Le proteste che hanno portato alle dimissioni della premier del Bangladesh Sheikh Hasina sono parte di una storia più complessa che riguarda i rapporti di forza tra Cina, India e Stati Uniti nell'area
Ad un certo punto del pezzo si ipotizza un corridoio terrestre tra Cina e Bangladesh al fine di usare i porti di quest’ultima come alternativa all’accerchiamento americano nel mar cinese e al passaggio via Singapore.
Non essendoci confine diretto tra i due paesi come si configurerebbe tale corridoio? Forse via Myanmar?
Se così non fosse bisognerebbe fare i conti con l’India.
Davvero strepitoso questo lavoro di Qureshi. Apre orizzonti di analisi geopolitica a cui in Italia non siamo abituati. Una visione allargata della situazione mondiale permette anche di valutare in modo più equilibrato la situazione europea e la nosra situazione in Europa. Nuovo materiale per riflettere. Grazie
Ho molto apprezzato questo approfondito articolo sulla situazione del Bangladesh che fornisce strumenti di comprensione e analisi non sempre disponibili anche con un linguaggio quasi narrativo.
Ad un certo punto del pezzo si ipotizza un corridoio terrestre tra Cina e Bangladesh al fine di usare i porti di quest’ultima come alternativa all’accerchiamento americano nel mar cinese e al passaggio via Singapore.
Non essendoci confine diretto tra i due paesi come si configurerebbe tale corridoio? Forse via Myanmar?
Se così non fosse bisognerebbe fare i conti con l’India.
Davvero strepitoso questo lavoro di Qureshi. Apre orizzonti di analisi geopolitica a cui in Italia non siamo abituati. Una visione allargata della situazione mondiale permette anche di valutare in modo più equilibrato la situazione europea e la nosra situazione in Europa. Nuovo materiale per riflettere. Grazie
Ho molto apprezzato questo approfondito articolo sulla situazione del Bangladesh che fornisce strumenti di comprensione e analisi non sempre disponibili anche con un linguaggio quasi narrativo.