Il prezzo della sicurezza
Passate le elezioni tedesche, è il momento di fare scelte concrete sulla difesa. Non solo per aiutare l’Ucraina, ma per proteggerci dalla Russia
Il modello sociale europeo si è affermato durante la Guerra fredda, quando i costi per la sicurezza erano sostenuti soprattutto dagli Stati Uniti. L’Europa di oggi esisterebbe senza l’ombrello militare e nucleare americano?I prossimi eventi di Appunti
Venerdì 28 febbraio alle 17.30 alla Feltrinelli di piazza di Torre Argentina, a Roma, presentiamo il nuovo libro di Sylvie Goulard Grande da morire - Come evitare l’esplosione dell’Europea (Il Mulino). Con me e l’autrice ci sarà Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali (IAI). Vi aspetto!
Il premier britannico Keir Starmer ha annunciato che il Regno Unito alzerà la spesa per la difesa al 2,5 per cento del Pil entro il 2027 e forse al 3 per cento entro il 2034. Sembra una svolta, ma oggi è già al 2,3 per cento del Pil. Anche il piccolo aumento nei prossimi tre anni è politicamente complesso però, significa trovare 10 miliardi di sterline in più ogni anno per armamenti, soldati, tecnologia.
Le elezioni tedesche di domenica, con la vittoria della CDU di Friedrich Merz, sembrano aver scongelato il dibattito sulla difesa: fuori Olaf Scholz, il debole cancelliere che prima ha annunziato la svolta militare della Germania nel 2022 e poi ha fatto campagna elettorale da leader “pacifista”, adesso è il momento di prendere decisioni concrete.
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