Appunti - di Stefano Feltri

Appunti - di Stefano Feltri

Share this post

Appunti - di Stefano Feltri
Appunti - di Stefano Feltri
L'orologio rotto di Conte

L'orologio rotto di Conte

Gli scandali nel Pd spingono il leader del Movimento Cinque stelle a prendere le distanze e certificano che Elly Schlein non è riuscita a cambiare il partito. Perché il Pd non può cambiare

Avatar di Stefano Feltri
Stefano Feltri
apr 08, 2024
∙ A pagamento
19

Share this post

Appunti - di Stefano Feltri
Appunti - di Stefano Feltri
L'orologio rotto di Conte
5
1
Condividi

Lascia la tua mail per non perdere i prossimi Appunti e le novità sul podcast La Confessione

Come il noto orologio rotto che due volte al giorno segna l’ora esatta suo malgrado, anche il leader del Movimento Cinque stelle ogni tanto dice e fa cose oggettivamente non contestabili. 

Come rifiutare le primarie con il Pd a Bari, dopo che due inchieste diverse - e perfino le ammissioni del sindaco della città Antonio Decaro - hanno certificato che lì il Partito democratico ha imbarcato personaggi e pratiche piuttosto discutibili, quando non criminali. 

All’interno della coalizione di centrodestra la competizione è su questioni di posizionamento tattico - se fare gli auguri o meno a Vladimir Putin dopo elezioni senza sfidanti - o di provvedimenti clientelari, al confine col voto di scambio (il condono edilizio pre-elettorale promesso da Matteo Salvini). 

Nel campo largo del centrosinistra la sfida è sull’integrità delle classi dirigenti, sulle persone più che sulle politiche. 

E’ un effetto collaterale della segreteria di Elly Schlein che ha abbracciato politiche sociali prima lasciate al Movimento Cinque stelle e ha dato segnali di incrinare il saldo posizionamento occidentale in politica estera con l’idea di candidature “pacifiste” alle elezioni europee (Marco Tarquinio). 

Cosa resta a Conte per differenziarsi dal Pd in vista di un voto con legge proporzionale, a giugno? Soltanto la cosiddetta questione morale, che una volta i Cinque stelle riassumevano nello slogan “onestà, onestà”. 

In realtà, nella famosa intervista a Enrico Berlinguer che quasi tutti citano senza aver letto, nel 1981 il segretario del Pci parlava a Eugenio Scalfari di una diversità nel modo di fare politica, non nella fedina penale: 

Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni

Iscriviti a Appunti - di Stefano Feltri per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.

Already a paid subscriber? Accedi
© 2025 Stefano Feltri
Privacy ∙ Condizioni ∙ Notifica di raccolta
Inizia a scrivere.Scarica l'app
Substack è la casa della grande cultura

Condividi