Appunti - di Stefano Feltri

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Il favore dell'Iran a Israele

Il favore dell'Iran a Israele

Con l'attacco missilistico dopo le uccisioni dei capi di Hezbollah in Libano, il regime degli ayatollah favorisce la strategia di Netanyahu: non risolvere il problema palestinese, ma eliminarlo

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Manlio Graziano
ott 02, 2024
∙ A pagamento
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Il favore dell'Iran a Israele
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Il calcolo strategico di Netanyahu comprende certamente Gaza, la Cisgiordania e il Libano (e anche, è lecito sospettare, i cittadini arabi di Israele), ma va probabilmente al di là, puntando a Washington

Manlio Graziano

Buongiorno a tutte e tutti,

nell’ultima puntata di Revolution- Il mondo cambia ogni giorno, la trasmissione-podcast di Radio3 abbiamo parlato dell’attacco dell’Iran a Israele, grazie anche a un contributo di Manlio Graziano che qui su Appunti sviluppa la sua analisi a caldo degli eventi difficili da decodificare di queste ore.

Ascoltate, leggete e fateci sapere cosa ne pensate!

Buona giornata,

Stefano


I missili iraniani servono a Netanyahu

Le immagini dei missili iraniani su Israele, dall’account X del’esercito israeliano

di Manlio Graziano

La convulsa giornata di ieri nel Vicino Oriente forse cambierà la faccia della storia. O forse no. Spieghiamo, cominciando da due fatti che sembrano aneddotici ma che nascondono un significato ben più profondo. 

Il primo è che i 180 missili lanciati dall’Iran verso Israele hanno fatto pochi danni materiali e una sola vittima: un palestinese di Jenin, in Cisgiordania. 

È un caso, ovviamente, ma altamente simbolico: dall’epoca dell’ascesa al potere di Ruhollah Khomeini nel 1979, l’Iran ha sempre usato i palestinesi come pedine del suo sogno – un incubo, in realtà – imperiale. 

Gli iraniani disprezzano gli arabi, è storia vecchia di secoli, almeno da quando il loro paese fu umiliato dagli arabi nel VII secolo. 

Non deve quindi sorprendere che tutti i proxy di Teheran nella regione siano arabi: i libanesi di Hezbollah, i palestinesi di Hamas e del Jihad islamico, alcune milizie sciite irakene, e gli Huthi in Yemen. Gli arabi sono, per l’Iran, dispensabili, carne da macello da sacrificare per la maggior gloria della grande Persia.

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