Cose lette, viste, sentite: Il futuro dell’intelligenza artificiale
Il licenziamento improvviso del fondatore e amministratore delegato di OpenAi, la società dietro ChatGpt, potrebbe cambiare molte cose nel settore. Forse in meglio
L’uscita di Sam Altman potrebbe avere due conseguenze positive per la collettività: OpenAi potrebbe perdere terreno sul fronte del business, frenata da un ritorno all’idealismo delle origini, e Altman potrebbe creare una nuova azienda per fare concorrenza
Buona domenica a tutte e tutti,
oggi avevo pensato di occuparmi di tutt’altro, avevo una ricca selezione di cose interessanti da proporvi ma la terrò per un’altra volta.
Il licenziamento in tronco di Sam Altman da amministratore delegato di OpenAi, la società che aveva fondato e che ha portato nel mondo ChatGpt e la nuova ondata di intelligenza artificiale, richiede un approfondimento. Sempre nel formato di Cose lette, viste, sentite: quindi selezione ragionata di contenuti, podcast, documenti e altro che ho studiato io per voi.
Certo mi è facile, nel mio piccolo, empatizzare per un fondatore che da un giorno all’altro perde il progetto al quale aveva dedicato tanto tempo ed energie.
Ma la questione è di interesse un po’ più generale: il licenziamento di Sam Altman potrebbe essere un momento storico nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale. E, pur con tutta la simpatia per il personaggio che ho anche incrociato un paio di volte, potrebbe perfino essere una buona notizia.
Il perché lo spiego qui sotto, nella parte per gli abbonati: visto che continuano a crescere, è giusto che abbiano qualcosa di chiaro e riconoscibile per ringraziarli del loro sostegno. Non soltanto la lettura integrale dei contenuti con paywall, ma una rubrica del weekend dedicata. Mi pare il minimo.
Prima, però, un paio di informazioni di servizio. Intanto oggi torna alle 13.30 la mia trasmissione settimanale della domenica su Radio3, Le parole dell’economia. Inizia un trittico di puntate a cui tengo molto, tutto dedicato a cosa resta del mondo cripto dopo la caduta di Sam Bankman Fried e la bancarotta della sua azienda FTX (non è un gran momento per le figure di riferimento della Silicon valley). Fatemi sapere cosa ne pensate.
Altri due punti prima di andare al sodo. Come avrete notato, la piattaforma Substack offre ora la possibilità di mettere in italiano i comandi per iscriversi e interagire. Molti lettori e molte lettrici lo chiedevano, il servizio ora non è perfetto ma è meglio di prima, mezzo in italiano e mezzo in inglese.
Ultima cosa: la mia amica e collega di Presa Diretta Lisa Iotti mi ha portato a Treviso a insegnare a un gruppo di ragazze e ragazzi delle scuole superiori, nell’ambito di una scuola di reportage in più appuntamenti legata al premio Goffredo Parise.
I partecipanti hanno espresso interesse a rimanere parte del progetto di Appunti, e ho attivato loro un abbonamento omaggio.
Se ci sono altri studenti e studentesse delle superiori che vogliono fare la stessa cosa - intendo un abbonamento omaggio - possono scrivermi ad appunti@substack.com.
La proposta è valida anche per i loro insegnanti, se hanno tutte le autorizzazioni del caso, possono darmi le mail della classe e io provvedo a inserirli per un periodo di abbonamento omaggio.
Buona domenica,
Stefano
L’AI dopo il licenziamento di Sam Altman da OpenAI
La premessa è che sappiamo poco del perché Sam Altman, il più celebrato tra i capi azienda tecnologici nel 2023, è stato licenziato dall’azienda che ha contribuito a fondare nel 2015, OpenAi e che ha lanciato sul mercato giusto un anno fa la prima tecnologia del genere di utilizzo di massa, ChatGpt.
Se la sua uscita fosse legata, come sembra, allo sfruttamento commerciale dell’intelligenza artificiale sarebbe una svolta importante. Forse positiva.
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