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Avatar di Lorenzo Faglia

Articolo originale che però secondo me ha una debolezza: credo che i risparmiatori che abbiano desiderio e conoscenza di influire sulla gestione di una azienda siano una striminzita minoranza, anche perchè dall'esterno non è affatto semplice capire quali siano le dinamiche di voto nelle assemblee degli azionisti. Immagino che questa striminzita minoranza si comprerebbe direttamente le azioni sul mercato. La maggior parte desidera semplicemente fare un investimento vantaggioso e la scelta dei fondi è quella di "pago una commissione ed il fondo , specialmente se ETF, compra al posto mio un insieme di titoli, che io da solo non sarei in grado di seguire giornalmente". Potrebbe essere una idea interessante per un fondo nel differenziarsi dalla concorrenza se dopo una assemblea degli azionisti scrivesse a tutti i sottoscrittori di quote per indicare le ragioni delle posizioni che vengono assunte in assemblea. Comunque ben venga un dibattito sulle scelte dei risparmiatori, tema troppe volte dimenticato nel dibattito pubblico.

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Avatar di Claudio Livolsi

Francamente la storia delle banche popolari italiane insegna che il piccolo risparmiatore quando vota lo fa "a c***o" come si dice in francese . Fiorani, Consolo, Zonin erano tutti eletti dai piccoli risparmiatori. Preferisco tutta la vita delegare a un gestore che un filino (non moltissimo ma un filino) ne capisce di più. E ha comunque "skin in the game" a differenza dei Fiorani &Co che non hanno perso una lira dei propri soldi.

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