Che fine ha fatto la crisi climatica?
Greta Thunberg è tornata e si occupa di Gaza (ma c’è una coerenza), l’Europa fa meglio del previsto ma smonta alcune misure ambientali
La battaglia del Pd sul lavoro secondo me era giusta, l’hanno combattuta, l’hanno persa, succede. Ma sul clima mi sembra che ci sia ancora molta retorica, come se alla fine non si volesse davvero combattere nessuna battaglia
Ferdinando Cotugno
Quando ho visto Greta Thunberg sulla Freedom Flotilla diretta a Gaza mi sono reso conto che era parecchio che non mi occupavo di crisi climatica, mi è persino venuto il dubbio di essere caduto nella più classica delle trappole mentali del negazionismo: visto che questo finale di primavera è stato relativamente fresco, che ancora non ho visto l'asfalto di Roma sciogliersi sotto le scarpe, mi sono quasi dimenticato della catastrofe al rallentatore che stiamo costruendo.
In fondo, non fa così caldo, no? Ragionamenti che vanno bene per La Zanzara o per un programma di Rete4, ma non per il mondo reale.
Anche perché mentre noi siamo occupati dai rischi di guerra, dalla slavina democratica degli Stati Uniti e da tutto il resto, non solo la crisi climatica è ancora tra noi, ma anche la battaglia politica e i conflitti distributivi che innesca.
Il movimento è più politico
L’analisi di Ferdinando Cotugno
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