Guerra continua
Gli attacchi dell’Ucraina dimostrano che Kiev non ha intenzione di arrendersi, visto che Putin non ha interesse a trattare. Intanto il quadro politico si complica
Il nuovo polacco Nawrocki mantiene infatti una posizione anti-russa e di sostegno alla resistenza ucraina, ma introduce limiti e riserve sulla futura adesione dell’Ucraina all’Unione europea e, soprattutto, alla NATO. Questo crea seri problemi per Kiev, che ha sempre considerato Varsavia un alleato chiave
Teresa Coratella
Nel giro di pochi giorni il clima intorno alla guerra in Ucraina è cambiato, ma è difficile dire quanto sia efficace propaganda, o meglio guerra psicologica, e quando indicativo di dinamiche durature.
Proviamo a mettere ordine. Il primo fatto è che l’Ucraina ha ribaltato la percezione di essere in un momento di difficoltà, o addirittura di disperazione.
L’attacco condotto il primo giugno contro basi russe fino in Siberia è stato una prova di forza e di intelligence che ha lasciato tutti molto stupiti: una serie di camion hanno trasportato droni ucraini in profondità in territorio russo, fino a 6.000 chilometri oltre il confine con l’Ucraina.
Il risultato, secondo quanto sostenuto dagli ucraini e confermato da molti analisti, è la distruzione del 20 per cento della flotta aerea a lungo raggio che la Russia aveva in quelle basi. I danni sarebbero per oltre 7 miliardi di dollari, e gli aerei complicati da rimpiazzare nel breve periodo, visto che erano modelli non più in produzione.
L’azione non è soltanto dimostrativa, ma ha un effetto concreto sulla capacità di Vladimir Putin di colpire l’Ucraina e ha una miriade di altri scopi diplomatici e di comunicazione.
I calcoli di Zelensky
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dimostrato di saper condurre una guerra asimmetrica, che può causare grandi danni grazie ad abilità di intelligence e perizia organizzativa, senza per forza schierare risorse e armamenti con costi e volumi comparabili a quelli dell’avversario.
Mentre ancora gli analisti militari discutevano dell’attacco con i droni, l’Ucraina ha colpito un ponte nella Crimea occupata dalla Russia, territorio finora difficile da raggiungere con azioni militari importanti.
La guerra asimettrica è sempre stata una specialità dei russi, ma Zelensky ci tiene a sottolineare le differenze: l’esercito russo colpisce in modo indiscriminato civili e infrastrutture essenziali, l’Ucraina - almeno questa volta - soltanto bersagli militari.
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