Da dieci anni Vincenzo Imperatore, con i suoi libri, rivela le pratiche commerciali più discutibili. Che con i tassi alti sono diventate particolarmente redditizie
Come in molti altri casi la soluzione è semplicissima ma nessuno la vuole utilizzare: obbligo di certificazione dei bilanci per le società appena sopra una minima dimensione. Ma figuriamoci se qualcuno oserebbe mai proporre una cosa simile
Leggo:” Dal 2020 al 2023, l’erogato dal Fondo di Garanzia alle imprese è crollato da 143 miliardi a 32 miliardi.”
Vorrei conoscere il dato dell’erogato prima del 2020 (diciamo 2019), perché il 2020 è l’anno del Covid e ricordo la corsa ad erogare finanziamenti pari al 25% del fatturato garantiti da MCC (spesso anche a chi non ne aveva bisogno, perché tanto erano praticamente a tasso zero!). Bisognava far vedere che le banche sostenevano l’Italia nella crisi pandemica (manager di grandi banche erano chiamati in commissioni parlamentari a riferire su quanto erogato. Prima di tale data, per la mia ventennale esperienza di direttore di banca, l’erogato con MCC era davvero marginale, almeno nel cosiddetto comparto small business.
Ho lavorato in una banca di rilievo nazionale e l’attenzione all’erogazione del credito è sempre stata di alto livello e direi mai per rientrare di pregresse esposizioni. Le banche hanno forse più colpe sul lato degli investimenti, dove la vendita dei “prodotti della casa” è sempre stata oggetto di pressioni commerciali, talvolta pesanti.
Articolo che non mi è piaciuto perchè a parte l'ostilità nei confronti delle banche non ho trovato dei ragionamenti chiari: 1) si è contrari alla decisione politica di coprire i rischi? 2) Se invece non si è contrari, è chiaro che l'obiettivo del provvedimento era quello di "incoraggiare" le banche a fare prestiti ad aziende che in assenza della garanzia statale non avrebbero ricevuto nulla perchè considerate precarie: se a questo punto la azienda fallisce rientra nel normale rischio di chi presta denaro e nel caso in esame è più lo Stato che tramite le banche fa da prestatore di ultima istanza 3) alcune banche hanno appioppato allo Stato dei crediti pregressi inesigibili? Se è cosi' giusto che vengano sanzionate ma ovviamente una rondine non fa primavera e si dovrebbe capire la dimensione dell'illecito sul monte prestiti 4) d'altra parte, partire nell'articolo con "gli extraprofitti" che è una entità misteriosa e indefinita ma molto di moda nel dibattito mi ha insospettitito subito.
D'accordissimo con MK, MCC eroga fidandosi delle valutazioni in conflitto della banca stessa? Perché date la colpa alla banca, la colpa é del garante. Chissà perché mi torna in mente il Ponte Morandi per il qual i controllori erano i controllati.. E lo Stato non controllava nulla..
Da come l'ho capita leggendo la sentenza, la banca sapeva benissimo che l'impresa era fallita, e voleva rientrare di un credito che sarebbe presto diventato inesigibile.
Quindi imprenditore e banca si sono accordati per frodare lo Stato, aprendo un nuovo prestito, garantito dai nostri soldi, e chiudendo quello vecchio, rimasto senza garanzie a causa del dissesto finanziario dell'azienda.
Poche settimane dopo la concessione del nuovo prestito fraudolento viene infatti presentata istanza di fallimento.
Il punto è che lo Stato (per il tramite di MCC) deve garantire se stesso e in ultima, noi contribuenti, del corretto funzionamento della concessione di garanzia a imprese ancora "vive" e non in stato di insolvenza. Per farlo, dovrebbe svolgere un'istruttoria vera e propria, indipendentemente da quella bancaria (dove la banca è anche in conflitto di interessi). Cioé MCC dovrebbe avere al proprio interno le competenze necessarie per farlo. Assumendo persone formate per fare questo mestiere.
Si parla tanto di debito buono e debito cattivo... ma se c'è un debito cattivo, deve pur esserci anche un creditore cattivo: finalmente qualcuno ne parla!
Non ho compreso questo passaggio: "In altre parole, la banca deve restituire i soldi al cliente che nel frattempo ha onorato l’impegno."
Ho provato a leggere la sentenza e mi pare si concluda che il contratto di mutuo è nullo e l'istituto di credito deve pagare le spese processuali. Mi parrebbe ragionevole anche che venga revocata la garanzia statale, cioè la banca debba subire l'intera insolvenza, senza aiuti.
Non ho trovato riferimenti al fatto che il cliente abbia onorato l'impegno (non ci sarebbe stato motivo per fare causa...) o che la banca si sia presa soldi e debba restituirli (se ho capito bene, li ha prestati lei). Può aiutarmi a capire?
Come in molti altri casi la soluzione è semplicissima ma nessuno la vuole utilizzare: obbligo di certificazione dei bilanci per le società appena sopra una minima dimensione. Ma figuriamoci se qualcuno oserebbe mai proporre una cosa simile
Anche quella soluzione ha un costo per la collettività... bisogna vedere se costa più o meno delle frodi.
Leggo:” Dal 2020 al 2023, l’erogato dal Fondo di Garanzia alle imprese è crollato da 143 miliardi a 32 miliardi.”
Vorrei conoscere il dato dell’erogato prima del 2020 (diciamo 2019), perché il 2020 è l’anno del Covid e ricordo la corsa ad erogare finanziamenti pari al 25% del fatturato garantiti da MCC (spesso anche a chi non ne aveva bisogno, perché tanto erano praticamente a tasso zero!). Bisognava far vedere che le banche sostenevano l’Italia nella crisi pandemica (manager di grandi banche erano chiamati in commissioni parlamentari a riferire su quanto erogato. Prima di tale data, per la mia ventennale esperienza di direttore di banca, l’erogato con MCC era davvero marginale, almeno nel cosiddetto comparto small business.
Ho lavorato in una banca di rilievo nazionale e l’attenzione all’erogazione del credito è sempre stata di alto livello e direi mai per rientrare di pregresse esposizioni. Le banche hanno forse più colpe sul lato degli investimenti, dove la vendita dei “prodotti della casa” è sempre stata oggetto di pressioni commerciali, talvolta pesanti.
Articolo che non mi è piaciuto perchè a parte l'ostilità nei confronti delle banche non ho trovato dei ragionamenti chiari: 1) si è contrari alla decisione politica di coprire i rischi? 2) Se invece non si è contrari, è chiaro che l'obiettivo del provvedimento era quello di "incoraggiare" le banche a fare prestiti ad aziende che in assenza della garanzia statale non avrebbero ricevuto nulla perchè considerate precarie: se a questo punto la azienda fallisce rientra nel normale rischio di chi presta denaro e nel caso in esame è più lo Stato che tramite le banche fa da prestatore di ultima istanza 3) alcune banche hanno appioppato allo Stato dei crediti pregressi inesigibili? Se è cosi' giusto che vengano sanzionate ma ovviamente una rondine non fa primavera e si dovrebbe capire la dimensione dell'illecito sul monte prestiti 4) d'altra parte, partire nell'articolo con "gli extraprofitti" che è una entità misteriosa e indefinita ma molto di moda nel dibattito mi ha insospettitito subito.
D'accordissimo con MK, MCC eroga fidandosi delle valutazioni in conflitto della banca stessa? Perché date la colpa alla banca, la colpa é del garante. Chissà perché mi torna in mente il Ponte Morandi per il qual i controllori erano i controllati.. E lo Stato non controllava nulla..
Da come l'ho capita leggendo la sentenza, la banca sapeva benissimo che l'impresa era fallita, e voleva rientrare di un credito che sarebbe presto diventato inesigibile.
Quindi imprenditore e banca si sono accordati per frodare lo Stato, aprendo un nuovo prestito, garantito dai nostri soldi, e chiudendo quello vecchio, rimasto senza garanzie a causa del dissesto finanziario dell'azienda.
Poche settimane dopo la concessione del nuovo prestito fraudolento viene infatti presentata istanza di fallimento.
Il punto è che lo Stato (per il tramite di MCC) deve garantire se stesso e in ultima, noi contribuenti, del corretto funzionamento della concessione di garanzia a imprese ancora "vive" e non in stato di insolvenza. Per farlo, dovrebbe svolgere un'istruttoria vera e propria, indipendentemente da quella bancaria (dove la banca è anche in conflitto di interessi). Cioé MCC dovrebbe avere al proprio interno le competenze necessarie per farlo. Assumendo persone formate per fare questo mestiere.
Si parla tanto di debito buono e debito cattivo... ma se c'è un debito cattivo, deve pur esserci anche un creditore cattivo: finalmente qualcuno ne parla!
Non ho compreso questo passaggio: "In altre parole, la banca deve restituire i soldi al cliente che nel frattempo ha onorato l’impegno."
Ho provato a leggere la sentenza e mi pare si concluda che il contratto di mutuo è nullo e l'istituto di credito deve pagare le spese processuali. Mi parrebbe ragionevole anche che venga revocata la garanzia statale, cioè la banca debba subire l'intera insolvenza, senza aiuti.
Non ho trovato riferimenti al fatto che il cliente abbia onorato l'impegno (non ci sarebbe stato motivo per fare causa...) o che la banca si sia presa soldi e debba restituirli (se ho capito bene, li ha prestati lei). Può aiutarmi a capire?
https://www.dirittobancario.it/wp-content/uploads/2024/01/Tribunale-di-Asti-sentenza-del-10-gennaio-2024.pdf