Il linguaggio silenzioso della libertà

In attesa di Trump, è il momento di un bilancio dei quattro lunghi faticosi anni della presidenza di Joe Biden. E di prepararsi al dopo

Mentre i leader delle destre si contendono il favore dei tecno-oligarchi, gli eredi di Biden sanno di quale missione sono stati investiti: sconfiggere i nuovi robber barons per salvare la democrazia, combattere i tecno-oligarchi dei quali Trump è l’utile idiota

E’ un momento di bilanci per Joe Biden, la cronaca lo racconta come uno sconfitto, un perdente: ha nascosto il suo decadimento cognitivo agli americani, ha insistito per candidarsi a un secondo mandato alla presidenza quando non era più in grado, ha sfidato Donald Trump a un dibattito televisivo anticipato, a giugno, per dimostrare che era in forma. Il dibattito è stato così disastroso che Biden si è dovuto ritirare dalla campagna elettorale.

Allora Biden ha imposto come candidata la sua vice presidente Kamala Harris, e lei ha perso in malo modo contro Trump che controllerà Congresso, Senato, Casa Bianca e Corte suprema. Infine Biden ha gestito una complicata transizione con Trump, durante la quale ha di fatto lavorato per limitare i danni del suo successore.

Biden è arrivato tardi perfino nell’annuncio della tregua a Gaza, proclamata prima da Donald Trump, quasi fosse già in carica. Una tregua che in oltre un anno di guerra l’amministrazione Biden non era mai riuscita a imporre al governo israeliano di Benjamin Netanyahu.

Biden lo sconfitto, Biden il presuntuoso, Biden il rincoglionito. Questa è la cronaca. Ma è molto probabile che invece la storia darà un giudizio molto più lusinghiero di un presidente Democratico che, sconfitto dopo un solo mandato come Jimmy Carter, si avvia a diventare il simbolo di qualcosa.

Di una idea di America, di libertà e di occidente alla quale dovranno attaccarsi tutti coloro che non sono disposti a convertirsi al culto dell’uomo forte, quelli che proveranno a difendere la democrazia dall’assalto autoritario, negli Stati Uniti e non solo.

Il testamento politico