Il topolino
Dopo il crollo dell’effimero governo Barnier, il presidente presenta quello guidato da Bayrou che è uguale al precedente. Con le stesse prospettive
Ora nascerà una finanziaria che piace ai peronisti? In quel caso, il deficit riprenderebbe la sua allegra corsa verso la bancarotta dello Stato. Nascerà una finanziaria di «sudore, lacrime e sangue»? In quel caso Bayrou finirebbe nel cestino della storia a tener compagnia a Barnier.
Manlio Graziano
E così, François Bayrou partorì il topolino. Chi si fosse aspettato qualcosa di diverso avrebbe solo dimostrato di non sapere cosa sta succedendo in Francia.
Il governo Bayrou è una copia appena ritoccata del defunto governo Barnier, con una pennellata di ex socialisti e un’inconfondibile virata a destra – con la conferma del ministro degli Interni Bruno Retailleau et il ritorno di Gérald Darmanin, stavolta alla Giustizia, entrambi cari ai deputati del Rassemblement national (che, ricordiamolo a chi crede che la sinistra abbia vinto le elezioni di luglio, sono la maggioranza relativa in parlamento).
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