Appunti - di Stefano Feltri

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Ma quanto vale Adelphi?

Ma quanto vale Adelphi?

Con una mossa a sorpresa Mondadori si è prenotata il 10 per cento della casa editrice, dopo che Feltrinelli aveva fatto un investimento analogo. Ora si rischia una guerra editoriale per il marchio

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Stefano Feltri
ago 05, 2024
∙ A pagamento
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Ma quanto vale Adelphi?
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Al fondo dell’idea del fisco amico c’è una credenza infondata: che se il governo rende meno pesanti le imposte e più rari i controlli, vi sarà una maggiore propensione a pagare le imposte e una maggior recupero dell’evasione fiscale. Ma non funziona così

In una delle estati più caldi che l’Italia ricordi si accende una battaglia editoriale che ricorda quelle di altri tempi, di decenni lontani nei quali le case editrici erano considerate lo snodo decisivo della politica e della finanza, più che della cultura. 

La sera di venerdì 2 agosto la Mondadori annuncia di avere opzionato il 10 per cento della casa editrice Adelphi, appena un mese dopo che la Feltrinelli ha comprato un altro 10 per cento da uno dei soci. 

Gli anni sono passati, e questa è tutta una questione di eredi di dinastie e opposizioni ideologiche invecchiate: la figlia di Silvio Berlusconi, Marina, mette un piede nel salotto più prestigioso dell’editoria italica rimasto privo dello storico direttore editoriale Roberto Calasso, dopo che ci è entrato un altro grande erede, Carlo Feltrinelli. 

Ora, in tutto questo si potrebbe vedere anche una grande riconciliazione dello scontro politico proseguito per anni nelle case editrici e nelle librerie: la Mondadori di Marina Berlusconi ha dimostrato di saper trattare con rispetto un altro grande marchio, quello di Einaudi, caro alla sinistra culturale e finito nella galassia berlusconiana nel 1994. 

La Feltrinelli ha reagito alle oscillazioni di un mercato librario sempre incerto con una serie di acquisizioni ed espansioni, da Marsilio alla scuola di scrittura Holden a Torino, e conserva un network di negozi fisici molto più vitale e vissuto di quelli mondadoriani che privilegiano la dimensione commerciale. 

Insomma, la Adelphi - con il suo catalogo senza tempo e non ideologicamente incasellabile - potrebbe essere il campo neutro dove celebrare la fine delle tensioni berlusconiane.

La sequenza degli eventi, però, non sembra indicare questa traiettoria, al contrario, si intravede una battaglia dagli esiti incerti. Anche per la stessa Adelphi. 

Nel mondo dei libri parlare di soldi pare quasi una cosa da maleducati, ma visto che questa è una partita finanziaria, pare legittimo rispondere alla domanda che molti si staranno facendo: ma quanto vale Adelphi? E’ una macchina da soldi o un costoso sfizio che i due grandi gruppi vogliono accaparrarsi? 

Quanto vale Adelphi

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