Perché il pacifismo di Conte non funziona
Il flop dei Cinque stelle alle europee si spiega anche con la scelta di opporsi alla guerra con gli stessi argomenti della propaganda di Putin . Il caso della citazione di Foreign Affairs
Quando parla di guerra, Conte finisce per ripetere gli argomenti di propaganda del Cremlino, come ha fatto a Otto e mezzo citando in modo distorto un articolo di Foreign Affairs. Ecco come stanno le cose
Buongiorno,
alle ultime elezione europee, tra le tante cose degne di nota, c’è la sconfitta di alcune delle forze che avevano fatto della “pace” il loro slogan elettorale. In particolare il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte, che non aveva molti altri punti riconoscibili nel suo messaggio.
Gli elettori non sono preoccupati dalla guerra in Ucraina?
Dubito sia questa la risposta, forse ha contato il fatto che tanto Pd che Avs e perfino la Lega, da prospettive diverse, cercassero di intercettare il voto di chi è disposto a fare molte concessioni a Vladimir Putin per evitare l’escalation. Ma tutti gli altri partiti con ingredienti “pacifisti” avevano una identità più variegata e riconoscibile dei Cinque stelle contiani.
Forse, soltanto forse, questa batosta sconsiglierà a Conte di proseguire con una linea che è stata talmente improvvisata e poco elaborata da spingere l’ex premier - come noto poco avvezzo a frequentazioni internazionali - a opporsi all’invio di armi all’Ucraina con gli stessi argomenti usati dalla propaganda di Putin. E con la diffusione di palesi falsità, come la tesi in base alla quale nessuno vuole negoziati perché in Occidente (e in Russia, aggiungerei io) sono tutti ossessionati dalla guerra.
Proprio oggi si aprono, in Svizzera, i lavori di una conferenza per la pace. L’Ucraina c’è, la Russia no. Ognuno si faccia la sua idea su chi vuole la pace e chi la guerra.
A proposito del “metodo Conte” e del dibattito italiano sulla guerra, c’è un caso che credo sia istruttivo ricostruire nel dettaglio.
Subito prima del voto per le europee, a Otto e mezzo, Giuseppe Conte ha ripetuto una cosa falsa sulla guerra in Ucraina, cioè che il conflitto poteva finire già a inizio 2022 ma invece l’allora premier inglese Boris Johnson è andato a Kiev e ha costretto gli ucraini a combattere.
Queste sono le parole di Conte, dopo che si rifiuta di rispondere sulla sua opinione sull’adesione dell’Ucraina:
“Il Foreign Affairs ha pubblicato documenti inediti: all’indomani dell'aggressione di Putin c’era un tentativo di pace. Che è successo? Johnson si è precipitato a Kiev. I falchi di Washington e Londra hanno detto “no al negoziato, vinceremo sul piano militare”. Vincere sul piano militare vuol dire escalation”.
Ha ragione?
Questa è una presentazione caricaturale di un articolo di Foreign Affairs che ho visto ripetuta più volte in Italia e che coincide con la versione di Vladimir Putin, nell’intervista a Tucker Carlson.
“Abbiamo preparato un enorme documento a Istanbul che è stato inizializzato dal capo della delegazione ucraina. Ha apposto la sua firma su alcune delle disposizioni, non su tutte.
Ha messo la sua firma e poi ha detto lui stesso: "Eravamo pronti a firmarlo, e la guerra sarebbe finita da tempo, 18 mesi fa. Tuttavia, il primo ministro Johnson è venuto, ci ha convinto a non farlo, e abbiamo perso quella possibilità." Bene, l'avete persa. Avete commesso un errore.
Che si torni a quella situazione. Questo è tutto. Perché dobbiamo preoccuparci e correggere gli errori di qualcun altro?”
Ricordiamo che quell’intervista era pura propaganda del Cremlino, Tucker Carlson non è soltanto un giornalista ma un propagandista di professione, a sostegno di Donald Trump, licenziato dalla Fox perché ha diffuso notizie false e diffamatorie sulle elezioni del 2020, accreditando la versione che fossero truccate a favore di Joe Biden.
Non so se Conte si basi sui riassunti italiani dell’articolo di Foreign Affairs o direttamente sull’intervista di Putin. Dubito che abbia letto Foreign Affairs (dalla vecchia polemica sul suo curriculum sappiamo che a oltre 40 anni ancora andava negli Stati Uniti per “perfezionare” il suo inglese).
Comunque, come stanno le cose?
L’articolo di Foreign Affairs
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a Appunti - di Stefano Feltri per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.