Appunti - di Stefano Feltri

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Vi ricordate il Covid?

Vi ricordate il Covid?

Mentre si diffonde una nuova - tenue - variante estiva, è ora di fare i conti con la grande rimozione e le sue conseguenze politiche

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Stefano Feltri
giu 26, 2025
∙ A pagamento
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Vi ricordate il Covid?
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Proprio la strana Commissione di inchiesta parlamentare che indaga nell’indifferenza generale ci ricorda che non abbiamo fatto i conti con la stagione del Covid, che il nostro pericoloso pensiero magico che porta a sottovalutare i rischi di eventi rari ma catastrofici e a credere a soluzioni miracolistiche e fasulle è rimasto intonso

Ci sono parole che abbiamo completamente rimosso, che per un po’ sono in ogni nostra conversazione e poi spariscono. “Covid” è una di queste.

E infatti magari vi chiederete perché senta il bisogno di parlarne: sembra che in questi giorni si registrino nuovi casi, pochi per carità, ma basta trovarsi con un po’ di spossatezza improvvisa, che non passa in un paio di giorni - come sta capitando a me - per chiedersi se non stiamo tornando indietro. Alle estati delle mascherine, dei tamponi, dei green pass, dei vaccini.

In effetti, nei miei ultimi viaggi in aereo, avevo notato un certo aumento di persone con la mascherina.

L’Istituto superiore di Sanità e il ministero della Salute non hanno mai smesso di fare report settimanali sui contagi, e i dati sembrano escludere un ritorno della pandemia: nella settimana tra il 12 e il 18 giugno si sono registrati appena 374 casi, addirittura meno dei 420 della settimana precedente.

Può forse stupire che si facciano ancora oltre 24.000 tamponi alla settimana, ma tre anni fa, nel 2022, quando l’epidemia era ormai alle spalle, i tamponi settimanali erano dieci volte tanti, 250.000.

La nuova variante

Nei giorni scorsi sono usciti diversi approfondimenti sulla variante Nimbus del virus, che da inizio anno circola in Italia, che si sta diffondendo in Asia e negli Stati Uniti e suscita qualche timore, i sintomi sono i soliti, dalla stanchezza alle difficoltà respiratorie, e si manifestano con intensità molto diverse da persona a persona.

Per ora poca cosa, ma sembra che sia resistente ai vaccini esistenti che dovranno essere aggiornati per le campagne autunnali, che ormai sono un rito come quelle delle vaccinazioni contro l’influenza.

L’Organizzazione mondiale della sanità monitora, per ora niente panico o preoccupazione, ma non si sa mai. Anche se, viene da chiedersi, chissà che effetto avrebbe un nuovo allarme dell’Oms ora che Donald Trump ha annunciato l’uscita degli Stati Uniti e che le politiche sanitarie americane sono affidate al no-vax Robert Kennedy jr.

Kennedy ha già cambiato gli esperti di riferimento per le pandemie e le nuove linee guida sconsigliano i vaccini a donne incinte e bambini sani. Ma speriamo di non doverlo mai mettere alla prova con una pandemia vera.

Qui in Italia il processo di rimozione di quel biennio traumatico e tragico è ormai completo. Google Trends indica che il crollo di interesse degli utenti è iniziato a dicembre 2021 e le ricerche sul tema poi si sono praticamente azzerate.

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