Oltre la censura
Perché Giorgia Meloni ha dato visibilità al monologo di Antonio Scurati che la Rai aveva bloccato? Perché per lei parlare di fascismo non è un problema. Il problema è l'antifascismo
Invece che insistere sul fascismo, chi vuole concentrarsi sulla matrice storica di Meloni e FdI, otterrebbe risultati ben più efficaci contestando alla premier e ai suoi il pezzo di vicende della destra italiana nelle quali sono direttamente coinvolti
Il programma Che sarà di Serena Bortone su Rai3 registra circa 700.000 spettatori a settimana, che per gli standard televisivi non sono molti. Se Antonio Scurati avesse letto il suo breve monologo sul fascismo, sarebbe passato quasi inosservato. Un paio di minuti e via.
E invece la conduttrice ha denunciato l’annullamento del monologo e così gli ha dato una enorme visibilità: è stato letto in tv, oggi sta su tutti i giornali, sui social, qualcuno correrà anche a comprare la trilogia di libri su Benito Mussolini di Scurati, o forse il suo ultimo saggio (di minore impatto) Fascismo e populismo, per Bompiani.
A leggere gli articoli sul caso non è ben chiaro neppure se la censura ci sia stata: la versione di Repubblica è molto diversa da quella del Corriere. Decisione dall’alto per ragioni politiche? Un negoziato confuso dalla trattativa sui soldi: 1.800, 1.500 euro o niente perché Scurati doveva promuovere il suo libro e l’imminente serie su Mussolini?
Il pur meritorio lavoro di cronaca dei giornalisti che provano a ricostruire cosa è successo nei flussi di mail, messaggi, interlocuzioni interne alla Rai serve a poco.
Chi ha a che fare con la televisione pubblica sa che sono plausibili tutte le versioni: sia l’input politico diretto, sia il pasticcio amministrativo, sia una qualunque combinazione dei due elementi.
Ma ormai poco importa, prima la denuncia di Serena Bortone poi la scelta di Giorgia Meloni di pubblicare il monologo di Scurati su Facebook hanno reso irrilevanti i fatti sottostanti. Restano però due punti da discutere: l’efficacia della censura e il rapporto di Meloni con il merito del discorso di Scurati.
La censura è soltanto la miglior pubblicità al contenuto censurato? E perché Meloni espone un testo nel quale le viene dato, in sostanza, della fascista ai suoi 2,2 milioni di follower su Facebook?
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