Che succede adesso all'auto in Italia?
Le dimissioni improvvise dell'ad di Stellantis Carlos Tavares rendono evidente che le scelte strategiche degli ultimi anni iniziano a presentare il conto
Carlos Tavares ha guidato il consolidamento di Stellantis, e questo è il suo successo, ma non ha cercato ricevuto una reale integrazione dei pezzi migliori delle varie aziende, ha invece presieduto a una sovrapposizione di stili e modalità di gestione
Francesco Zirpoli
Ci sono cambiamenti che avvengono prima lentamente, e poi tutto in un colpo: nel settore dell’automobile siamo passati alla seconda fase, quella nella quale il cambiamento non è più graduale e gestibile, ma violento e traumatico.
Nel giro di poche ore l’amministratore delegato del gruppo Stellantis, Carlos Tavares, si è dimesso e i dipendenti di Volkswagen in Germania hanno iniziato uno sciopero a oltranza contro le chiusure di tre stabilimenti, esuberi e tagli agli stipendi.
Eppure sia Stellantis che Volkswagen sono aziende che presentano bilanci in attivo e che fino a pochi mesi fa si dicevano ottimiste sul futuro. Mentivano o qualcosa è cambiato?
Non sono aziende in crisi, ma sono aziende che si trovano di fronte le conseguenze di scelte strategiche fatte negli ultimi anni. Volkswagen paga l’eccessiva dipendenza dal mercato cinese, che sta rallentando, Stellantis non riesce più a compensare con risparmi sui costi alcuni problemi strategici, soprattutto il ritardo nella transizione dalla benzina all’elettrico.
I mercati non hanno preso bene l’annuncio improvviso delle dimissioni dell’amministratore delegato di Stellantis, Tavares, arrivate nella serata di domenica, a Borse chiuse. Il titolo Stellantis in apertura di seduta, il lunedì mattina, è sceso di oltre il 10 per cento, per poi recuperare un po’.
Il futuro incerto
L’azienda entra in un terreno inesplorato, per varie ragioni. La prima è che sembra destinata a rimanere senza una guida con pieni poteri per molti mesi. La seconda è che Tavares era l’uomo che aveva costruito il progetto di Stellantis, cioè uno dei grandi gruppi europei di un settore nel quale i piccoli non possono più sopravvivere. Se lui viene cacciato, o spinto all’uscita, è forse perché si è capito che l’intero progetto era sbagliato o almeno insufficiente?
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