STATI GENERALI DELLA COMPUTAZIONE -Le tecnologie digitali saranno anche il nuovo petrolio ma non è la natura a decidere dove si trovano i loro “giacimenti”, bensì persone, aziende, Stati
E’ molto interessante l’apertura finale dell’articolo verso nuovi algoritmi e modalità di apprendimento dell’Ai. Considerati i vincoli fisici che si affacciano all’ulteriore miniaturizzazione dei chip, la capacità di utilizzare in modo sinergico l’enorme capacità di calcolo distribuita può essere una soluzione. Perché l’Europa non investe in questo campo invece di porsi sempre come subalterna agli altri paesi leader ormai irraggiungibili ?
È una gran bella cosa avere un professionista in questo argomento che sarà la nostra vita. Mi chiedo se domani l'esperienza di una persona avrà più un senso
> Nel frattempo possiamo dare per certo che nei prossimi anni Cina e USA continueranno a investire [..] per ottenere [..] la supremazia tecnologica nell’ambito dei chip
Anche senza scomodare l'ultima bolla speculativa delle AI (con conseguente incetta di hardware) non fa male ricordare che quando (non "se") la Cina si prendera' Taiwan, buona parte della produzione mondiale passera' alla Cina.
Gli USA forse si stanno lentamente muovendo per riportare la produzione in casa (Apple gia' da qualche anno), ma in Europa? E in ogni caso, di quanta della nostra dipendenza riusciremo a liberarci?
Personalmente non penso proprio che questa "sovranita'" nella produzione tecnologica sia realizzabile, non vedo proprio come possiamo tornare agli anni '80 in questo senso (quando avevamo ancora eccellenze in casa). Mi aspetto che solo un Salvini della situazione possa venir fuori con un'affermazione del genere.
La "sovranità" si riferisce alla catena di approvigionamento ma non è limitata alla Nazione: se io faccio produrre un chip a Taiwan ma lo stesso chip può essere fatto in un paese "amico" come il Giappone (ma questo mi costa il doppio), manterrò in vita ambedue le aziende perchè nel momento di un conflitto a Taiwan lo farò produrre all'altro.
Glu USA stanno cercando di creare una catena di distribuzione "amica" per questo non si oppongono se Intel o Nvidia provano a far aprire una fabbrica in Europa, garantendo così anche agli "amici" la loro catena di approvigionamento.
E’ molto interessante l’apertura finale dell’articolo verso nuovi algoritmi e modalità di apprendimento dell’Ai. Considerati i vincoli fisici che si affacciano all’ulteriore miniaturizzazione dei chip, la capacità di utilizzare in modo sinergico l’enorme capacità di calcolo distribuita può essere una soluzione. Perché l’Europa non investe in questo campo invece di porsi sempre come subalterna agli altri paesi leader ormai irraggiungibili ?
Interessantissimo pezzo, grazie!
È una gran bella cosa avere un professionista in questo argomento che sarà la nostra vita. Mi chiedo se domani l'esperienza di una persona avrà più un senso
> Nel frattempo possiamo dare per certo che nei prossimi anni Cina e USA continueranno a investire [..] per ottenere [..] la supremazia tecnologica nell’ambito dei chip
Anche senza scomodare l'ultima bolla speculativa delle AI (con conseguente incetta di hardware) non fa male ricordare che quando (non "se") la Cina si prendera' Taiwan, buona parte della produzione mondiale passera' alla Cina.
Gli USA forse si stanno lentamente muovendo per riportare la produzione in casa (Apple gia' da qualche anno), ma in Europa? E in ogni caso, di quanta della nostra dipendenza riusciremo a liberarci?
Personalmente non penso proprio che questa "sovranita'" nella produzione tecnologica sia realizzabile, non vedo proprio come possiamo tornare agli anni '80 in questo senso (quando avevamo ancora eccellenze in casa). Mi aspetto che solo un Salvini della situazione possa venir fuori con un'affermazione del genere.
La "sovranità" si riferisce alla catena di approvigionamento ma non è limitata alla Nazione: se io faccio produrre un chip a Taiwan ma lo stesso chip può essere fatto in un paese "amico" come il Giappone (ma questo mi costa il doppio), manterrò in vita ambedue le aziende perchè nel momento di un conflitto a Taiwan lo farò produrre all'altro.
Glu USA stanno cercando di creare una catena di distribuzione "amica" per questo non si oppongono se Intel o Nvidia provano a far aprire una fabbrica in Europa, garantendo così anche agli "amici" la loro catena di approvigionamento.
molto molto interessante