anche se non perfette. Musk è bravco coni satelliti ma in politica e un ignorabnte assoluo. e un jolly joker poco affidabilie, Prego eggere l' Economist: di questi giorni: " The Putinisation of Central Europe". Cordialità da Marco A. Patriarca
La domanda che non riesco a non farmi è: se anche in Europa fossimo anche solo lontanamente al livello dei nostri competitor internazionali, un governo come quello attuale (e come gli altri che sembrano emergere), sarebbe disposto a puntare su tecnologie e soluzioni interne? Oppure la fascinazione per l’oltre oceano avrebbe comunque il sopravvento? Perché ok le tecnologie, ma qui pare mancare la fiducia sul fatto che l’Europa abbia i mezzi per poter far da sola. Proprio in periodo storico in cui un colpo di reni potrebbe elevarci a qualcosa di più di quello che siamo stati in grado di essere finora.
L’Europa ci sta mettendo del suo per non essere all’altezza delle sue stesse aspettative. Ma si dimentica che, l’Europa non è niente senza i singoli. È un circolo vizioso.
mi pare nella modestia della mia cultura politica e tecnologica che possa far parte di una strategia , come già la guerra in ucraina , per erodere e poi disintegrare l UE, con l'appoggio di molti , troppi ,collaborazionisti interni, per instaurare nel medio periodo una autocrazia ( fascismo è una parola contenitore) non solo tecnologica ma anche politica. non sò per quanti anni ci saranno le elezioni ancora e soprattutto in che condizioni.
trump? nel 2025 avrà 79 anni, i nuovi rasputin del bit una cinquantina.chi comanderà in futuro?
poi , certo, in un ambito storico più ampio, e se ci alziamo per vedere tutta la scena questa fase potrebbe essere solo il travaglio del negativo di una fase più ampia ben diversa, che ovviamente non vedremo nel tempo delle nostre vite e neanche dei nostri nipoti
Continuo a vedere tanto strabismo in questo dibattito. Provo a riassumere una serie di questioni.
1. Come fanno oggi le aree remote? Di quanta gente parliamo? Quale impatto reale sulla competitività e la sicurezza? Ne vale la pena per queste aree remote?
2. Come fanno oggi le forze armate italiane a comunicare tra loro? Che tecnologie usano? Fornite da chi? Pur al buio dubito che non siano state fornite dagli americani o da qualcuno che abbia ricevuto il loro placet.
3. Il problema di “sicurezza nazionale” emerge perché parliamo di Musk e trump che non sono simpatici (per ovvi motivi, aggiungo) o perché dopo 80 anni dallo sbarco di Anzio cerchiamo velleitarie indipendenze? Se Starlink ce lo proponeva un più simpatico oligarca liberal sotto l’ombrello di un’amminstrazione dem benedetta dai commentatori della sinistra noi avremmo avuto la stessa postura?
Sono molti interrogativi che mi aspetterei di vedere sciorinati in un dibattito maturo che vada oltre la polarizzazione sulle persone, persone che hanno un peso relativo, e su posizionamenti ideologici che non valgono nulla.
Mi viene da pensare che quando sono tutti d'accordo sull'ineluttabile Musk perché è l'unico che non si acceca e che quindi sfugge ai russi e ai cinesi , c'è da preoccuparsi davvero,cosa vuol dire ? Resa totale,mentre l'Europa tace o balbetta
Non capisco la relazione tra il tema sicurezza nazionale e l'esigenza di raggiungere le aree non coperte del paese. Sul primo tema, la strategia di mettersi nelle mani di musk mi sembra paragonabile a quella di mettersi nelle mani di Putin per il gas. Abbiamo visto come è andata a finire, quindi non mi sembra una scelta sensata. Sul secondo, lo stato italiano ha investito tantissimo sulla copertura in fibra, trovo autolesionista non portare a termine il progetto. In entrambi i casi mi sembra che le strategie della meloni, che sul primo tema punta su musk e sul secondo punta a congelare il progettato, non mirino a difendere l'interesse nazionale, benché lei dica il contrario.
Cara Turini, lei ha ragioni da vendere. Poco da aggiungere se non che i richiami etico-utopistici finali sono destinati, temo fortemente, a rimanere tali. Piuttosto il discorso serve, dovrebbe servire ad illuminare un po' di più, e presso un pubblico più vasto, i limiti le contraddizioni e le bugie non solo della premier ma anche di tutta la classe dirigente. Ci sono qua e là alcuni errori di forma che andrebbero emendati: si dice far buon viso a cattivo gioco, ad esempio.
Purtroppo la terza opzione è resa ogni giorno più difficile dagli stessi gigacapitalisti che fanno di tutto per frammentare l'Europa. Condivido il contenuto dell'articolo, purtroppo nella lettura dei concetti a chiusura del ragionamento ho avuto la sensazione che il destino verso cui ci muoviamo sia ineluttabile. Grazie per il contributo
Come si comportano gli altri Paesi europei a proposito di Starlink? Hanno lo stesso problema nostro?
Sarebbe bello pensare che l'UE possa competere ad armi pari. Ma sul piano della tecnologia gli attori statali non concorrono e se anche così fosse la storia delle fonti energetiche ci insegna che gli stati europei perseguirebbero in ordine sparao i propri interessi. Forse la soluzione giusta passa proprio per gli emendamenti del PD. Ma saremo abbastanza forti da resistere alle pressioni dei tecnoligarchi?
C'è tutto nella chiusa dell'articolo...."...di cui non si vedono tracce...".
Ecco appunto Europa non pervenuta. Inutile continuare tiritere su cosa sarebbe bello, ma non si può fare....
È proprio vero. Gli USA fanno, l'Europa fa leggi......
Mala tempora currunt, sed peiora parantur......
Partendo dal presupposto che non Sono un politico e non vivo a Bruxelles; quando parli di “coalizzarsi a livello Europeo con lo scopo di siglare accordi economici e politici per l’utilizzo di tecnologie indispensabili che non devono restare monopolio privatistico” pensi veramente che il parlamento europeo possa mettersi d’accordo e cercare un alternativa insieme? Io la sola cosa che vedo purtroppo è l’individualità dei singoli stati europei. Ognuno ha le sue leggi i suoi problemi economici etccc ogni stato continua a pensare purtroppo sempre e solo a se. Non voglio rassegnarmi ma non sarà facile.
Non sono un tecnico, quindi mi limito a riferire quello che ho visto con i miei occhi. A Peio , in trentino, dove per vedere la tv serva la scheda satellitare, ci sono in strada due cavi di fibra ottica, posati dai due principali operatori “italiani “ l’ultimo nell’estate 2024. Guardando i tetti si vede spesso per non dire sempre un antenna web con il simbolo della ditta che si rifa’ a un vento. Domanda e’ un caso particolare o i satelliti di Musk volendo non ci servono?
Mi scuso per gli errori ma e’ scritto al telefono leggasi : serve e un’antenna
L'articolo mi è piaciuto molto perché alla fine c'è anche una soluzione che condivido assolutamente. Così come si fa in campo aeronautico, ci sono accordi che prevedono un passaggio di tecnologia fra gli US e le aziende europee. Oggi Starlink ha il monopolio e noi siamo molto più indietro e non possiamo fermarci per aspettare di esser pronti a procedere da soli, ma si può chiedere di esser aiutati a crescere. Certo nell'Europa di oggi questo sarebbe praticamente impossibile, ma l'argomento potrebbe aiutare anche ad avere un'Europa più coesa e mi rifaccio ancora al settore aeronautico, in cui le aziende fanno accordi fra loro perché hanno capito che le collaborazioni sono indispensabili per la sopravvivenza.
La prima cosa da fare e' quello di vedere qual e' l'efficienza di Starlink sia a livello civile sia militare. Chi lo sa? In secondo luogo sarebbe bene vedere se esistono alternative immediate. IRIS 2 sembra arrivare a compimento nel 2030. Ma non sembra essere militare. A livello militare c'era SICRAL e si pensa a SICRAL 2, pare che abbiano stanziato le risorse. Gia' Starlink sta creando problemi agli astronomi, poi li creera' per i detriti, che gia' sono tanti, e poi saturera' le orbite basse. Nella tecnologia niente e' ineluttabile. L'Europa sconta i ritardi dovuti ad interessi di parte, ma anche alla burocrazia che tratta settori avanzati come quelli ordinari. Il tempo e' fondamentale per avviare progetti tecnologici come quelli satellitari e l'AI che peraltro hanno grandi ricadute su altri settori piu' di consumo. Possibile che il dibattito sia tra persone che non hanno nessuna competenza tecnologica, se non per il sentito dire, e non si avvii una seria discussione tra esperti? Esiste una agenzia: l'Agenzia Spaziale Italiana potrebbe dare le risposte alle domande emergenti?
credo che l' indipensbilità di EurolInk sia moto esagerata, e che, anche se in ritardo l' Italia forse in una ccooperazionene rafforzata con altri europei, potrebbe scoprire soluzioni alternative anche se non perfette. Musk è bravco coni satelliti ma in politica e un ignorabnte assoluo. e un jolly joker poco affidabilie, Prego eggere l' Economist: di questi giorni: " The Putinisation of Central Europe". Cordialità da Marco A. Patriarca
La domanda che non riesco a non farmi è: se anche in Europa fossimo anche solo lontanamente al livello dei nostri competitor internazionali, un governo come quello attuale (e come gli altri che sembrano emergere), sarebbe disposto a puntare su tecnologie e soluzioni interne? Oppure la fascinazione per l’oltre oceano avrebbe comunque il sopravvento? Perché ok le tecnologie, ma qui pare mancare la fiducia sul fatto che l’Europa abbia i mezzi per poter far da sola. Proprio in periodo storico in cui un colpo di reni potrebbe elevarci a qualcosa di più di quello che siamo stati in grado di essere finora.
L’Europa ci sta mettendo del suo per non essere all’altezza delle sue stesse aspettative. Ma si dimentica che, l’Europa non è niente senza i singoli. È un circolo vizioso.
mi pare nella modestia della mia cultura politica e tecnologica che possa far parte di una strategia , come già la guerra in ucraina , per erodere e poi disintegrare l UE, con l'appoggio di molti , troppi ,collaborazionisti interni, per instaurare nel medio periodo una autocrazia ( fascismo è una parola contenitore) non solo tecnologica ma anche politica. non sò per quanti anni ci saranno le elezioni ancora e soprattutto in che condizioni.
trump? nel 2025 avrà 79 anni, i nuovi rasputin del bit una cinquantina.chi comanderà in futuro?
poi , certo, in un ambito storico più ampio, e se ci alziamo per vedere tutta la scena questa fase potrebbe essere solo il travaglio del negativo di una fase più ampia ben diversa, che ovviamente non vedremo nel tempo delle nostre vite e neanche dei nostri nipoti
D'accordo nell'abbandonare l'ottimo che è nemico del buono.
Continuo a vedere tanto strabismo in questo dibattito. Provo a riassumere una serie di questioni.
1. Come fanno oggi le aree remote? Di quanta gente parliamo? Quale impatto reale sulla competitività e la sicurezza? Ne vale la pena per queste aree remote?
2. Come fanno oggi le forze armate italiane a comunicare tra loro? Che tecnologie usano? Fornite da chi? Pur al buio dubito che non siano state fornite dagli americani o da qualcuno che abbia ricevuto il loro placet.
3. Il problema di “sicurezza nazionale” emerge perché parliamo di Musk e trump che non sono simpatici (per ovvi motivi, aggiungo) o perché dopo 80 anni dallo sbarco di Anzio cerchiamo velleitarie indipendenze? Se Starlink ce lo proponeva un più simpatico oligarca liberal sotto l’ombrello di un’amminstrazione dem benedetta dai commentatori della sinistra noi avremmo avuto la stessa postura?
Sono molti interrogativi che mi aspetterei di vedere sciorinati in un dibattito maturo che vada oltre la polarizzazione sulle persone, persone che hanno un peso relativo, e su posizionamenti ideologici che non valgono nulla.
Mi viene da pensare che quando sono tutti d'accordo sull'ineluttabile Musk perché è l'unico che non si acceca e che quindi sfugge ai russi e ai cinesi , c'è da preoccuparsi davvero,cosa vuol dire ? Resa totale,mentre l'Europa tace o balbetta
Non capisco la relazione tra il tema sicurezza nazionale e l'esigenza di raggiungere le aree non coperte del paese. Sul primo tema, la strategia di mettersi nelle mani di musk mi sembra paragonabile a quella di mettersi nelle mani di Putin per il gas. Abbiamo visto come è andata a finire, quindi non mi sembra una scelta sensata. Sul secondo, lo stato italiano ha investito tantissimo sulla copertura in fibra, trovo autolesionista non portare a termine il progetto. In entrambi i casi mi sembra che le strategie della meloni, che sul primo tema punta su musk e sul secondo punta a congelare il progettato, non mirino a difendere l'interesse nazionale, benché lei dica il contrario.
Cara Turini, lei ha ragioni da vendere. Poco da aggiungere se non che i richiami etico-utopistici finali sono destinati, temo fortemente, a rimanere tali. Piuttosto il discorso serve, dovrebbe servire ad illuminare un po' di più, e presso un pubblico più vasto, i limiti le contraddizioni e le bugie non solo della premier ma anche di tutta la classe dirigente. Ci sono qua e là alcuni errori di forma che andrebbero emendati: si dice far buon viso a cattivo gioco, ad esempio.
Purtroppo la terza opzione è resa ogni giorno più difficile dagli stessi gigacapitalisti che fanno di tutto per frammentare l'Europa. Condivido il contenuto dell'articolo, purtroppo nella lettura dei concetti a chiusura del ragionamento ho avuto la sensazione che il destino verso cui ci muoviamo sia ineluttabile. Grazie per il contributo