Chi osa ancora volare con un Boeing?
E’ presto per stabilire le cause del disastro di New Delhi, ma ancora una volta c’è un aereo Boeing coinvolto. Di sicuro l’azienda non ha risolto i suoi problemi
Cambiare la cultura aziendale di una impresa grande e complessa è difficilissimo, farlo mentre si cerca di salvarne la redditività dal calo di fiducia di clienti e investitori è ancora più arduo
Quando ho letto la notizia del disastro aereo in India sul mio smartphone, stavo salendo la scaletta di un aereo in partenza da Linate, a Milano. Conosco le statistiche, gli spostamenti in aereo sono i più sicuri di tutti, corro molti più rischi ogni volta che salgo sullo scooter a Roma. Ma questo non basta a fugare ogni preoccupazione, specie se stai per salire su un aereo invece che sullo scooter.
Cito una statistica che ho trovato sul Wall Street Journal: tra 2009 e 2009 ci sono stati 7 passeggeri morti per ogni miliardo di miglia guidate in automobile, e 0,07 morti per miliardo di miglia in aereo.
Il dato è meno rassicurante di come potrebbe sembrare. E non soltanto perché riguarda un periodo - tra 2000 e 2009 - ormai lontano. Ma perché considera tutti i viaggi egualmente pericolosi. E se invece ci fossero alcuni viaggi in aereo sicurissimi e altri che invece hanno un rischio - nascosto ma ben presente - assai più elevato?
Non si vedrebbe dalla statistica complessiva sul trasporto aereo, ma sarebbe utile saperlo. Soprattutto prima di imbarcarsi.
C’è qualche variabile che ci permette di prevedere se l’aereo su cui stiamo salendo ha più probabilità di cadere di un altro?
Non conosco abbastanza i dati sul settore da avventurarmi in qualche analisi statistica, ma c’è una evidenza empirica che colpisce: anche l’aereo caduto in India era un Boeing, modello 787 Dreamliner. Di questi, cioè dei dreamliner, non ne era ancora caduto nessuno. E la precisazione è necessaria vista la storia recente di Boeing.
Della dinamica della tragedia a New Delhi, 242 passeggeri morti, 290 vittime complessive, sappiamo poco, a parte che l’aereo si è schiantato poco dopo il decollo e ha colpito uno studentato.
Sappiamo però, appunto, che era un velivolo Boeing.
Non possiamo attribuire responsabilità specifiche al costruttore in questa vicenda, ci vorranno mesi per conoscere la dinamica. Ma sappiamo invece molto di Boeing.
Tutti i precedenti
Se dovete imbarcarvi a breve, vi sconsiglio di guardare il sito 1001crash.com: trovereste la lista dei 107 incidenti che hanno coinvolto aerei Boeing dal 2000 a oggi, in media fanno oltre quattro all’anno, uno ogni tre mesi. Che è una frequenza abbastanza drammatica per dei disastri aerei.
L’ultimo prima del disastro indiano risale appena al 29 dicembre 2024: Corea del Sud, 181 persone a bordo, 179 morti.
Il 23 giugno doveva aprirsi il processo per due dei peggiori disastri che hanno coinvolto aerei Boeing nel 2018 e 2019, 346 morti con i modelli 737-MAX: l’azienda però ha evitato il tribunale trovando all’ultimo secondo un accordo con il dipartimento di Giustizia.
Pagherà 1,1 miliardi di dollari, circa la metà alle vittime, gli altri serviranno per aumentare le misure di sicurezza e rispettare gli standard richiesti.
Tutto risolto?
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