La trasparenza possibile
La diocesi di Bolzano Bressanone dimostra che anche in Italia, se si vuole, si può scoperchiare il sistema di complicità e omissioni che da decenni copre i preti abusatori
Il presidente dei vescovi italiani Matteo Maria Zuppi è di solito molto loquace, ha commentato in questi giorni perfino l’ipotesi di un nuovo partito cattolico. Speriamo trovi il tempo di esprimersi anche sul vescovo Gisana e sul rapporto su abusi e coperture in Alto Adige
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Nella diocesi di Bolzano e Bressanone ben 15 preti accusati di abusi sessuali su minori hanno continuato a prestare servizio come se niente fosse, per anni, in alcuni casi per tutta la loro carriera. Due di loro erano anche stati condannati dalla giustizia penale laica, dello Stato italiano, ma al vescovo non importava.
Come nella famigerata diocesi di Boston raccontata dal film Spotlight, anche in Alto Adige i vertici della Curia lavoravano per proteggere i preti abusatori, non le loro vittime. Appena si arrivava allo scandalo, appena qualche parrocchiano protestava, o emergevano racconti di comportamenti quantomeno inappropriati, i vescovi si preoccupavano di proteggere il prete. Mai le vittime.
Poi le cose sono cambiate, soprattutto dal 2010, quando la diocesi ha istituito un primo Centro diocesano d’ascolto, un punto sicuro per denunciare quei problemi che prima venivano riferiti soltanto al parroco, o magari al vescovo, cioè agli insabbiatori.
Da allora molto è cambiato nella diocesi di Bolzano Bressanone, che adesso è una avanguardia solitaria in Italia in uno sforzo di trasparenza che in altri Paesi ha spinto la Chiesa a una decisa rottura con il passato.
Il vescovo Ivo Muser ha commissionato una indagine indipendente a uno studio legale tedesco, Westpfahl Spilker Wastl, lo stesso che aveva indagato sulla diocesi di Monaco nel 2022 arrivando a formulare accuse pesanti anche nei confronti dell’ex vescovo Joseph Ratzinger, diventato poi papa Benedetto XVI.
Proprio sull’onda di una spinta alla trasparenza che arriva dal mondo tedesco, non certo da quello italiano, la diocesi di Bolzano Bressanone ha ricevuto ora questo report che è stato divulgato in questi giorni, il vescovo Muser si è preso fino a venerdì per ragionarci e affrontare poi i giornalisti in conferenza stampa.
Anche se l’indagine gli riconosce il merito di aver scoperchiato scandali a lungo sommersi, anche la sua gestione dei casi di abusi viene criticata.
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