Una piccola minoranza di italiani mantiene gli altri che si rifiutano di pagare le tasse. E’ ora di chiederci come mai questo perverso equilibrio sociale regga da anni. E come cambiarlo
Se posso aggiungere diversi aspetti fra loro legati come, l’aspetto culturale è fondante nel non voler pagare le imposte: spesso ad alcuni piace il pagamento in contante (romanticamente lo vedo come una forma di ribellione e ci posso pure stare) altri in modo più strutturale che va condannato.
L’aspetto politico invece mi preoccupa sempre di più, ci sono state delle “semplificazioni” che sono state recepite solo dalle amministrazioni centrali mentre molti sono stati messi in grave difficoltà.
Ultimo aspetto politico-culturale è che gli evasori veri (quelli che evadono milioni di euro) e che hanno il peso di una finanziaria, non li prendono quasi mai, inoltre si vogliono abbassare le aliquote Irpef ma aumentano sempre di più le imposte piatte (gioco delle tre carte e ledono palesemente l’art.53) quando sarebbe giusto puntare su una sugar tax-web tax più sostanziose e più decise . Cosa piuttosto positiva è l’aumento al 46% delle imposte sulle crypto.
Ovviamente il mio commento è in alcuni tratti provocatorio...come il fisco Negli ultimi anni
Perché non c’è più una vera coscienza di classe. Le classi esistono ancora, eccome se esistono: sono le classi di reddito, ed esiste più che mai una questione morale. Per la sanità, altra questione scottante si sta forse muovendo qualcosa. La sinistra deve fare propria questa battaglia dell’evasione fiscale promuovendo una educazione alla responsabilità civile su tutti i fronti.
Articolo meritorio che, mi sembra, sottovaluti un fattore: la comunicazione in Italia è dominata da giornali, e di conseguenza da giornalisti, che non informano ma sostengono i partiti di centro destra. Il sistema è stato iniziato da Berlusconi che oltre alle televisioni ha comprato giornali nei quali a messo giornalisti a lui fedeli. I concetti vengono reiterati attraverso giornali e talk show televisivi schierati in favore dei partiti attualmente al governo e, in un paese culturalmente ignorante, vengono metabolizzati da molte persone. E' per questo, secondo me, che il governo si può permettere di regalare miliardi ai balneari e, nel contempo, di lasciare la sanità sotto finanziata
Intanto cominciare a cambiare il lessico: chi non paga le tasse non è un "furbetto" ma un ladro, un profittatore, chi paga le tasse non è un " fesso" ma un cittadino onesto che sa che le sue tasse gli consentono di usufruire di scuole , cure mediche e ospedaliere gratuite.
Quelli che credono che pagando in nero l' idraulico o il muratore fanno un affare, in realtà alimentano l' illegalità e il nero.
Lavoro come libera professionista. Fatturo tutto e il risultato è che su 100€ fatturati tra spese ( e i liberi professionisti di spese ne possono detrarre davvero poche) e tasse mi rimangono meno di €35. Le mie sono fatture sanitarie detraibili al 19%. Lo Stato ha proposto un concordato preventivo dove, secondo lui, il mio reddito nei prossimi due anni sarebbe cresciuto di €20000 l’anno. Non ho aderito ma non ho nemmeno sentito che qualcuno abbia protestato per questo ennesimo comportamento da sceriffo di Sherwood dello stato italiano. Comunque il dito accusatorio è sempre sui liberi professionisti ma la vera evasione italiana sono le società (di proprietà di buona parte di quel 45% nullatenente). Incominciano a guardare come funziona la tassazione e l’evasione globalmente e non per categorie. E, infine ricordiamo una cosa: con questa tassazione eliminiamo la possibilità di quel risparmio preventivo su cui vivono ancora molti anziani. In prospettiva avremo una generazione povera perché avrà pensioni misere e non avrà risparmiato nulla.
Esiste un concetto "il dito accusatorio è sempre sui liberi professionisti ma la vera evasione italiana sono le società" che però temo non sia suffragato dai dati statistici. Allego questo link come approfondimento: https://www.ilpost.it/2023/05/30/evasori-fiscali-big-company-meloni/. Non metto in dubbio la sua onestà ,però le cifre del suo intervento non permettono di capire. Il fatto che su un fatturato di 100 la somma di spese e tasse sia 65 non permette nessun ragionamento senza dividere il 65 tra spese e tasse. In altre parole si tratterebbe di capire se il suo reddito lordo (100-spese) venga tassato con una aliquota superiore o inferiore a chi fa un lavoro dipendente e percepisce lo stesso reddito lordo. Cosi' come la proposta di concordato preventivo nessuno è in grado di valutarne la congruità non conoscendo i dati assoluti pregressi degli ultimi anni. Cordiali saluti
Caro Lorenzo copio e incollo dall’articolo che citi proprio per amore di verità “Le grandi aziende sono soggette all’IRES, l’imposta sui redditi delle società, che è piuttosto evasa: allo Stato nel 2020 mancavano 9 miliardi, il 24 per cento dell’imposta dovuta. L’IRPEF è l’imposta più evasa in Italia, soprattutto quella che dovrebbe essere pagata da lavoratori autonomi e imprese. Nel 2020 lo stato stima una perdita di gettito pari a 28,3 miliardi di euro, ossia il 69,7 per cento dell’IRPEF dovuta dagli autonomi e dalle imprese. Anche l’IVA è molto evasa in Italia, nel 2020 sono mancati 25 miliardi, circa un quinto di tutta l’imposta dovuta allo Stato e quasi https://taxation-customs.ec.europa.eu/taxation-1/value-added-tax-vat/vat-gap_en#:~:text=VAT%20Gap%3A%20EU%20countries%20lost,released%20by%20the%20European%20Commission. di tutta l’IVA evasa a livello europeo.”
I professionisti sanitari fatturano SENZA IVA e io ho una tassazione al 40%. Ciononostante avrò una pensione inferiore ai €2000 (malgrado abbia sempre pagato una caterva di tasse), quando mi ammalo non guadagno e le mie ferie non me le paga nessuno se non io stessa. Però l’invidia per categorie è dura a morire come i pregiudizi sul fatto che i liberi professionisti rubano. Ti aggiungo che io vivo in liguria e non mi capita mai di uscire da un negozio senza scontrino. Adesso a Novembre paghiamo, in anticipo, le tasse su quello che dovremmo, per stima sul fatturato dell’anno precedente, fatturare nel 2025 e che non abbiamo ancora incassato. That’s all folks!
Cara Nicoletta, grazie per la risposta. Dall'articolo si evidenzia l'evasione dei redditi delle società che è stimata al 24% del dovuto, mentre l'evasione dei redditi degli autonomi è stimata al 70% del dovuto per cui definire "pregiudizio" l'opinione per cui mediamente gli autonomi evadano parecchio lo trovo sbagliato. Questo ovviamente non vuol dire accusare personalmente ogni singolo lavoratore autonomo. Relativamente ai livelli di tassazione il 40% sui redditi lordi che lei dichiara immagino che derivi dalla somma tra IRPEF complessiva (15%) e contributi previdenziali (26%). Se lei confronta con le aliquote dei lavoratori dipendenti (IRPEF nazionale dal 23% al 43% più IRPEF regionale e comunale, contributi previdenziali del 33%) faccio fatica a credere che a lei piacerebbe fare cambio. Totalmente d'accordo con lei che l'anticipo di Novembre sia una complicazione ed una mezza follia. Su tutto il resto (ferie, malattie) ovviamente si aprirebbe una caterva di commenti sui pro/contro dei diversi lavori ma mi limito agli aspetti fiscali. Cordiali saluti
Oltre a non votare la dx, chi non può èvadere puo pagare sempre con carta e o bonifico. Se si piange perche si dovrà pagare iva allora si è evasori in spirito tali e quali agli evasori veri
mah. io credo che l'evasione, almeno in queste proporzioni, sia una precisa scelta politica. soprattutto con le tecnologie attuali lo stato se volesse l'evasione potrebbe dimezzarla in pochi anni.
la destra è campione mondiale ma siamo sicuri che anche la sinistra voglia fare una campagna seria contro l'evasione fiscale ?
le persone corrette che magari possono andare in un pronto soccorso senza vergognarsi, magari anche con la partita iva ( si, esistono partite iva che pagano tutte le tasse al centesimo) hanno una vera rappresentanza politica ?
Vedo che a poche ore dalla pubblicazione dell'articolo vi è una messe di interventi. L'impressione è che questa volta sia arrivato il momento... Ma non sarà così. Ci vorrebbe talmente tanto poco per raccogliere una maggioranza e, soprattutto, farla tornare alle urne. Chissà che questo articolo dia una sveglia all'opposizione
Anche io ho tre risposte in parte anche simili ma di certo dette in modo meno aulico
1) L'italiano è un popolo di pagnottisti che non ha il senso del bene pubblico mentre è molto capace nel difendere il bene privato. Di fronte a leggi che lo danneggiano il primo e unico pensiero è : come posso aggirarla? come posso fregare?
2) l'italia in campo economico è ancora legata al corporativismo di stampo fascista per cui se sono un tassista, per esempio, mettemi pure tutte le tasse che volete (che poi aggirerò ) ma vi voto se mi tenete lontanti nuovi concorrenti e se preservate i privilegi della mia categoria.
Ma soprattutto e aldilà di tutto:
3) l'italiano è un popolo volutamente tenuto nell'ignoranza politica e economica. Si presta ingenuamente fede ai giornali senza capire che i giornali tutti sono house organ degli sporchi interessi delle lobby economiche che li detengono Si crede a una bugiarda che viene in tv con la calcolatrice in mano a sparare fandonie sulla sanità pubblica (che il giornalista compiacente, benchè da noi pagato, le consente) nonostante il giorno dopo lo stesso credulone deve andare dal medico privato se si vuole curare
Allora la domanda va capovolta: come ci si può ribellare a qualcosa che non si conosce?
In definitiva ancora una volta la mia risposta è che il marcio è nella comunicazione e finché è questa la comunicazione, volutamente falsa e pro lobby, in Italia tutto possiamo attenderci tranne una ribellione ai poteri costituiti.
Il problema delle tasse è un caso di scuola di come la troppo flebile velocità di diffusione dell'educazione di qualità - misurata per confronto con la rapidità dei cambiamenti del mondo - condiziona le scelte, elettorali e non, di una parte importante dei cittadini, che agiscono letteralmente contro se stessi, come l'articolo mostra chiaramente.
Per questo il sostegno preciso e programmato della scuola pubblica di ogni ordine e grado è il principale se non l'unico vero antidoto alla crisi della democrazia. Sembra un'altra questione ma, secondo me, non è così.
Roberto, tema interessante e che mi infastidisce molto, perché faccio parte di quel 30/35%, sono la persona noiosa che al bar e 4dal parrucchiere chiede lo scontrino. Sono quella che chiede un preventivo a 2 giardinieri per potare e da il lavoro quello che fa la fattura senza proporre "l'IVA scontata" (poi quando mi é capitato, ho detto: " eh no.. non mi rtogli solo il 22%. Io pago piu di 40% di tasse, la mia pressione fiscale é oltre il 50%, e tu zero. Quindi mi aspetto di meno della pagare la metà perché io mantengo anche i tuoi figli a scuola e la tua nonna nella RSA".. Si, sono noiosa ma non serve a niente. Non hai dato risposte, hai solo citato fatti e numenri che conosciamo già. Sappiamo che l'attuale governo sostiene gli evasori, il loro elettorato. Ma abbiamo mai visto una seria lotta all'evasione? Io mai. Perché? Cosa può fare questo governo di saltimbanchi, che deve dare tanti soldi al loro elettorato (e per progetti costosi che non verranno mai conclusi..) ma che dipendono solo da me e pochi altri? Soluzioni?
Sono pienamente d'accordo con questo commento. Anche io cerco di combattere l'evasione chiedendo scontrini e le fatture a tutti gli esercenti e professionisti a cui compro. E' il mio modo per cercare nel mio piccolo di far qualcosa. Ma siamo gocce nel mare e me ne rendo conto nel mio vivere quotidiano.
La domanda di Roberto: perché non ci ribelliamo? E come, in piazza? Quale governo ha mai seriamente pensato a distruggere questo fenomeno? NESSUNO! Se si possono fare calcoli precisi su chi evade, quanto evade e chi sono gli evasori com'è che non possiamo trovarli e fargli pagare le tasse? Non è credibile che non si possa, è che non si vuole!
SE QUALCUNO IN QUESTA CHAT ORGANIZZASSE QUALCOSA, IO CI SONO :)
Posto che il governo di centro-destra favorisce maggiormente coloro che evadono le tasse e, quindi, premia tale governo con il voto, mi chiedo che percentuale dell'elettorato di centro-destra è composto da dipendenti salariati e pensionati che abbiano versato dei contributi, per capire quante persone attivamente votano contro i loro stessi interessi. Ancora di più mi piacerebbe conoscere tali dati suddivisivi per fasce di reddito dichiarato.
In un recente Dataroom della Gabanelli ("Tasse, chi imbroglia nella dichiarazione dei redditi"), si vede che solo i contribuenti che dichiarano oltre i 35 mila Euro coprono la propria parte di quanto lo Stato spendi per singolo cittadino in termini di sanità, istruzione e welfare e, man mano che sale il reddito dichiarato, sale anche la quota che tali contribuenti pagano per tutti gli altri che dichiarano sotto i 35 mila o nulla. Che percentuale degli elettori di centro-destra dichiara oltre i 35 mila euro e si darebbe quindi la zappa sui piedi??
Gentile Roberto, complimenti per il suo articolo, ma penso che le cose non si risolveranno, lo spiega bene Lei, ed è quello che penso sempre, e' un fatto culturale /storico del nostro Paese.
sì, sono d'accordo, ma mi pare l'eterno concetto dell'italiano furbo. Non si vede ancora una strategia per coinvolgere l'opposizione in una lotta di lunga durata e impopolare per cambiar sistema, nonostante la ragionevolezza di una simile azione.
Risposta alternativa: non è vero che il (grossomodo) 30 - 32 % di italiani che pagano le tasse non si ribellano: lo fanno nei modi propri della civiltà democratica, cioè attraverso il voto. Alcuni votando le opposizioni, altri con la protesta dell'astensione. Le percentuali tornano. Lo fanno proprio perché sono cittadini, non sudditi, né "popolo"; perché hanno dentro di loro un radicato senso civico.
Drammaticamente vero! Un supporto fondamentale potrebbe arrivare dagli organi di informazione che potrebbero evidenziare e ricordare quei politici e partiti che proteggono gli evasori! Grazie!
Come sempre leggo con piacere Seghetti.
Se posso aggiungere diversi aspetti fra loro legati come, l’aspetto culturale è fondante nel non voler pagare le imposte: spesso ad alcuni piace il pagamento in contante (romanticamente lo vedo come una forma di ribellione e ci posso pure stare) altri in modo più strutturale che va condannato.
L’aspetto politico invece mi preoccupa sempre di più, ci sono state delle “semplificazioni” che sono state recepite solo dalle amministrazioni centrali mentre molti sono stati messi in grave difficoltà.
Ultimo aspetto politico-culturale è che gli evasori veri (quelli che evadono milioni di euro) e che hanno il peso di una finanziaria, non li prendono quasi mai, inoltre si vogliono abbassare le aliquote Irpef ma aumentano sempre di più le imposte piatte (gioco delle tre carte e ledono palesemente l’art.53) quando sarebbe giusto puntare su una sugar tax-web tax più sostanziose e più decise . Cosa piuttosto positiva è l’aumento al 46% delle imposte sulle crypto.
Ovviamente il mio commento è in alcuni tratti provocatorio...come il fisco Negli ultimi anni
Perché non c’è più una vera coscienza di classe. Le classi esistono ancora, eccome se esistono: sono le classi di reddito, ed esiste più che mai una questione morale. Per la sanità, altra questione scottante si sta forse muovendo qualcosa. La sinistra deve fare propria questa battaglia dell’evasione fiscale promuovendo una educazione alla responsabilità civile su tutti i fronti.
Articolo meritorio che, mi sembra, sottovaluti un fattore: la comunicazione in Italia è dominata da giornali, e di conseguenza da giornalisti, che non informano ma sostengono i partiti di centro destra. Il sistema è stato iniziato da Berlusconi che oltre alle televisioni ha comprato giornali nei quali a messo giornalisti a lui fedeli. I concetti vengono reiterati attraverso giornali e talk show televisivi schierati in favore dei partiti attualmente al governo e, in un paese culturalmente ignorante, vengono metabolizzati da molte persone. E' per questo, secondo me, che il governo si può permettere di regalare miliardi ai balneari e, nel contempo, di lasciare la sanità sotto finanziata
Intanto cominciare a cambiare il lessico: chi non paga le tasse non è un "furbetto" ma un ladro, un profittatore, chi paga le tasse non è un " fesso" ma un cittadino onesto che sa che le sue tasse gli consentono di usufruire di scuole , cure mediche e ospedaliere gratuite.
Quelli che credono che pagando in nero l' idraulico o il muratore fanno un affare, in realtà alimentano l' illegalità e il nero.
Lavoro come libera professionista. Fatturo tutto e il risultato è che su 100€ fatturati tra spese ( e i liberi professionisti di spese ne possono detrarre davvero poche) e tasse mi rimangono meno di €35. Le mie sono fatture sanitarie detraibili al 19%. Lo Stato ha proposto un concordato preventivo dove, secondo lui, il mio reddito nei prossimi due anni sarebbe cresciuto di €20000 l’anno. Non ho aderito ma non ho nemmeno sentito che qualcuno abbia protestato per questo ennesimo comportamento da sceriffo di Sherwood dello stato italiano. Comunque il dito accusatorio è sempre sui liberi professionisti ma la vera evasione italiana sono le società (di proprietà di buona parte di quel 45% nullatenente). Incominciano a guardare come funziona la tassazione e l’evasione globalmente e non per categorie. E, infine ricordiamo una cosa: con questa tassazione eliminiamo la possibilità di quel risparmio preventivo su cui vivono ancora molti anziani. In prospettiva avremo una generazione povera perché avrà pensioni misere e non avrà risparmiato nulla.
Esiste un concetto "il dito accusatorio è sempre sui liberi professionisti ma la vera evasione italiana sono le società" che però temo non sia suffragato dai dati statistici. Allego questo link come approfondimento: https://www.ilpost.it/2023/05/30/evasori-fiscali-big-company-meloni/. Non metto in dubbio la sua onestà ,però le cifre del suo intervento non permettono di capire. Il fatto che su un fatturato di 100 la somma di spese e tasse sia 65 non permette nessun ragionamento senza dividere il 65 tra spese e tasse. In altre parole si tratterebbe di capire se il suo reddito lordo (100-spese) venga tassato con una aliquota superiore o inferiore a chi fa un lavoro dipendente e percepisce lo stesso reddito lordo. Cosi' come la proposta di concordato preventivo nessuno è in grado di valutarne la congruità non conoscendo i dati assoluti pregressi degli ultimi anni. Cordiali saluti
Caro Lorenzo copio e incollo dall’articolo che citi proprio per amore di verità “Le grandi aziende sono soggette all’IRES, l’imposta sui redditi delle società, che è piuttosto evasa: allo Stato nel 2020 mancavano 9 miliardi, il 24 per cento dell’imposta dovuta. L’IRPEF è l’imposta più evasa in Italia, soprattutto quella che dovrebbe essere pagata da lavoratori autonomi e imprese. Nel 2020 lo stato stima una perdita di gettito pari a 28,3 miliardi di euro, ossia il 69,7 per cento dell’IRPEF dovuta dagli autonomi e dalle imprese. Anche l’IVA è molto evasa in Italia, nel 2020 sono mancati 25 miliardi, circa un quinto di tutta l’imposta dovuta allo Stato e quasi https://taxation-customs.ec.europa.eu/taxation-1/value-added-tax-vat/vat-gap_en#:~:text=VAT%20Gap%3A%20EU%20countries%20lost,released%20by%20the%20European%20Commission. di tutta l’IVA evasa a livello europeo.”
I professionisti sanitari fatturano SENZA IVA e io ho una tassazione al 40%. Ciononostante avrò una pensione inferiore ai €2000 (malgrado abbia sempre pagato una caterva di tasse), quando mi ammalo non guadagno e le mie ferie non me le paga nessuno se non io stessa. Però l’invidia per categorie è dura a morire come i pregiudizi sul fatto che i liberi professionisti rubano. Ti aggiungo che io vivo in liguria e non mi capita mai di uscire da un negozio senza scontrino. Adesso a Novembre paghiamo, in anticipo, le tasse su quello che dovremmo, per stima sul fatturato dell’anno precedente, fatturare nel 2025 e che non abbiamo ancora incassato. That’s all folks!
Cara Nicoletta, grazie per la risposta. Dall'articolo si evidenzia l'evasione dei redditi delle società che è stimata al 24% del dovuto, mentre l'evasione dei redditi degli autonomi è stimata al 70% del dovuto per cui definire "pregiudizio" l'opinione per cui mediamente gli autonomi evadano parecchio lo trovo sbagliato. Questo ovviamente non vuol dire accusare personalmente ogni singolo lavoratore autonomo. Relativamente ai livelli di tassazione il 40% sui redditi lordi che lei dichiara immagino che derivi dalla somma tra IRPEF complessiva (15%) e contributi previdenziali (26%). Se lei confronta con le aliquote dei lavoratori dipendenti (IRPEF nazionale dal 23% al 43% più IRPEF regionale e comunale, contributi previdenziali del 33%) faccio fatica a credere che a lei piacerebbe fare cambio. Totalmente d'accordo con lei che l'anticipo di Novembre sia una complicazione ed una mezza follia. Su tutto il resto (ferie, malattie) ovviamente si aprirebbe una caterva di commenti sui pro/contro dei diversi lavori ma mi limito agli aspetti fiscali. Cordiali saluti
Oltre a non votare la dx, chi non può èvadere puo pagare sempre con carta e o bonifico. Se si piange perche si dovrà pagare iva allora si è evasori in spirito tali e quali agli evasori veri
mah. io credo che l'evasione, almeno in queste proporzioni, sia una precisa scelta politica. soprattutto con le tecnologie attuali lo stato se volesse l'evasione potrebbe dimezzarla in pochi anni.
la destra è campione mondiale ma siamo sicuri che anche la sinistra voglia fare una campagna seria contro l'evasione fiscale ?
le persone corrette che magari possono andare in un pronto soccorso senza vergognarsi, magari anche con la partita iva ( si, esistono partite iva che pagano tutte le tasse al centesimo) hanno una vera rappresentanza politica ?
Perfettamente d’accordo: le tecnologie non è che sono migliorate negli ultimi due anni, quindi l’evasione è la politica che la vuole
E qui dico il mio perche: la politica è asservita alle lobby economiche o megllio il sistema economico ha fagocitato e distrutto la democrazia
Ma questo forse non si può dire ……
Vedo che a poche ore dalla pubblicazione dell'articolo vi è una messe di interventi. L'impressione è che questa volta sia arrivato il momento... Ma non sarà così. Ci vorrebbe talmente tanto poco per raccogliere una maggioranza e, soprattutto, farla tornare alle urne. Chissà che questo articolo dia una sveglia all'opposizione
Anche io ho tre risposte in parte anche simili ma di certo dette in modo meno aulico
1) L'italiano è un popolo di pagnottisti che non ha il senso del bene pubblico mentre è molto capace nel difendere il bene privato. Di fronte a leggi che lo danneggiano il primo e unico pensiero è : come posso aggirarla? come posso fregare?
2) l'italia in campo economico è ancora legata al corporativismo di stampo fascista per cui se sono un tassista, per esempio, mettemi pure tutte le tasse che volete (che poi aggirerò ) ma vi voto se mi tenete lontanti nuovi concorrenti e se preservate i privilegi della mia categoria.
Ma soprattutto e aldilà di tutto:
3) l'italiano è un popolo volutamente tenuto nell'ignoranza politica e economica. Si presta ingenuamente fede ai giornali senza capire che i giornali tutti sono house organ degli sporchi interessi delle lobby economiche che li detengono Si crede a una bugiarda che viene in tv con la calcolatrice in mano a sparare fandonie sulla sanità pubblica (che il giornalista compiacente, benchè da noi pagato, le consente) nonostante il giorno dopo lo stesso credulone deve andare dal medico privato se si vuole curare
Allora la domanda va capovolta: come ci si può ribellare a qualcosa che non si conosce?
In definitiva ancora una volta la mia risposta è che il marcio è nella comunicazione e finché è questa la comunicazione, volutamente falsa e pro lobby, in Italia tutto possiamo attenderci tranne una ribellione ai poteri costituiti.
Il problema delle tasse è un caso di scuola di come la troppo flebile velocità di diffusione dell'educazione di qualità - misurata per confronto con la rapidità dei cambiamenti del mondo - condiziona le scelte, elettorali e non, di una parte importante dei cittadini, che agiscono letteralmente contro se stessi, come l'articolo mostra chiaramente.
Per questo il sostegno preciso e programmato della scuola pubblica di ogni ordine e grado è il principale se non l'unico vero antidoto alla crisi della democrazia. Sembra un'altra questione ma, secondo me, non è così.
Roberto, tema interessante e che mi infastidisce molto, perché faccio parte di quel 30/35%, sono la persona noiosa che al bar e 4dal parrucchiere chiede lo scontrino. Sono quella che chiede un preventivo a 2 giardinieri per potare e da il lavoro quello che fa la fattura senza proporre "l'IVA scontata" (poi quando mi é capitato, ho detto: " eh no.. non mi rtogli solo il 22%. Io pago piu di 40% di tasse, la mia pressione fiscale é oltre il 50%, e tu zero. Quindi mi aspetto di meno della pagare la metà perché io mantengo anche i tuoi figli a scuola e la tua nonna nella RSA".. Si, sono noiosa ma non serve a niente. Non hai dato risposte, hai solo citato fatti e numenri che conosciamo già. Sappiamo che l'attuale governo sostiene gli evasori, il loro elettorato. Ma abbiamo mai visto una seria lotta all'evasione? Io mai. Perché? Cosa può fare questo governo di saltimbanchi, che deve dare tanti soldi al loro elettorato (e per progetti costosi che non verranno mai conclusi..) ma che dipendono solo da me e pochi altri? Soluzioni?
Sono pienamente d'accordo con questo commento. Anche io cerco di combattere l'evasione chiedendo scontrini e le fatture a tutti gli esercenti e professionisti a cui compro. E' il mio modo per cercare nel mio piccolo di far qualcosa. Ma siamo gocce nel mare e me ne rendo conto nel mio vivere quotidiano.
La domanda di Roberto: perché non ci ribelliamo? E come, in piazza? Quale governo ha mai seriamente pensato a distruggere questo fenomeno? NESSUNO! Se si possono fare calcoli precisi su chi evade, quanto evade e chi sono gli evasori com'è che non possiamo trovarli e fargli pagare le tasse? Non è credibile che non si possa, è che non si vuole!
SE QUALCUNO IN QUESTA CHAT ORGANIZZASSE QUALCOSA, IO CI SONO :)
@valentina idem. Parliamone!
Posto che il governo di centro-destra favorisce maggiormente coloro che evadono le tasse e, quindi, premia tale governo con il voto, mi chiedo che percentuale dell'elettorato di centro-destra è composto da dipendenti salariati e pensionati che abbiano versato dei contributi, per capire quante persone attivamente votano contro i loro stessi interessi. Ancora di più mi piacerebbe conoscere tali dati suddivisivi per fasce di reddito dichiarato.
In un recente Dataroom della Gabanelli ("Tasse, chi imbroglia nella dichiarazione dei redditi"), si vede che solo i contribuenti che dichiarano oltre i 35 mila Euro coprono la propria parte di quanto lo Stato spendi per singolo cittadino in termini di sanità, istruzione e welfare e, man mano che sale il reddito dichiarato, sale anche la quota che tali contribuenti pagano per tutti gli altri che dichiarano sotto i 35 mila o nulla. Che percentuale degli elettori di centro-destra dichiara oltre i 35 mila euro e si darebbe quindi la zappa sui piedi??
Gentile Roberto, complimenti per il suo articolo, ma penso che le cose non si risolveranno, lo spiega bene Lei, ed è quello che penso sempre, e' un fatto culturale /storico del nostro Paese.
sì, sono d'accordo, ma mi pare l'eterno concetto dell'italiano furbo. Non si vede ancora una strategia per coinvolgere l'opposizione in una lotta di lunga durata e impopolare per cambiar sistema, nonostante la ragionevolezza di una simile azione.
Risposta alternativa: non è vero che il (grossomodo) 30 - 32 % di italiani che pagano le tasse non si ribellano: lo fanno nei modi propri della civiltà democratica, cioè attraverso il voto. Alcuni votando le opposizioni, altri con la protesta dell'astensione. Le percentuali tornano. Lo fanno proprio perché sono cittadini, non sudditi, né "popolo"; perché hanno dentro di loro un radicato senso civico.
Drammaticamente vero! Un supporto fondamentale potrebbe arrivare dagli organi di informazione che potrebbero evidenziare e ricordare quei politici e partiti che proteggono gli evasori! Grazie!