Cose lette, viste, sentite: Il ritorno dell'austerità
I governi europei non trovano un accordo sul nuovo Patto di stabilità. Colpa anche della crisi fiscale e politica esplosa in Germania sui limiti al debito
Una regola fiscale severissima introdotta per impedire politiche di bilancio irresponsabili che favoriscano il caos e le destre finisce per generare il caos e aiutare le destre
Buongiorno e buon sabato,
oggi per la rubrica Cose lette, viste e sentite che preparo per abbonate e abbonati come ringraziamento per il loro sostegno, parliamo di una crisi epocale ma non molto discussa in Italia, per effetto della barriera linguistica e culturale che ci impedisce di seguire molto il dibattito interno alla Germania.
Lo stallo tra i ministri economici euroepei che ha impedito di raggiungere un accordo sul nuovo Patto di stabilità e crescita è anche conseguenza di quello che sta succedendo in Germania.
A gennaio potrebbero tornare in vigore le vecchie regole su debito e deficit, sospese durante la pandemia e poi per la guerra in Ucraina.
Non sembra infatti che i governi riescano a trovare una intesa tra due approcci opposti: quello propugnato dalla Commissione (ogni paese si prende degli impegni e presenta un piano per rispettarli, dunque basta con l’alibi “ce lo chiede l’Europa) e quello tedesco (servono delle indicazioni rigide e vincolanti, automatiche e non discrezionali che stabiliscano quanto deve scendere ogni anno il debito).
Ricordate quando Mario Draghi parlava di “debito buono” da fare in quantità, mentre solo il “debito cattivo” era un problema?
Ecco, adesso il clima è cambiato e si prepara una nuova era di austerità, con vincoli più stringenti e tassi di interesse elevati. E in parte è colpa di quello che sta succedendo in Germania.
Qui trovate un breve podcast del Financial Times che inquadra la situazione:
Sotto, nella parte per abbonate e abbonati, spiego il paradosso di una regola fiscale che doveva servire a garantire stabilità ed evitare il caos che nella storia tedesca favorisce l’ascesa di destre autoritarie ma che ha finito per generare l’effetto opposto.
Vi ricordo che domani, come ogni domenica trovate Le Parole dell’Economia alle 13.30 in diretta su Radio3 o quando volete su RaiPlay Sound.
Buon sabato,
Stefano
La crisi del debito e l’ascesa della destra
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