Il problema con i servizi segreti
Le dimissioni della direttrice dell’intelligence Elisabetta Belloni risalgono ai giorni più delicati del sequestro di Cecilia Sala. Il governo dovrebbe spiegare che sta succedendo
Lo slogan del Washington Post durante il primo mandato di Trump era “la democrazia muore nelle tenebre”. E questi sono tempi di tenebre, non soltanto negli Stati Uniti
Ci sono molte cose strane nelle dimissioni improvvise di Elisabetta Belloni da direttrice del Dipartimento per le informazioni e la sicurezza, cioè il ruolo più alto di coordinamento dei servizi segreti in Italia.
La notizia viene anticipata da Repubblica mentre la premier Giorgia Meloni è in visita a Mar a Lago, la residenza privata di Donald Trump. Un viaggio non presente in agenda, sul cui contenuto e premesse sappiamo poco.
Le dimissioni di Belloni, però, risalgono a pochi giorni prima di Natale, scrive sempre Repubblica, ma poi Meloni e il governo hanno chiesto all’ambasciatrice Belloni di rimandare l’annuncio. Le dimissioni saranno efficaci dal 15 gennaio.
L’intreccio col caso Cecilia Sala
Le date sono importanti. Se Belloni ha deciso di dimettersi poco prima di Natale, significa che lo ha fatto nel momento più delicato della gestione del caso Cecilia Sala.
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