Meloni per sempre?
Superato lo scoglio della legge di Bilancio, la premier guarda al nuovo anno con un comprensibile ottimismo. Non ha ostacoli e non ci sono alternative
Meloni ha costruito il mito di sé stessa sull’essere sempre al contempo all’attacco e sulla difensiva, ma in assenza di nemici pericolosi e senza particolari ambizioni nell’azione di governo, riuscirà a mantenere lucidità ed equilibrio?
Giorgia Meloni deve aver festeggiato il Natale e il Capodanno piuttosto serena e infatti guarda al 2025 con molto ottimismo. Nel suo messaggio di auguri ha evocato un anno di “orgoglio, lavoro, benessere e di nuovi traguardi raggiunti insieme”.
Negli ultimi giorni del 2024 la premier ha incassato il voto finale del Senato sulla legge di Bilancio - analizzata e discussa soltanto alla Camera, come ormai è (cattiva) abitudine - e così la destra di governo ha superato anche il principale ostacolo dell’anno senza problemi di sorta.
Anche chi non la ama, inizia a rassegnarsi: questa Giorgia Meloni dobbiamo proprio tenercela.
Nel suo messaggio di auguri pre-natalizio la presidente del Consiglio si è limitata a dire:
“Ricarichiamo le batterie perché ci attende un 2025 altrettanto impegnativo, per continuare insieme a costruire un'Italia forte, ambiziosa, capace di guardare lontano e di puntare sempre più in alto”.
C’è l’ormai rituale, costante, un po’ ossessivo richiamo alla fatica del potere che Giorgia Meloni ripete spesso, e poi la promessa di quello che in inglese si chiama “more of the same”: vi è piaciuto il 2024? Nel 2025 non ci saranno rivoluzioni, ma più o meno le stesse cose del 2024.
La tenuta del consenso
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