Una candidata normale
Kamala Harris va meglio di Biden nel dibattito televisivo con Trump. Lui un golpista che rivendica l'attacco al Campidoglio e propone politiche assurde. Lei una Democratica tradizionale. Basterà?
La strategia dell’entusiasmo è durata un mese, ora siamo tornati al copione precedente, ma senza Biden. Che Kamala Harris sia in grado di vincere un’elezione così è ancora da dimostrare, il dibattito televisivo non ha tolto i dubbi.
Nel suo primo e forse unico dibattito televisivo da candidata alla presidenza degli Stati Uniti, Kamala Harris riporta la campagna elettorale là dov’era cominciata: un referendum su Donald Trump, un giudizio collettivo sulla sua pericolosità, sulla sua adeguatezza a guidare il Paese.
Quasi due ore sull’emittente ABC, con regole rigide, microfoni spenti quando parla l’avversario, un paio di moderatori non certo ostili alla candidata Democratica, che fanno il fact checking in diretta a Trump (non è vero che gli immigrati mangiano gli animali domestici degli abitanti di Springfield, Ohio). E un esito che rivela i punti di forza ma anche le fragilità di Kamala Harris, la novità di questo dibattito visto che Trump ne ha fatti una lunga serie.
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