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Di solito evito di commentare, ma questa storia è particolarmente insopportabile e velenosa. Sono completamente d'accordo con il suo punto di vista. Il quid non sono i soldi (e anche su questo, il ministro con i suoi scontrini non è per nulla trasparente), non è nemmeno una questione di titolo gratuito (ma il ministro conosce la normativa relativa al lavoro a titolo gratuito? perché a me pare, se non ho capito male, che quello che dice sia comunque fuori da quanto sia consentito in Italia), e francamente secondo me non è nemmeno un problema di conflitto di interessi (sul quale ora glisso perché a mio avviso ciascuno in camera fa quello che gli pare). Quello che trovo odioso è il cumulo di bugie che questo losco individuo che ci ritroviamo come ministro quotidianamente propina all'orbe terracqueo per tenersi la poltrona senza mai assumersi la responsabilità di quello che dice e di ciò che fa. Poi uno si stupisce che i ragazzini blablabla. Ma che esempi porta questa gente che dovrebbe essere un faro di correttezza e integrità? Come rappresentano il paese queste persone? Almeno il minimo sindacale proprio. Il comportamento del ministro mi ricorda la vicenda di Monica Levinsky che alla fine fu la vera vittima di tutta la situazione, uscendone a pezzi per anni. Come si fa a non capire che c'è un'asimmetria totale in questa situazione? di pesi, di potere, di opportunità, di posizione. Stamattina, su questa vicenda, mi sono sentita commentare da un uomo che lei sapeva benissimo in che situazione si metteva e dunque di cosa si lamenta? a me commenti simili ricordano moltissimo quelli delle famose minigonne responsabili di molteplici stupri. La signora Boccia è una donna libera, professionalmente encomiabile (secondo quanto riferito dallo staff del ministro), in carriera e grintosa. Non dico che condivido quello che ha fatto e le intenzioni. Dico invece che gli strali in primis non dovrebbero essere rivolti contro di lei. Qualcuno dovrebbe spiegare perché è lei a dover pagare i conti finali di un omuncolo bugiardo, ignorante, supponente e soprattutto vigliacco, che non ha ancora imparato a stare al proprio posto, a tenere la bocca chiusa, a pensare solo a far bene il proprio lavoro ma soprattutto a tenere le cerniere dei pantaloni ben sigillate. Si vergogni ministro, lei non rappresenta la stragrande maggioranza del paese. Lei, forse, rappresenta solo se stesso e pure parecchio male.

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