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ott 7·modificato ott 7

Mi commuove leggere che esistono israeliani che sono consapevoli dei danni compiuti sulla popolazione palestinese da decenni, mi riempie di terrore la consapevolezza che questi israeliani sono una minoranza della minoranza come illustrano tutti i sondaggi fatti in Israele dove oramai la stragrande maggioranza della popolazione vuole lo sterminio totale dei palestinesi e il loro premier genocida li sta accontentando con la complicità e l'appoggio indispensabili di noi occidentali, quelli dei valori universali e dei diritti umani. L'appoggio degli Stati Uniti a Israele non è mai venuto meno in questi 70 anni e non vedo per quale ragione dovrebbe venire meno adesso piuttosto secondo me è interessante chiedersi che possibilità ha Israele di sopravvivere come stato dopo l'inferno che ha scatenato. È evidente a chiunque sia dotato di un minimo di cervello che a causa dell'odio che le uccisioni indiscriminate di civili stanno provocando nei sopravvissuti e il disprezzo covato da tutti gli arabi della regione sarà impossibile sopravvivere in modo decente, credo che la prigione a cielo aperto e a mitra spianati a ogni angolo se la stiano costruendo gli stessi israeliani, ma non è economicamente sostenibile credo vivere in un perenne stato di guerra ( trovo immorale ovviamente che l'unico deterrente possa essere rappresentato dal limite economico ma questi sono i tempi che il predominio statunitense ci ha regalato ), l'attentato dell'altro giorno del cittadino arabo israeliano - non legato ad alcuna organizzazione - a Jaffa è solamente l'antipasto di quello che si prepara

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Grazie Lerner. Questo articolo fornisce un differente e più profondo approccio alla situazione degli ultimi vent'anni tra israeliani e palestinesi. I giovani sono le prime vittime di questo conflitto.

Vado subito a comprare il Suo libro!

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