Invece che lamentarsi, bisogna agire: non votare chi aiuta gli evasori, pagare sempre con la carta, denunciare chi evade alla Finanza. Consigli pratici
“Basti pensare a questo proposito ai ripetuti interventi dei commercialisti quando il governo di turno vorrebbe stringere qualche bullone: non c’è volta che i commercialisti, i quali vivono e sopravvivono grazie ai suggerimenti per risparmiare sulle tasse che offrono ai propri clienti, non facciano un appello, una preoccupata audizione in Parlamento” vorrei provare a chiarire il virgolettato, come al solito ci sono pochi commercialisti che alzano la voce (ma che comunque riescono a farsi sentire) ma che vivono nel mondo delle favole, alcune novità sono state buone (flat tax) altre meno buone (forfettario con ricavi a 85k-in alcuni casi ho visto cadere dei contribuenti convinti di aver fatto bingo). Nel mio caso ho un buon 90% dei miei clienti che paga tutti i mesi gli f24 perché vanno pagati e li paga perché è giusto. Però se arriva un CPB favorevole al contribuente lo faccio sennò non farei bene il mio lavoro e non avrei clienti, i quali, poi andranno dagli escapologi. La mia non vuole essere certo una strigliata però da commercialista di 34 anni vedere sempre la mia professione un po’ svilita da tutte le parti un po’ mi fa male.
Io credo che l’unica possibilità di riduzione reale dell’evasione fiscale si potrà ottenere con un governo tecnico imposto dai mercati finanziari a causa di una crisi del debito pubblico italiano. Non so quanto sia prossima questa eventalità ma non credo sia molti remota, per lo meno in caso di crisi in europa l’Italia sarà la prima a cadere nel rischio default.
L' E.F. non solo in Italia, ma specie in Italia, è una brutta gatta da pelare e se una manifestazione pubblica può servire per ostentarne la gravità, non credo che possa contribuire a risolvere l'impasse, o ad attutirlo, neppure di una virgola. Come tutti sanno, l'evasione fiscale è un problema innanzi tutto culturale. Quando il ministro economico di un governo Prodi, morto e di cui ora non mi viene il nome, osò affermare come sia "bello pagare le tasse", per poco non ci fu una sommossa popolare. Eppure affermava quanto di più utile e solidale una società potesse vantare: tutti contribuiscono a versare all'Erario la giusta quota di tasse perché poi chi governa il paese possa garantire dignitosamente i primari servizi ai cittadini e gli investimenti utili a creare lavoro. Cioè a prosperare. Si avrebbero ricchi un po' meno ricchi, ma anche poveri meno poveri in modo da poter dire, ma in serietà e in realtà, di aver abolito, o quantomeno attutito la povertà. Invece qui da noi non pagare le tasse ha una brillante riserva mentale, quella di essere furbi, scaltri, intelligentoni: meglio in tasca mia che nelle casse dello Stato. E in tutte le galassie del censo. Non possono farlo i contribuenti con tasse preventive, lavoratori dipendenti e pensionati. Ma solo perché sono costretti, appunto, da un "miracoloso" meccanismo contributivo, in assenza del quale anche quelle categorie di cittadini che reggono la baracca fiscale, in misura dell'80% sul totale mi pare, sarebbero tentate dal quel particolare ed endemico furto ai danni dello Stato che ha proporzioni qua in Italia stratosferiche. Eppure, nella mia esperienza di lavoro ho appurato che gli strumenti per contrastare l'evasione ci sono, eccome. Specie oggi con gli incroci telematici e le indagini bancarie. A incominciare dal basso dei contribuenti, anzi dei non contribuenti. Che a me personalmente fanno un brutto effetto. Non so in che misura facciano parte della torta dell'evasione. E mi riferisco a quella marea di artigianato di quartiere (meccanici, carrozzieri, elettricisti, idraulici, carpentieri, gommisti ecc.). Chi è che non ha ogni tanto bisogno delle loro prestazioni: alzi la mano chi, a lavoro finito, ha ricevuto brevi manu uno scontrino, una fattura, un pagamento elettronico, un riscontro di cassa a dimostrazione dell'avvenuto lavoro a quel prezzo determinato che andrebbe a somma del reddito annuo da dichiarare. Certo, ci saranno pure delle eccezioni. Ma non vedo molte mani all'insù. Non pochi poi di questo artigianato del popolo, alla prima difficoltà (per una multa da pagare, un accertamento fiscale di magagne pregresse) chiude bottega, magari con l'ossessione che un Fisco, adocchiato l'evasore, non gli dà tregua, e si mette in libertà di un "nero" senza l'incombenza della partita iva. E che dire poi di quelle piccole e piccolissime imprese dove il titolare dichiara redditi a volte anche inferiori a quelli del suo dipendente. Eppure un metodo efficace ad ovviare queste, per così dire, incongruenze c'è: la telematica coi suoi incroci fiscali e l'ausilio dei riscontri bancari. Vi si scopre gran parte degli altarini e della quota di evasione effettuata. Ma la platea di questa piccola evasione è così grande che pure quei moderni strumenti di indagine solo in parte riescono a scoprire. Eppoi, eppoi arrivano gli antidoti. e per di più da parte chi è preposto a stroncare quella grossa iattura dell'evasione. E anche in alte sfere si arriva a dichiarare, roba da induzione ad evadere, che le tasse sono un pizzo di Stato. Arrivano poi, a ogni pie' sospinto, i condoni di grazia, lapalissiani o camuffati. Anche l'evasore è un voto da tenere d'occhio benevolo e arriva il momento, specie in costanza di campagna elettorale, in cui si proclama a voce alta la pace fiscale da parte di uno Stato benevolo, comprensivo, che vuol redimere la pecorella smarrita.
La complessità del problema è innegabile. Specie quando si passa a quel tipo di evasione più sofisticata e che più incide: i capitali che volano via in nidi ospitali, le mafie, il riciclaggio, le benemerite finanziarie pirata. Ma le marce antievasione non servono a smorzarla di un euro. sono solo lo spettacolo di un giorno, quanto dura l'happening. E' un fatto culturale difficilmente modificabile. Financo quello del dipendente o pensionato che urla e scalpita che è solo lui a reggere le casse dell'Erario, ma poi, in fondo, pensa: beato tu che puoi tranquillamente evadere. Per questo anche la denuncia di chi non ti rilascia il tiket della prestazione (dello stagnaro come del dentista) è proposta meritoria ma, con questa diffuso modus pensandi, difficilmente utile per la modica quantità di denunce che risulterebbero. E al netto di quella riserve mentali sacrosante, e che fanno venire il latte alle ginocchia: dallo spettacolo persistente del giro di mazzette , per cui "mani pulite" pare sia stata operazione di "scherzi a parte"; alla cattiva, pessima amministrazione delle cattedrali nel deserto che la dice lunga sugli sperperi delle casse erariali già collassate dall'evasione; al netto di tutto questi malefici esempi della res pubblica, come avvio di soluzione del mancato gettito fiscale che condiziona non di poco i nostri conti pubblici, vedrei una legge, breve e chiara, come questa: "l'evasore accertato che non paga al Fisco la quantità dovuta e definitiva ai sensi di legge, non ha diritto a compartecipare alle prestazioni che lo Stato offre gratuitamente ad ogni cittadino, fino a concorrenza dell'importo evaso". Insomma, il rovescio della medaglia dei condoni fiscali a gogò. Sono sicuro che la deterrenza di una legge del genere scoraggerebbe di molto i tentativi di evasione. E credo anche nei limiti costituzionali, perchè dettata da interessi superiori. Deficit pubblici che calano, pensioni da elemosina che diventano dignitose, insegnanti e medici con salari confacenti, più asili, più ospedali, più carceri, e tutto il fattibile di pubblica utilità. Sicuro come sono che solo la sana e consapevole libidine del disposto della legge suddetta, ci salverebbe dalla spada di Democle che incombe oggi sulla nostra e domani sulla testa delle future generazioni.
Io un partito che veramente metta come sua priorità al centro del programma l'evasione fiscale non lo conosco. Di sicuro non il PD, che ha governato a lungo e non mi pare abbia risolto il problema. Forse ci hanno provato in modo un po' bislacco i 5 stelle ma poi anche loro non sono andati a fondo e di sicuro non era al primo posto nei loro programmi.
Se si facesse una manifestazione proprio contro gli evasori, io ci sarò. Vorrei proprio vedere se qualche partito la sponsorizza :)
Il pd è stato l’unico ad aver introdotto il miglior strumento degli ultimi 15 anni: la fattura elettronica, ormai l’evasione iva è praticamente impossibile e nel bilancio di stato le imposte indirette sono la voce più corposa.
La peggiore manovra rimane il 110% ci hanno messo le mani sporche in molti
Sono assolutamente d'accordo nel denunciare gli evasori, ne mio caso un medico e un avvocato. Ma ch'io sappia non si può più fare in forma anonima e quando ho chiamato il 117 mi hanno detto di recarmi in sede, non hanno accennato minimamente che avrei potuto farlo attraverso una missiva. Io mi trovo all'estero in questo momento e quindi è l'unica cosa che potrei fare.
Io mi lamento eccome del fatto che l'Unione Europea di cui facciamo parte consente che il mio paese sia legalmente rapinato ogni anno di circa 15 miliardi di euro grazie all’elusione fiscale delle aziende che spostano i profitti da Paesi con tassazioni più alte a Paesi con tassazioni più basse. Tutto legale perché l'Unione europea è nata precisamente per questo: per rapinare la gente che lavora.
Per il resto, faccio presente che già esiste un'organizzazione che si batte e protesta per l'enorme ingiustizia del fisco nostrano pagato al 90% da dipendenti e pensionati, si chiama sindacato e ad esempio Landini e Bombardieri (sulla Cisl stendiamo un velo pietoso) non perdono occasione per ricordare questo enorme furto e tra le ragioni dello sciopero generale nazionale di 8 ore del 29 novembre c'è anche questo tema.
A parte che nessuno si deve vergognare di esprimere una opinione, almeno quando egli stesso non la reputi come La Verità. Io non metto bocca sul 110% percento perché poco ci capisco, in ogni caso l'idea che il 110% sia un rimborso mi lascia perplesso, mentre non mi scandalizzo che ne abbiano approfittato i più abbienti, almeno non lo hanno fatto in nero (sperabilmente o cmq in misura minore di quanto già avviene). Contesto l'idea della denuncia del privato come buona pratica, dovrebbe essere compito di funzionari statali indagare e scoprire gli evasori, procedendo poi a fargli pagare TUTTO il dovuto, sequestrandogli beni mobili e immobili. Ci sono anche comportamenti più subdoli, come l'amicone che ti chiede di pagare con carta anche la sua parte e te li restituisce cash... Certo votare a sinistra aiuterebbe, che tanto abbiamo capito che quella del "Il privato è bello ed è meglio dello stato grande fratello" è solo un paravento per chi si vuole coltivare l'orticello dei propri privilegi con l'acqua pagata da altri. Tuttavia credo che se non si ha una cognizione della propria condizione, se a guidarci é una ideologia retta da promesse elettorali, se alla fine meglio una partita in streaming che leggersi uno straccio di informazione seria, allora non intravedo alcuna palingenesi. "E io pago".
Gli annunciati limiti alle detrazioni fiscali (per ristrutturazioni edilizie e donazioni liberali, per esempio) aumenteranno vertiginosamente l'evasione fiscale e diminuiranno il sostegno privato al terzo settore. Immagino che la spesa maggiore in ristrutturazioni edilizie sia sostenuta dai più abbienti. Molti di questi rinunceranno alla fattura, ora che il limite alle detrazioni fiscali è sceso a un massimo di 4.000 euro per chi ha un reddito più elevato. Il risultato sarà che molti preferiranno pagare al nero, accettando lo sconto proposto da chi ha eseguito i lavori, purché non si chieda la fattura, o comunque risparmiando sull'Iva. La detrazione fiscale per lavori edili di ristrutturazione (ovviamente non il giustamente esecrato 110%) era una misura virtuosa che disincentivava l'evasione fiscale, partendo dal saggio presupposto di rendere conveniente chiedere la fattura. Tutto ora cospira nell'incitare all'evasione. Su questo punto non ho ancora sentito osservazioni autorevoli, ma penso che le meriterebbe.
lei si farebbe ristrutturare la casa senza fattura così poi se succede qualcosa non può richiamare la ditta alle sue responsabilità perché non può provare il pagamento?
giustamente esecrato110%? necessitava di fatture, approvazione di certificatori qualificati, limiti di spesa per ogni tipo di intervento, sulla linea del risparmio energetico cui prima o poi ci obbligheranno, ma siccome l'avevano ideato Conte ed il M5S ecco tutto l'apparato economico finanziario e le pecore che comanda a dargli addosso proprio perchè a era in programma una linea seria all'evasione ed ad aprire come una scatoletta di tonno i privilegi delle classi dominanti. Avete voluto Draghi e la Meloni con La Russa presidente del senato? Vergognatevi
“Basti pensare a questo proposito ai ripetuti interventi dei commercialisti quando il governo di turno vorrebbe stringere qualche bullone: non c’è volta che i commercialisti, i quali vivono e sopravvivono grazie ai suggerimenti per risparmiare sulle tasse che offrono ai propri clienti, non facciano un appello, una preoccupata audizione in Parlamento” vorrei provare a chiarire il virgolettato, come al solito ci sono pochi commercialisti che alzano la voce (ma che comunque riescono a farsi sentire) ma che vivono nel mondo delle favole, alcune novità sono state buone (flat tax) altre meno buone (forfettario con ricavi a 85k-in alcuni casi ho visto cadere dei contribuenti convinti di aver fatto bingo). Nel mio caso ho un buon 90% dei miei clienti che paga tutti i mesi gli f24 perché vanno pagati e li paga perché è giusto. Però se arriva un CPB favorevole al contribuente lo faccio sennò non farei bene il mio lavoro e non avrei clienti, i quali, poi andranno dagli escapologi. La mia non vuole essere certo una strigliata però da commercialista di 34 anni vedere sempre la mia professione un po’ svilita da tutte le parti un po’ mi fa male.
Io credo che l’unica possibilità di riduzione reale dell’evasione fiscale si potrà ottenere con un governo tecnico imposto dai mercati finanziari a causa di una crisi del debito pubblico italiano. Non so quanto sia prossima questa eventalità ma non credo sia molti remota, per lo meno in caso di crisi in europa l’Italia sarà la prima a cadere nel rischio default.
L' E.F. non solo in Italia, ma specie in Italia, è una brutta gatta da pelare e se una manifestazione pubblica può servire per ostentarne la gravità, non credo che possa contribuire a risolvere l'impasse, o ad attutirlo, neppure di una virgola. Come tutti sanno, l'evasione fiscale è un problema innanzi tutto culturale. Quando il ministro economico di un governo Prodi, morto e di cui ora non mi viene il nome, osò affermare come sia "bello pagare le tasse", per poco non ci fu una sommossa popolare. Eppure affermava quanto di più utile e solidale una società potesse vantare: tutti contribuiscono a versare all'Erario la giusta quota di tasse perché poi chi governa il paese possa garantire dignitosamente i primari servizi ai cittadini e gli investimenti utili a creare lavoro. Cioè a prosperare. Si avrebbero ricchi un po' meno ricchi, ma anche poveri meno poveri in modo da poter dire, ma in serietà e in realtà, di aver abolito, o quantomeno attutito la povertà. Invece qui da noi non pagare le tasse ha una brillante riserva mentale, quella di essere furbi, scaltri, intelligentoni: meglio in tasca mia che nelle casse dello Stato. E in tutte le galassie del censo. Non possono farlo i contribuenti con tasse preventive, lavoratori dipendenti e pensionati. Ma solo perché sono costretti, appunto, da un "miracoloso" meccanismo contributivo, in assenza del quale anche quelle categorie di cittadini che reggono la baracca fiscale, in misura dell'80% sul totale mi pare, sarebbero tentate dal quel particolare ed endemico furto ai danni dello Stato che ha proporzioni qua in Italia stratosferiche. Eppure, nella mia esperienza di lavoro ho appurato che gli strumenti per contrastare l'evasione ci sono, eccome. Specie oggi con gli incroci telematici e le indagini bancarie. A incominciare dal basso dei contribuenti, anzi dei non contribuenti. Che a me personalmente fanno un brutto effetto. Non so in che misura facciano parte della torta dell'evasione. E mi riferisco a quella marea di artigianato di quartiere (meccanici, carrozzieri, elettricisti, idraulici, carpentieri, gommisti ecc.). Chi è che non ha ogni tanto bisogno delle loro prestazioni: alzi la mano chi, a lavoro finito, ha ricevuto brevi manu uno scontrino, una fattura, un pagamento elettronico, un riscontro di cassa a dimostrazione dell'avvenuto lavoro a quel prezzo determinato che andrebbe a somma del reddito annuo da dichiarare. Certo, ci saranno pure delle eccezioni. Ma non vedo molte mani all'insù. Non pochi poi di questo artigianato del popolo, alla prima difficoltà (per una multa da pagare, un accertamento fiscale di magagne pregresse) chiude bottega, magari con l'ossessione che un Fisco, adocchiato l'evasore, non gli dà tregua, e si mette in libertà di un "nero" senza l'incombenza della partita iva. E che dire poi di quelle piccole e piccolissime imprese dove il titolare dichiara redditi a volte anche inferiori a quelli del suo dipendente. Eppure un metodo efficace ad ovviare queste, per così dire, incongruenze c'è: la telematica coi suoi incroci fiscali e l'ausilio dei riscontri bancari. Vi si scopre gran parte degli altarini e della quota di evasione effettuata. Ma la platea di questa piccola evasione è così grande che pure quei moderni strumenti di indagine solo in parte riescono a scoprire. Eppoi, eppoi arrivano gli antidoti. e per di più da parte chi è preposto a stroncare quella grossa iattura dell'evasione. E anche in alte sfere si arriva a dichiarare, roba da induzione ad evadere, che le tasse sono un pizzo di Stato. Arrivano poi, a ogni pie' sospinto, i condoni di grazia, lapalissiani o camuffati. Anche l'evasore è un voto da tenere d'occhio benevolo e arriva il momento, specie in costanza di campagna elettorale, in cui si proclama a voce alta la pace fiscale da parte di uno Stato benevolo, comprensivo, che vuol redimere la pecorella smarrita.
La complessità del problema è innegabile. Specie quando si passa a quel tipo di evasione più sofisticata e che più incide: i capitali che volano via in nidi ospitali, le mafie, il riciclaggio, le benemerite finanziarie pirata. Ma le marce antievasione non servono a smorzarla di un euro. sono solo lo spettacolo di un giorno, quanto dura l'happening. E' un fatto culturale difficilmente modificabile. Financo quello del dipendente o pensionato che urla e scalpita che è solo lui a reggere le casse dell'Erario, ma poi, in fondo, pensa: beato tu che puoi tranquillamente evadere. Per questo anche la denuncia di chi non ti rilascia il tiket della prestazione (dello stagnaro come del dentista) è proposta meritoria ma, con questa diffuso modus pensandi, difficilmente utile per la modica quantità di denunce che risulterebbero. E al netto di quella riserve mentali sacrosante, e che fanno venire il latte alle ginocchia: dallo spettacolo persistente del giro di mazzette , per cui "mani pulite" pare sia stata operazione di "scherzi a parte"; alla cattiva, pessima amministrazione delle cattedrali nel deserto che la dice lunga sugli sperperi delle casse erariali già collassate dall'evasione; al netto di tutto questi malefici esempi della res pubblica, come avvio di soluzione del mancato gettito fiscale che condiziona non di poco i nostri conti pubblici, vedrei una legge, breve e chiara, come questa: "l'evasore accertato che non paga al Fisco la quantità dovuta e definitiva ai sensi di legge, non ha diritto a compartecipare alle prestazioni che lo Stato offre gratuitamente ad ogni cittadino, fino a concorrenza dell'importo evaso". Insomma, il rovescio della medaglia dei condoni fiscali a gogò. Sono sicuro che la deterrenza di una legge del genere scoraggerebbe di molto i tentativi di evasione. E credo anche nei limiti costituzionali, perchè dettata da interessi superiori. Deficit pubblici che calano, pensioni da elemosina che diventano dignitose, insegnanti e medici con salari confacenti, più asili, più ospedali, più carceri, e tutto il fattibile di pubblica utilità. Sicuro come sono che solo la sana e consapevole libidine del disposto della legge suddetta, ci salverebbe dalla spada di Democle che incombe oggi sulla nostra e domani sulla testa delle future generazioni.
Io un partito che veramente metta come sua priorità al centro del programma l'evasione fiscale non lo conosco. Di sicuro non il PD, che ha governato a lungo e non mi pare abbia risolto il problema. Forse ci hanno provato in modo un po' bislacco i 5 stelle ma poi anche loro non sono andati a fondo e di sicuro non era al primo posto nei loro programmi.
Se si facesse una manifestazione proprio contro gli evasori, io ci sarò. Vorrei proprio vedere se qualche partito la sponsorizza :)
Il pd è stato l’unico ad aver introdotto il miglior strumento degli ultimi 15 anni: la fattura elettronica, ormai l’evasione iva è praticamente impossibile e nel bilancio di stato le imposte indirette sono la voce più corposa.
La peggiore manovra rimane il 110% ci hanno messo le mani sporche in molti
Sono assolutamente d'accordo nel denunciare gli evasori, ne mio caso un medico e un avvocato. Ma ch'io sappia non si può più fare in forma anonima e quando ho chiamato il 117 mi hanno detto di recarmi in sede, non hanno accennato minimamente che avrei potuto farlo attraverso una missiva. Io mi trovo all'estero in questo momento e quindi è l'unica cosa che potrei fare.
Io mi lamento eccome del fatto che l'Unione Europea di cui facciamo parte consente che il mio paese sia legalmente rapinato ogni anno di circa 15 miliardi di euro grazie all’elusione fiscale delle aziende che spostano i profitti da Paesi con tassazioni più alte a Paesi con tassazioni più basse. Tutto legale perché l'Unione europea è nata precisamente per questo: per rapinare la gente che lavora.
Per il resto, faccio presente che già esiste un'organizzazione che si batte e protesta per l'enorme ingiustizia del fisco nostrano pagato al 90% da dipendenti e pensionati, si chiama sindacato e ad esempio Landini e Bombardieri (sulla Cisl stendiamo un velo pietoso) non perdono occasione per ricordare questo enorme furto e tra le ragioni dello sciopero generale nazionale di 8 ore del 29 novembre c'è anche questo tema.
Mi auguro che aderiscano in tantissimi.
A parte che nessuno si deve vergognare di esprimere una opinione, almeno quando egli stesso non la reputi come La Verità. Io non metto bocca sul 110% percento perché poco ci capisco, in ogni caso l'idea che il 110% sia un rimborso mi lascia perplesso, mentre non mi scandalizzo che ne abbiano approfittato i più abbienti, almeno non lo hanno fatto in nero (sperabilmente o cmq in misura minore di quanto già avviene). Contesto l'idea della denuncia del privato come buona pratica, dovrebbe essere compito di funzionari statali indagare e scoprire gli evasori, procedendo poi a fargli pagare TUTTO il dovuto, sequestrandogli beni mobili e immobili. Ci sono anche comportamenti più subdoli, come l'amicone che ti chiede di pagare con carta anche la sua parte e te li restituisce cash... Certo votare a sinistra aiuterebbe, che tanto abbiamo capito che quella del "Il privato è bello ed è meglio dello stato grande fratello" è solo un paravento per chi si vuole coltivare l'orticello dei propri privilegi con l'acqua pagata da altri. Tuttavia credo che se non si ha una cognizione della propria condizione, se a guidarci é una ideologia retta da promesse elettorali, se alla fine meglio una partita in streaming che leggersi uno straccio di informazione seria, allora non intravedo alcuna palingenesi. "E io pago".
Gli annunciati limiti alle detrazioni fiscali (per ristrutturazioni edilizie e donazioni liberali, per esempio) aumenteranno vertiginosamente l'evasione fiscale e diminuiranno il sostegno privato al terzo settore. Immagino che la spesa maggiore in ristrutturazioni edilizie sia sostenuta dai più abbienti. Molti di questi rinunceranno alla fattura, ora che il limite alle detrazioni fiscali è sceso a un massimo di 4.000 euro per chi ha un reddito più elevato. Il risultato sarà che molti preferiranno pagare al nero, accettando lo sconto proposto da chi ha eseguito i lavori, purché non si chieda la fattura, o comunque risparmiando sull'Iva. La detrazione fiscale per lavori edili di ristrutturazione (ovviamente non il giustamente esecrato 110%) era una misura virtuosa che disincentivava l'evasione fiscale, partendo dal saggio presupposto di rendere conveniente chiedere la fattura. Tutto ora cospira nell'incitare all'evasione. Su questo punto non ho ancora sentito osservazioni autorevoli, ma penso che le meriterebbe.
lei si farebbe ristrutturare la casa senza fattura così poi se succede qualcosa non può richiamare la ditta alle sue responsabilità perché non può provare il pagamento?
Purtroppo è anche vero che non esistono più ditte che si assumono le proprie responsabilità. Bisogna precisare anche questo.
Portandole n tribunale deve prendersele le responsabilità, con il pezzo di carta di cui parla il post sotto ci fai poco
ma dai che quando paghi cash un pezzo di carta di ricevuta non te lo nega nessuno ( da tener nascosto ovviamente perchè conviene ad entrambi)
giustamente esecrato110%? necessitava di fatture, approvazione di certificatori qualificati, limiti di spesa per ogni tipo di intervento, sulla linea del risparmio energetico cui prima o poi ci obbligheranno, ma siccome l'avevano ideato Conte ed il M5S ecco tutto l'apparato economico finanziario e le pecore che comanda a dargli addosso proprio perchè a era in programma una linea seria all'evasione ed ad aprire come una scatoletta di tonno i privilegi delle classi dominanti. Avete voluto Draghi e la Meloni con La Russa presidente del senato? Vergognatevi