Biden lo rimpiangeremo

Nella sua lettera di rinuncia alla candidatura, Biden fa capire di essere stato costretto a ritirarsi e lancia con scarso entusiasmo Kamala Harris. Che, fin qui, non ha fatto niente di significativo

Se Kamala Harris ha delle qualità che ha tenuto molto nascoste in questi anni, è il momento di farle emergere. Molto in fretta

La lettera con la quale Joe Biden ha deciso di ritirarsi dalla corsa per un secondo mandato da presidente degli Stati Uniti dice tutto di questa situazione assurda nella quale si è messo il partito Democratico. 

Biden non accenna mai a problemi di salute, non c’è alcun riferimento al Covid che lo ha contagiato da pochi giorni, o a quel decadimento neurologico che molti gli hanno contestato dopo il pessimo dibattito televisivo con Donald Trump il 27 giugno. 

Anzi, Biden dice che non è stato lui a scegliere di ritirarsi: lo hanno costretto. Scrive esplicitamente che “anche se è stata mia intenzione cercare la rielezione, credo sia nel miglior interesse del mio partito e del Paese farmi da parte e concentrarmi sui miei doveri da presidente per il resto del mio mandato”. 

Un capolavoro di sintesi e di polemica. In sole tre righe Biden chiarisce che si sta ritirando per come il partito Democratico ha gestito questa fase, non per un suo ripensamento.

E’ chiaro che quando tutti, da Nancy Pelosi al New York Times, ti trattano da rincoglionito e dicono e scrivono ogni giorno che te ne devi andare, non c’è alcuna possibilità di vincere una elezione già difficile. 

La resistenza di Joe