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Appunti di Geopolitica

Di fronte alla Russia

Mentre il governo Meloni oscilla tra lealtà a Kiev e fedeltà a Trump, soltanto Sergio Mattarella resta saldo. E per questo il Cremlino lo attacca

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Stefano Feltri
feb 18, 2025
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La coalizione di volenterosi al vertice di Parigi

In fondo ha ragione JD Vance: la minaccia per la sicurezza europea è all’interno delle nostre democrazie. Ed è rappresentata dai partiti neonazisti, neofascisti, autoritari, filorussi, insomma dagli alleati di Trump, Vance e Putin

Mentre il governo Meloni oscilla tra lealtà a Kiev e fedeltà a Trump, soltanto Sergio Mattarella resta saldo. E per questo il Cremlino lo attacca

Dobbiamo essere molto grati a Maria Zakharova, la portavoce del ministero degli Esteri russo che per la seconda volta in pochi giorni attacca il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Dobbiamo esserle grati perché in un momento drammatico per la tenuta dell’Unione europea e dell’Occidente costringe il governo italiano di Giorgia Meloni a schierarsi con gli europei, con il presidente francese Emmanuel Macron che convoca a Parigi i capi di governo europei e i vertici delle istituzioni che organizzano la resistenza non a Vladimir Putin, ma agli Stati Uniti di Donald Trump.

Non fosse stato per Maria Zakharova e per le sue minacce a Mattarella che ha paragonato la Russia di Putin al Terzo Reich di Adolf Hitler, forse l’Italia sarebbe da un’altra parte, visto che la premier Giorgia Meloni si era già collocata nell’orbita di Trump, al suo fianco, unica tra i capi di governo europei all’inaugurazione di Washington, forte di un rapporto privilegiato con il propagandista principale dell’amministrazione, cioè Elon Musk.

Mezzo governo Meloni si è subito proclamato in sintonia con il vicepresidente JD Vance che sabato alla conferenza per la Sicurezza di Monaco ha spiegato che la minaccia alla sicurezza dell’Europa non è la Russia di Putin, ma la “mentalità woke”, cioè il politicamente corretto, e l’immigrazione. In pratica, la democrazia europea è in pericolo per colpa dei partiti progressisti, secondo Trump, Musk e Vance.

Per questo il vicepresidente americano ha incontrato la leader neonazista di AfD Alice Weidel ma ha ritenuto di non avere tempo per vedere il cancelliere tedesco in carica Olaf Scholz, socialdemocratico.

Questo è il contesto.

I calcoli di Putin

Sergio Mattarella alla cerimonia di Marsiglia

Ma la Russia di Vladimir Putin, come spesso in passato, dimostra di sbagliare spesso i suoi calcoli, di essere piuttosto grezza nel leggere le dinamiche del dibattito interno ai Paesi democratici, che hanno pesi e contrappesi, Costituzioni più solide di quello che sembra a leggere i social, e che hanno anche alcune persone capaci, da sole, di cambiare il corso degli eventi. Come Sergio Mattarella.

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